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F1 | Ferrari: niente fondo nuovo e il caso diventa un giallo

Con l'esplodere delle polemiche sulla Red Bull per il sospetto che a Milton Keynes abbiano sfondato nel 2021 (e forse anche nel 2022) il budget cap, a Maranello si vogliono tenere le mani libere da possibili reazioni di Milton Keynes in materia di costi. Sta di fatto che le modifiche provate sulla F1-75 nel "demo test" sono state congelate. Se la ragione è politica non vedremo mai la nuova soluzione, mentre se è tecnica allora ci sarà il debutto a Suzuka che è una pista adatta ad esaltare gli aggiornamenti.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Foto di: Erik Junius

La nostra anticipazione ha trovato la puntuale conferma: la Ferrari non introduce aggiornamenti tecnici sulla F1-75. La FIA ha pubblicato il documento nel quale ogni team dichiara ad ogni gara quali sono le novità introdotte per ciascun appuntamento, prima che le vetture vengano schierate in pit lane.

La squadra di Maranello ha rinunciato all’idea di utilizzare il tanto atteso fondo che Carlos Sainz aveva avuto modo di provare nel “demo test” del 20 settembre a Fiorano anche se solo per 15 km (5 giri della pista di casa).

Le voci del paddock indicano due ragioni per lo stop: una politica, l’altra tecnica. Siccome sta montando la polemica nei confronti della Red Bull per il probabile mancato rispetto del budget cap nella stagione 2021 e, viste le proiezioni del campionato in corso, verrebbe da pensare che possa essere stato adottato un comportamento analogo anche in questa, c’è chi sostiene che la Ferrari preferisca tenere il nuovo fondo nel cassetto, per evitare una possibile reazione di Milton Keynes, essendo ormai arrivata vicino al limite dei costi anche la Scuderia.

Ferrari F1-75: ecco il fondo che verrà usato a Singapore: niente di nuovo

Ferrari F1-75: ecco il fondo che verrà usato a Singapore: niente di nuovo

Photo by: Giorgio Piola

La Red Bull, invece, non si fa alcun problema a proseguire lo sviluppo della RB18 introducendo sul marciapiede delle paratie che migliorano l’efficienza del fondo per mantenere i carichi generati aerodinamicamente in tutte le condizioni operative, mentre anche la Mercedes non introduce cambiamenti.

Anzi la Stella pare abbia bloccato degli sviluppi che erano previsti per il GP degli Stati Uniti e che non saranno realizzati pare per non sforare i vincoli di spesa. Insomma, inizia una battaglia finanziaria che sta diventando politica e che avrà ripercussioni sulla tecnica e sulle prestazioni delle monoposto.

La Red Bull ha “parcheggiato” il telaio alleggerito (è tanto superiore che non ne ha bisogno), ma bisognerà scoprire i costi di realizzazione della scocca omologata a fine luglio (c’è un bollo 2022) come verranno conteggiati.

Per tornare a Maranello, dietro alla cortina del budget cap ci sarebbe anche una ragione tecnica ad aver bloccato il debutto del fondo di Fiorano: nelle ultime simulazioni della rossa in versione Singapore non avrebbe dato tutti i risultati che si potevano aspettare e non ci stupiremmo se lo dovessimo veder apparire nel GP del Giappone: Suzuka con i suoi curvoni veloci può esaltare le modifiche pensate dalla Gestione Sportiva. Vedremo…

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