F1 | Ferrari: nove decimi di distacco a Zandvoort sono un macigno
Con una SF-24 priva di aggiornamenti la sesta posizione di Leclerc in griglia era la previsione ottimistica. Il monegasco ha centrato l'obiettivo, ma a preoccupare è il distacco dalla pole di Norris. Mentre gli altri crescono, la rossa sembra ferma. E Sainz 11esimo è anche vittima del non aver girato sull'asciutto nelle libere.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Non si può fuggire dalla realtà, che nel motorsport è la legge del cronometro. La posizione naturale della Ferrari sulla griglia di partenza del Gran Premio d’Olanda era la sesta, quella che occuperà Leclerc. Il calcolo era stato fatto escludendo Sergio Perez dalla top-5, ma il messicano si è tirato su nel momento in cui Lewis Hamilton è naufragato. Il risultato finale per la Scuderia non cambia: P6. Nessuno in divisa rossa può dirsi soddisfatto, ma allo stesso tempo c’è la consapevolezza che oggi è difficile poter puntare a qualcosa in più se non intervengono variabili estranee al potenziale delle monoposto.
“Sapevamo che sarebbe stata dura – ha ammesso Leclerc - abbiamo massimizzato la nostra qualifica con il sesto posto, alla fine il giro mi è sembrato buono, ma siamo pur sempre indietro di 9 decimi su una pista così corta, è tanto, troppo, ma siamo consapevoli di questo gap, e stiamo lavorando a pieno ritmo. Speriamo che gli aggiornamenti che avremo ci consentiranno di ridurre questo margine. Quando arriveranno? Conosco il piano ma non lo rivelerò…”.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
I nove decimi sottolineati da Leclerc sono dettati da una pista temuta dalla Scuderia (considerando le caratteristiche di base della monoposto) ma soprattutto dalla mancanza di novità sulle monoposto, in un momento in cui gli avversari diretti si stanno confermando dei cantieri in piena attività.
Leclerc ha provato a spingere il più possibile, ma è stato sin troppo chiaro come in diversi punti della pista fosse difficile per il monegasco (così come per Sainz) andare sull’acceleratore a centro curva senza ritrovarsi alle prese con un retrotreno tutt’altro che stabile.
Carlos Sainz, Scuderia Ferrari
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Sul fronte Sainz c’è l’amarezza di aver mancato la Q3 ma allo stesso tempo la consapevolezza che sarebbe stato impossibile fare molto di più. Carlos ha provato in Q1 per la prima volta le soft a causa dello stop nella sessione FP2 di ieri dovuto ad un problema alla trasmissione. A complicare le cose è arrivata la conclusione della FP3 dopo soli quindici minuti a causa del violento incidente di Logan Sargeant, un’altra circostanza che ha condannato Sainz ad iniziare le qualifiche senza riferimenti.
“Di solito impego poco tempo a trovare il limite – ha spiegato Carlos – credo che oggi avrei potuto arrivare in Q3, ma sono successe troppe cose questo weekend, ed in più eravamo stati fermi tre settimane, anche questo ha avuto un po' di peso. Alla fine senza il traffico di Hulkenberg in Q2 avrei potuto entrare in Q3, ma non voglio sembrare troppo ottimista”.
Anche Frederic Vasseur non si è nascosto. È una Ferrari da sesta posizione e tale è stato il risultato. “Già l’anno scorso questa è stata una delle nostre gare peggiori – ha ammesso - soprattutto a causa della configurazione della pista, e in più qui non abbiamo portato alcun aggiornamento sulla vettura. Alla fine, ci siamo assicurati una buona posizione in griglia con Charles e domani avremo la nostra chance di lottare per dei buoni punti, anche se un piazzamento sul podio sarà difficile da conquistare a meno che non succeda qualcosa davanti”.
Lo scenario è chiaro, anche se non è di quelli che promette qualcosa di buono. La gara sarà in salita come lo sono state le qualifiche, per la Ferrari l’obiettivo sarà quello di limitare i danni cercando di portare a casa il maggior bottino di punti.
“Finora abbiamo visto che in questa stagione i valori tra le squadre possono variare se si incappa in un fine settimana difficile come quello che stiamo vivendo qui noi: per questo è importante non andare via a mani vuote. Arriveranno piste più adatte a noi nelle restanti gare e presto faremo progressi anche con gli aggiornamenti sulla monoposto”.
Le piste arriveranno di certo, sono in calendario, gli aggiornamenti dovranno arrivare e confermarsi in grado di spostare le gerarchie tecniche. Anche il ruolo di seconda forza ricoperto nel primo terzo di campionato è ormai un lontano ricordo.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.