F1 | Ferrari: Monaco senza novità, ma la sospensione è nel bilico
La Scuderia ambisce alla pole nel Principato con la SF-23: la pista cittadina si adatta alla rossa perché il degrado delle gomme è nullo e Leclerc è un ottimo interprete del giro secco. A Monaco è indispensabile conquistare la pole position, visto che sorpassare è quasi impossibile, ma Mercedes e Aston Martin porteranno delle monoposto evolute che avrebbero dovuto scendere in pista a Imola. Basterà la Ferrari di Miami per sfidare le Red Bull o si anticiperà qualcosa del pacchetto che è in viaggio per Barcellona?
Il rischio pioggia sta perseguitando la Formula 1. Dopo l’alluvione di Imola che ha impedito la regolare disputa del GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, il Circus approda nel Principato di Monaco che si trova ad essere il primo appuntamento della stagione europea: le previsioni meteo non escludono che le prove libere, piuttosto che le qualifiche del sabato, possano essere condizionate dall’acqua.
La variabilità del tempo delle località in riva al mare rende difficile azzardare delle previsioni a medio termine, ma la Ferrari approda a Monte Carlo con l’ambizione di chi vuole battere un colpo con la fin qui deludente SF-23, confidando che le caratteristiche del toboga cittadino possano esaltare le caratteristiche di una monoposto che nel giro secco riesce a estrarre quel potenziale che poi puntualmente scompare in gara.
Charles Leclerc, Ferrari SF-23
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
Charles Leclerc, sulle strade di casa, è chiamato a cercare la pole position, consapevole che partire davanti su una pista dove è difficile superare, può diventare la grande occasione per riprendere il discorso con la vittoria che si è interrotto l’anno scorso con il GP d’Austria al Red Bull Ring in luglio.
La Ferrari spera di rilanciare le sue quotazioni a Monaco, consapevole che tanto la Mercedes quanto l’Aston Martin porteranno degli aggiornamenti tecnici che avrebbero dovuto fare il loro debutto già a Imola e che si vedranno nel weekend, per quanto la pista fra i rail sia poco indicativa nel dare delle indicazioni sullo sviluppo delle vetture.
La Stella porta la freccia nera con le pance, abiurando definitivamente la filosofia delle “zero pod”: la W14 B avrà anche una nuova sospensione per cui la Mercedes ambisce a fare un salto di qualità importante e c’è da scommettere che anche Lewis Hamilton e George Russell un pensierino all’idea di puntare al pole position lo hanno fatto.
Nondimeno l’Aston Martin porterà una nuova carrozzeria: la AMR23 è considerata la macchina con la migliore trazione nei tratti lenti per cui dovrebbe esaltarsi nel Principato se Fernando Alonso saprà interpretare al meglio il giro secco, che non è certo un must del suo repertorio.
Il diffusore della Ferrari SF-23 che ha debuttato a Miami e si vedrà a Monaco
Photo by: Giorgio Piola
La squadra del Cavallino, insomma, troverà pane per i suoi denti, nella speranza che si possa rompere l’egemonia delle Red Bull che con le RB19 stanno dominando dalla prima gara 2023, collezionando doppiette con Max Verstappen e Sergio Perez.
Quale rossa vedremo nel weekend? A maggior ragione se dovessero esserci delle condizioni meteo variabili è difficile pensare che verranno introdotte delle soluzioni nuove, ma è corretto registrare che con il materiale partito per Monte Carlo ci sono anche tutti gli aggiornamenti che saranno montati, finalmente, la settimana dopo a Barcellona.
L’approvvigionamento dei ricambi è stato completato per cui nei bilici ci sarà anche la modifica alla sospensione posteriore che potrebbe essere un jolly da giocare a sorpresa a Monaco? A Miami la Scuderia ha anticipato la prima uscita del nuovo fondo e l’esito emerso dalle prestazioni non è stato entusiasmante, anche se i dati raccolti nei test aero sono stati positivi.
il nuovo fondo della Ferrari SF-23
Photo by: Giorgio Piola
Si dice che nel weekend la Ferrari voglia andare sul sicuro senza cercare rischi inutili, confidando nella capacità di Leclerc di andare a cercare il limite della SF-23 nel giro da qualifica, nella consapevolezza che sul fondo cittadino sconnesso conterà molto meno avere una macchina che riesca a essere radente il suolo (come la RB19), tenuto conto con il degrado delle gomme sarà praticamente zero. Insomma i difetti della rossa dovrebbero essere mitigati, mettendo in mostra quelle che sono le qualità della vettura di Maranello. Basterà lo status quo per stare davanti a tutti o, per arginare la crescita degli avversari, sarà necessario anticipare qualcosa, magari proprio la sospensione posteriore?
Non aspettatevi rivoluzioni nello schema, ma solo delle evoluzioni nel disegno dei bracci per far girare i flussi in modo diverso. L’opzione sulla carta non è prevista, ma la sorpresa non è da escludere a priori…
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