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F1 | Ferrari: la grande chance di Leclerc è il GP Monaco

La F1 lascia Imola e si dirige alla volta del Principato: la Scuderia a Monte Carlo insegue la pole position per alimentare la speranza di vittoria su un tracciato dove in gara è quasi impossibile superare. La partenza al palo diventa una discriminante molto importante nel risultato finale e Charles può essere il valore aggiunto per mettere un rossa davanti a tutti. Da Maranello non portano novità per una pista atipica, ma sono convinti che quello che c'è può bastare a sfidare Verstappen e la Red Bull.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Tra sette giorni la Formula 1 sarà pronta per il via del weekend di Monaco. Quello di Monte Carlo è stato spesso un fine settimana a sé stante, come d’altronde lo è una pista carica di fascino storico ma anche anacronistica se rapportata alle monoposto contemporanee.

L’apice sportivo del fine settimana monegasco è la qualifica, il momento in cui ogni pilota può gettare delle fondamenta solidissime su cui costruire la vittoria. La gara in sé è una sfilata da percorrere con l’imperativo di non commettere errori, un aspetto prioritario anche sulla stessa performance.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

In questo scenario la Ferrari vede la possibilità di piazzare un colpo importante. Nei cinque weekend di gara fin qui disputati, la SF-23 ha manifestato diverse debolezze nella gestione della corsa, ma allo stesso tempo si è confermata molto competitiva in qualifica. Su tutte le altre piste in calendario questa altalena di performance nell’arco di ventiquattr’ore non è un grande affare, ma a Monaco diventa un jolly che può rivelarsi fondamentale.

Nel ‘pacchetto’ della Scuderia c’è anche l’asset Leclerc. Sul giro veloce Charles ha pochi avversari, ed ancor di più sulla pista più amata. Se sul circuito di casa riuscirà ad ottenere la seconda pole stagionale, per Leclerc le possibilità di ottenere il primo successo del 2023 saliranno molto.

A Monaco non c’è la variabile ‘gomma’, il degrado è praticamente nullo, ed anche se il ritmo di gara non è dei migliori, di fatto il sorpasso da parte di chi insegue è impossibile. Ci sono esempi anche recenti.

Il vincitore del GP di Monaco 2018, Daniel Ricciardo, Red Bull Racing festeggia nella piscina della Red Bull Energy Station

Il vincitore del GP di Monaco 2018, Daniel Ricciardo, Red Bull Racing festeggia nella piscina della Red Bull Energy Station

Nel 2018 Daniel Ricciardo riuscì a far sua la gara nonostante dal ventottesimo giro la sua Red Bull accusasse un problema alla parte ibrida della power unit. Per cinquanta tornate l’australiano, che inizialmente sembrava destinato al ritiro, riuscì a gestire la corsa difendendosi dagli attacchi di Sebastian Vettel cogliendo una clamorosa vittoria. Per di più le monoposto attuali sono cresciute in dimensioni, il che rende ancora meno probabile pensare ad una manovra di sorpasso se non in presenza di un errore da parte di chi è davanti.

L’unica variabile che può complicare la vita del leader è sotto forma di circostanze impreviste, viste lo scorso anno con un meteo instabile che costrinse i piloti a passare dalle gomme full-wet montate al via a pneumatici da asciutto. Una circostanza che portò la Ferrari ad un errore di strategia che costò la vittoria a Leclerc.

Per il resto manovre di undercut e overcut non sono così efficienti come su altre piste, complice anche la lunghezza ridotta del tracciato. Per riuscire a guadagnare un paio di secondi nel giro d’uscita servono pista libera, feeling immediato con la gomma nuova e la speranza che l’avversario diretto non sia nelle condizioni di poter spingere a sua volta in difesa.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

A Monaco chi è in testa in condizioni di pista stabili tende sempre ad aspettare le mosse degli avversari, ed è suo interesse anche non forzare troppo il ritmo di gara per mantenere alle sue spalle un gruppo compatto, un’arma a suo favore poiché comporta il rientro in pista nel traffico per chi decide di anticipare la sosta.

Anche sul fronte tecnico Monaco è un appuntamento atipico. Nel Principato vedremo i pacchetti ad alto carico aerodinamico, ma non sono previste le novità annunciate ad Imola e poi riposte nei cassetti in vista della successiva tappa di Barcellona. Le squadre normalmente preferiscono andare sul sicuro in un weekend che di variabili ne ha già molte.

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