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Formula 1 GP dell'Azerbaijan

F1 | Ferrari: Leclerc al simulatore ha ritrovato il sorriso

Il pilota monegasco vuole voltare pagina dopo un pessimo avvio di stagione: Charles in settimana si è dedicato a un importante lavoro di sviluppo con i sistemi di simulazione, respirando il clima d'ottimismo che caratterizza la squadra di Maranello in questi giorni. Sembrano essersi placate le feroci polemiche delle scorse settimane, per lasciare lo spazio a un ambiente costruttivo che guarda al rilancio della SF-23.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Charles Leclerc ha completato due giorni di lavoro al simulatore di Maranello. Il pilota monegasco si è messo a disposizione della Scuderia per lo sviluppo della SF-23, una monoposto che finora non ha certo dato i risultati che la squadra si aspettava.

L’anno scorso Charles era in testa al mondiale a questo punto della stagione, vantando due vittorie all’attivo, mentre a distanza di dodici mesi si trova solo al decimo posto del mondiale piloti con i sei punti racimolati a Jeddah, dopo una gara in rimonta per aver pagato la penalità di motore.

Pesano i due ritiri: quello del Bahrain per il black out della centralina, mentre in Australia ha pagato un avvio di gara troppo aggressivo con Lance Stroll e ha finito la sua gara nella sabbia della via di fuga della Curva 3. Un errore che si poteva evitare, che testimonia l’incertezza di un avvio di campionato che pone la rossa al ruolo di quarta forza, mentre si sentiva sfidante dell’imprendibile Red Bull.

Leclerc ha trovato una squadra super motivata, più che mai decisa a risalire la china: il clima positivo ha certamente fatto bene al ferrarista che era tornato da Melbourne con il morale sotto i tacchi. Charles ha una dote straordinaria: “E’ sempre iper-critico con sé stesso – ci ha detto il dottor Riccardo Ceccarelli che lo conosce bene – riconosce con rigore gli sbagli commessi, ma poi ha una capacità di saper voltare pagina e guardare al futuro in modo costruttivo come pochi”.

Insomma riesce a cancellare dal suo cestino i file con i virus, riprendendo il lavoro con fiducia. Del resto il team principal, Fred Vasseur, infonde ottimismo a tutta la Gestione Sportiva: "Stiamo [andando] nella giusta direzione – ha detto il francese -. L'umore nella squadra è più che buono".

Il timoniere del Reparto Corse tiene ben salda la barra, nella convinzione che la SF-23 non abbia ancora mostrato il suo vero potenziale. Anzi fa capire che anche il prossimo appuntamento a Baku si disputerà su un tracciato non convenzionale, per cui non è detto che in Azerbaijan si vedrà quello che secondo lui potrebbe diventare il vero ordine competitivo.

Ma l’Australia ha dato un chiaro indirizzo allo sviluppo della rossa che si è permessa di girare con un’altezza da terra più radente la pista, controllando il degrado delle gomme che aveva azzoppato la SF-23 nei due appuntamenti precedenti.

Sia ben chiaro: tanto il GP dell’Azerbijan che quello di Miami si disputeranno con gli sviluppi che erano già stati programmati nel crono-programma varato a inizio stagione, mentre è vero simile che da Imola comincino  vedere le correzioni al progetto che sono state apportate dallo staff di Enrico Cardile che si affida al capo aerodinamico, Diego Tondi, e all’Head of Vehicle Concept, Fabio Montecchi che ha preso il ruolo lasciato vacante da David Sanchez (il francese si è dimesso per andare alla McLaren a fine gardening).

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

E chissà se Leclerc, dopo aver deliberato gli aggiornamenti per Baku, non abbia già potuto scoprire al modernissimo simulatore Dynisma Motion Generator alcune delle soluzioni che troverà sulla SF-23 a partire dal GP dell’Emilia Romagna del 21 maggio. La fiducia che filtra dalla Gestione Sportiva apre le porte a una ventata di ottimismo.

Le violente polemiche che si sono abbattute sulla Scuderia dopo le deludenti prestazioni della SF-23 sembrano essersi assopite. La convinzione è che la rossa non sia affatto da buttare, ma abbia bisogno di interventi importanti. Vasseur non vuole sentire parlare di “Spec-B”. Basterà guardare la Ferrari nella sua veste definitiva al GP di Spagna per darsi una risposta, ma la cosa importante è che il clima positivo di Maranello sia generato per davvero dai dati positivi di galleria del vento e di simulatore. Perché credere alle illusioni una seconda volta avrebbe un effetto devastante sull’intera Scuderia. Le previsioni roboanti dell’inverno sono state smentite dai fatti. Ora si può avere il sorriso, mantenendo i piedi ben piantati per terra…

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