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Analisi
Formula 1 GP del Messico

F1 | Ferrari: il passo un'incognita, ma la partenza sarà cruciale

In Messico Ferrari ha costruito il primo tassello della sua domenica piazzando entrambe le vetture in prima fila. Nel briefing pre-gara verranno studiate le partenze degli ultimi anni, provando a mettere a punto una strategia mirata a contenere l’assalto di Verstappen in curva 1. Il ritmo della Rossa sulla lunga distanza rimane un punto interrogativo, ma mantenere la testa della corsa potrebbe essere il primo passo per cercare l'impresa e battere una Red Bull che punta sulle due soste.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

La prima sfida sarà sugli 810 metri che separano la linea di partenza dalla staccata di curva 1, un tratto che è sempre stato terreno di caccia di Max Verstappen. Nel 2017 passò da secondo e primo, così come nel 2018, ma il capolavoro lo mise a segno nel 2021, quando con una staccata all’esterno riuscì a sfilare le due Mercedes di Hamilton e Bottas. Lo scorso anno Max riuscì a mantenere la prima posizione dopo essere scattato dalla pole position, difendendo con i denti la sua leadership. Solo nel 2019 i primi due piloti in griglia sono riusciti a sfilare nelle rispettive posizioni alla prima curva, ed erano le due Ferrari del poleman Charles Leclerc e del compagno di squadra Sebastian Vettel.

La Ferrari nel briefing pre-gara studierà le partenze degli ultimi anni, provando a mettere a punto una strategia mirata a contenere l’assalto che Verstappen proverà sfruttando la scia e affondando la staccata in curva 1, la specialità della casa. “Ne discuteremo – ha spiegato Leclerc dopo le qualifiche – ma allo stesso tempo è davvero difficile prevedere cosa accadrà, perché molto dipende dalla bontà della partenza. In questa stagione siamo mediamente partiti molto bene, quindi sono fiducioso”. Sainz ha sottolineato come la partenza dalla seconda posizione, ovvero su un tratto di pista meno gommato, presenti sempre qualche rischio in più. “Può fare la differenza – ha ribadito Carlos – ma confermo quanto ha detto Charles, è difficile fare dei piani perché molto dipende dallo scatto iniziale. Max? Andrà all’attacco, cercheremo tutti di prendere la scia, devo dire che è sempre un bel momento ad altra tensione dal via alla prima staccata”.

Superata curva 1 la parola passerà al ritmo di gara. La Red Bull ha puntato su una corsa con due soste, la conferma arriva dai due set di hard nuovi (più una media) conservati da Verstappen e due treni di medie (più una hard) a disposizione di Perez. Tutto il resto del gruppo che scatterà dalla top 10 avrà a disposizione un solo set per ciascuna delle due mescole che si prevedono di utilizzare nei 71 giri di gara. La doppia sosta è però ancora un punto interrogativo, molto dipenderà da eventuali safety car o da situazioni di traffico che possono indurre a puntare su un secondo cambio gomme. “L’anno scorso tutti abbiamo fatto una sosta – ha ricordato Sainz – utilizzando un set di C3 ed uno di C4, ovvero i due treni che avremo a disposizione, ma quest'anno in diverse occasioni sono state più difficili da gestire. In Fp2 ed Fp3 abbiamo visto graining sia sull'asse anteriore che su quello posteriore, e questo mi fa pensare che la corsa potrebbe essere più complicata rispetto a dodici mesi fa”.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Se ci si basa sulle simulazioni di gara viste venerdì, in casa Ferrari non mancano i punti interrogativi. “Con un elevato carico di carburante non siamo così competitivi come in qualifica – ha ammesso Carlos – la nostra monoposto sfrutta bene i benefici garantiti dalla gomma nuova, ma in gara sarà un’altra cosa. Vedremo come potremo fare per mantenere in vita gli pneumatici, avere due macchine davanti comunque è un buon vantaggio”. Il riferimento di Sainz è alla temuta gestione delle temperature, un problema che si attenua parecchio quando si gira in aria pulita. “Per questo servirà una buona partenza – ha confermato Leclerc – se ci riusciremo giocherà a nostro favore”.

Sul ruolo di favorito i due ferraristi non hanno però alcun dubbio. “Quest’anno Max è stato estremamente forte sul ritmo di gara – ha commentato Leclerc – quindi non può che essere lui il favorito”. Posizione sposata in pieno da Sainz: “normalmente è in gara che la Red Bull fa la differenza, ma insieme a Charles proveremo a fare tutto il possibile per tenerci Max alle spalle al via, e vedremo cosa riusciremo a fare. Su un giro abbiamo visto cosa possiamo ottenere, ma su 71 è un’altra cosa”.

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