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Ferrari meglio del previsto su una pista ostica come Baku

Sainz terzo e Leclerc quarto: il bilancio della Scuderia nelle libere del GP dell'Azerbaijan è sicuramente positivo con la SF21 più a suo agio sul circuit azero rispetto alle previsioni. Certo la crisi Mercedes ha facilitato il compito, ma sul giro secco le Rosse sono sembrate competitive, mentre sul passo gara c'è ancora da lavorare, ma la vettura sembra essere in linea con la McLaren.

Charles Leclerc, Ferrari SF21

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Lo dice Carlos Sainz e lo conferma Charles Leclerc: “Oggi siamo stati più veloci di quanto ci aspettassimo”.

La Ferrari ha iniziato il weekend di Baku sull’onda positiva degli ottimi riscontri monegaschi, che oltre al primo podio stagionale hanno portato anche morale.

L’avvio di fine settimana ha visto Sainz e Leclerc rispettivamente in terza e quarta posizione, subito dietro il tandem della Red Bull.

Non è una classifica che dà punti, quella del venerdì, e tradizionalmente è soggetta a cambiamenti anche di grande portata, ma l’impressione è che la SF21 sia cresciuta parecchio nell’ultimo mese, riuscendo ora ad affacciarsi in posizioni importante anche su piste (come quella di Baku) che sulla carta non dovrebbero essere le migliori per il Cavallino.

Non è una Ferrari in grado di puntare al successo come due settimane fa a Monaco, ma Sainz e Leclerc hanno tutto per candidarsi ad un ruolo da outsider di lusso, pronti a cogliere ogni opportunità.

Oggi, ad esempio, è clamorosamente mancata la Mercedes, e il tandem ‘rosso’ si è subito piazzato in zona podio.

“I tempi odierni possono non essere totalmente veritieri a causa delle scie – ha commentato Sainz - ma questa prima giornata a Baku è stata comunque incoraggiante per il team”.

Carlos fa il pompiere, d’altronde è chiaro che la Ferrari non vuole alimentare aspettative che non è in grado di confermare, ma c’è anche una sostanza ben diversa da quella che si era vista in Bahrain nella prima gara dell’anno.

“Domani pomeriggio avremo senz’altro indicazioni migliori in ottica qualifica – ha proseguito lo spagnolo - e dal canto nostro dobbiamo capire dove trovare qualche decimo nei giri veloci e allo stesso tempo trovare un buon compromesso nel setup per far funzionare bene le gomme nei long run".

"Sappiamo che in questo weekend potrebbero presentarsi delle opportunità e noi dovremo essere pronti per sfruttarle al meglio”.

La qualifica, che due settimane fa a Monte Carlo ha tenuto banco, a Baku non è poi un passaggio cruciale in vista dei 51 giri di gara. Scattare nelle prime tre file non preclude alcun risultato, soprattutto se la gestione gomma si conferma ottimale.

Più che per Sainz, la qualifica di domani sarà più importante per Leclerc, che anche oggi (dopo Monaco) ha assaggiato le barriere.
“Il passo oggi è stato promettente e continueremo a lavorare questa sera per essere così competitivi anche domani – ha commentato Charles - in macchina mi sono sentito a mio agio, specialmente in frenata, forse fin troppo visto come ho spinto alla curva 15! Però è anche a questo che servono le prove libere: a cercare il limite. Comunque anche quello era un buon giro, ora vediamo come va domani”.

Sono risultate un po' frammentate le informazioni arrivate dai long-run dei due ferraristi, con Sainz che ha confermato un buon inizio di simulazione con gomme soft prima di essere disturbato dal traffico.

Nulla a che fare con il ritmo delle due Red Bull (oggi apparse in una categoria a parte) ma in linea con la McLaren, ovvero l’avversario diretto per Sainz e Leclerc. Se questo confronto sarà o meno per il podio lo dirà la Mercedes, chiamata domani ad una resurrezione che non si preannuncia delle più semplici.

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