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F1 | Ferrari: il gioco di squadra è stato la ciliegina sulla torta

Leclerc avrebbe ottenuto la pole position nel GP di Francia anche senza la scia offerta da Sainz, ma la Scuderia ha dato una prova di solidità di squadra nel momento caldo della stagione. La F1-75 ha mostrato un potenziale che ha messo in difficoltà Verstappen staccato di tre decimi, ma domani la Red Bull potrà cercare di mettere in difficoltà Charles con due punte. Il monegasco, però, non dimentica che dal 2018 ha sempre vinto chi scattava dal palo.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Appena sceso dalla macchina Charles Leclerc ha ringraziato tutti (prima in inglese poi in francese): il pubblico, Carlos Sainz e ovviamente la squadra per la performance tecnica che gli ha permesso di ottenere la settima pole position stagionale, con ben tre decimi di margine su Max Verstappen. Da inizio stagione non era mai accaduto che dopo tre sessioni di prove libere le gerarchie fossero restate così nascoste, e l’approccio alla qualifica è stato zeppo di punti interrogativi.

Leclerc ci ha messo poco a salire in cattedra nella sessione Q1, poi è arrivato il segnale più forte, ovvero l’1-2 che Sainz e Leclerc hanno stampato nella Q2. A parità di gomme il margine di quasi un secondo tra Carlos e Verstappen è sembrato troppo ampio per essere vero, ma venti minuti dopo (per quanto ritoccato) Max si è dovuto arrendere a Leclerc, unico capace di scendere sotto il margine del minuto e trentuno secondi.

Leclerc festeggia la pole nel GP di Francia

Leclerc festeggia la pole nel GP di Francia

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

In Red Bull non se lo aspettavano, e forse neanche il box della Scuderia, che per non lasciare nulla di intentato ha chiesto a Sainz (penalizzato dal cambio di power unit) di tirare la scia a Leclerc nella Q3.

In una giornata perfetta per la Ferrari, il gioco di squadra è stato la ciliegina sulla torta. Nei due ‘run’ finali Sainz ha atteso Leclerc all’uscita della curva ‘9’ trainandolo fino alla staccata della ‘11’, ovvero dopo Signes, che i due hanno percorso in pieno. Il primo tentativo non è stato perfetto, ma con l’ultimo set di gomme la manovra è stata impeccabile, e Leclerc ha guadagnato un decimo e mezzo, scendendo dall’intermedio di 28”149 del giro precedente a 27”960 finale.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Non è stato un guadagno cruciale ai fini della conquista della pole position, ma questo perché la superiorità della Ferrari oggi si è confermata notevole. Poco importa, resta il gesto molto sportivo di Sainz che lancia un segnale di distensione dopo il difficile post-Silverstone e propone la squadra come un gruppo unito.

Sainz domani sarà chiamato ad una rimonta che appare ampiamente alla sua portata fino alla quarta posizione, poi si vedrà. Oggi lo spagnolo è sembrato anche più performante di Leclerc, come ha confermato con il giro impeccabile completato in Q2, e questo è un buon carburante in vista della convinzione che servirà nella salita che lo attende domani pomeriggio.

“È un peccato che debba scontare la penalità in un fine settimana nel quale mi sento al meglio con la macchina – ha confermato Sainz - oggi in qualifica penso che il mio giro in Q2 sia stato molto buono. Ma sono felice per la squadra, così come di vedere Charles ottenere la pole. Adesso tocca a me riuscire a risalire domani, ma sono ottimista, mi sento bene. Dopo Barcellona, che è stato il punto più basso della mia stagione, è andata sempre meglio. A Monaco, Baku, Canada sono stato in lotta per la vittoria, a Silverstone ho vinto e in Austria sul ritmo sarebbe stato un testa a testa con Charles. Tutto conferma che i progressi stanno dando i loro frutti. Sto arrivando!”.

Leclerc dopo la pole con i due piloti Red Bull, Verstappen, secondo, e Perez, terzo

Leclerc dopo la pole con i due piloti Red Bull, Verstappen, secondo, e Perez, terzo

Photo by: Alastair Staley / Motorsport Images

Sarà molto diversa la prospettiva che allo spegnersi del semaforo avrà di fronte Leclerc. Dal 2018 il vincitore del Gran Premio di Francia è sempre stato vinto da chi scattava dalla pole, ma questo non sembra convincere molto Leclerc.
“La Red Bull sembra essere molto veloce – ha commentato Charles – lo abbiamo visto nelle loro simulazioni di gara che hanno fatto ieri. Ma abbiamo lavorato un po' sulla macchina in vista della gara, in Austria abbiamo gestito molto bene le gomme, speriamo di confermarci domani”.

Leclerc sa che dovrà provare la fuga, per mettersi al riparo dal rischio undercut, molto potente al Paul Ricard. Avrà la posizione migliore per provarci, ma dovrà difendersi da una Red Bull che giocherà a due punte, e se i gap in corrispondenza della sosta (o delle soste) si confermerà molto ridotto, è probabile che Verstappen e Perez differenzieranno le strategie.

Tutto nella norma? Si, perché (e questa è la vera notizia che arriva dal Paul Ricard) alla vigilia della gara di domani la Ferrari fa paura. Anche alla Red Bull.

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