F1 | Ferrari: il nolder per cercare il carico a Monte Carlo
I meccanici della Scuderia hanno montato un piccolo nolder sulle ali anteriori della SF-23 per aumentare la downforce a Monaco: la pista del Principato privilegia il carico all'efficienza aerodinamica e la Ferrari conta di far valere finalmente le sue qualità, in attesa che a Barcellona faccia il suo debutto il tanto atteso pacchetto di aggiornamento.
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Ferrari a Monte Carlo si gioca il… jolly: la SF-23, in attesa del pacchetto di aggiornamenti aerodinamici che faranno il loro debutto la prossima settimana a Barcellona per il GP di Spagna, cerca di far valere le sue caratteristiche sulla pista del Principato che dovrebbe esaltare le doti della rossa, sminuendone i difetti (degrado delle gomme e bilanciamento aerodinamico poco efficace).
Fred Vasseur ci crede e carica la squadra: “Insieme a Charles e Carlos abbiamo preparato il fine settimana nei minimi dettagli per sfruttare ogni opportunità che la pista, particolarmente insidiosa, potrebbe offrire”.
Il toboga del Principato richiede il massimo carico aerodinamico e l’efficienza aerodinamica diventa un elemento meno determinante nella prestazione lungo le strade cittadine: ecco l’ala anteriore della rossa vista nella pit-lane di Monte Carlo. I meccanici hanno appena finito di montare il nolder sull’ultimo profilo alla ricerca della massima incidenza.
Nell’immagine di Giorgio Piola si possono osservare in dettaglio anche i cinque supporti del profilo regolabile: si tratta di cinque deviatori di flusso che sono posizionati in modo da orientare l’aria verso l’esterno dell’ala anteriore, contribuendo ad alimentare l’effetto out wash che così poco piace ai tecnici della FIA.
Questa soluzione vietata l’anno scorso sulla Mercedes W13 nell’ultima parte della stagione, è diventata legale con la semplice riscrittura di codicillo della norma. È curioso che la soluzione lanciata dalla squadra di Brackley non ha trovato alcun estimatore se non a Maranello.
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