F1 | Ferrari: l'estrattore con la chiglia che è incollata
Le modifiche introdotte a Barcellona sulla Ferrari F1-75 funzionano: la rossa può cercare un'altezza minima da terra perché il fondo è stato rivisto dopo che i tecnici sono riusciti a contenere il saltellamento in rettilieno. L'efficienza aerodinamica è stata migliorata grazie al bargeboard che separa il flusso per il tunnel Venturi dall'aria sporca generata dalla ruota anteriore. Interessante anche la chiglia che caratterizza il nuovo estrattore posteriore che è stata incollata nel retrotreno.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Le modifiche della Ferrari introdotte nel pacchetto di aggiornamenti introdotti a Barcellona sembrano aver dato risultati positivi: la rossa arriva alle qualifiche con una F1-75 che sembra capace di contendere la pole alla Red Bull, ma che ha dimostrato anche di non temere l’eccessivo degrado delle gomme che si era registrato ieri pomeriggio durante il long run.
I tecnici del Cavallino sono stati bravi a ottimizzare le novità che hanno portato al Montmelò, senza estremizzare certi concetti che ieri non avevano pagato: la Ferrari è intervenuta principalmente sul fondo che nelle vetture a effetto suolo è in grado di generare oltre il cinquanta per cento del carico.
Dettaglio del nuovo fondo Ferrari F1-75
Photo by: Giorgio Piola
Per ridurre il porpoising è stato cambiato il marciapiede chiudendo la prima delle due discontinuità sul fondo che ha permesso alla Ferrari di tornare più vicina alla soluzione dei test invernali, pensato per generare il massimo carico aerodinamico, prima che il vistoso saltellamento costringesse gli aerodinamici a “scaricare” i canali Venturi, alzando l’altezza da terra con una perdita sensibile di downforce.
Ferrari F1-75: il bargeboard è stato alzato rispetto alla versione precedente (linea gialla)
Photo by: Giorgio Piola
L’efficienza, invece, è stata migliorata cambiando la portata d’aria nei canali Venturi: quello più esterno è leggermente più stretto perché il deviatore di flusso è stato spostato per evitare che fosse investito dall’aria sporca generata dalla ruota anteriore. E non è casuale il fatto che la paratia sia stata alzata perché possa diventare anche un separatore di flussi, evitando che le turbolenze possano influenzare la generazione della minigonna pneumatica.
Ferrari F1-75, dettaglio del nuovo estrattore con la chiglia che è stata applicata
Photo by: Giorgio Piola
In materia di efficienza aerodinamica si inserisce anche la modifica all’estrattore posteriore: la soluzione deliberata da Maranello è diversa da quella che si era vista brevemente in FP1 in Australia, ma evidenzia l’aggiunta di una chiglia molto stretta nella parte centrale, come se sia stata incollata alla versione precedente.
Se così fosse la Ferrari evidenzierebbe il concetto di modularità con cui è pensata la rossa nella logica dello sviluppo con la massima attenzione ai costi, visto che la principale tagliola all’evoluzione è rappresentata proprio dai limite dei costi che stanno già scatenando violente polemiche.
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