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Ferrari: il fallo di Vettel avvelena i pozzi del Cavallino

L'incidente fra i due piloti del Cavallino nel corso del giro 66 non ha determinato solo il ritiro delle due SF90 nel GP del Brasile, ma rischia di rovinare i rapporti fra Vettel e Leclerc, privando la squadra di un possibile terzo posto nel mondiale piloti e può minare l'unita della Scuderia in vista del prossimo anno.

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Mark Sutton / Motorsport Images

Quanto accaduto oggi a Interlagos tra Sebastian Vettel e Charles Leclerc è l’incubo di ogni squadra. L’incidente, in sé, è parte del motorsport, e seppur a malincuore quando accade un imprevisto, un team lo accetta, e fa quadrato per andare oltre.

Ma quando un contatto di gara, con conseguenze importanti come quello di oggi, avviene tra due compagni di squadra, cambia tutto.

Nella storia della Formula 1 le massime tensioni si sono registrate quando i contatti sono avvenuti all’interno dello stesso box, perché non si limitano a penalizzare il team con la perdita dei punti, ma avvelenano l’ambiente, e per una squadra è fondamentale poter contare su un lavoro di gruppo in cui tutti remano dalla stessa parte.

L’incidente di Interlagos sarà molto probabilmente uno spartiacque per la Ferrari ed anche per Vettel e Leclerc.

Se due piloti arrivano ai ferri corti per la terza posizione nella classifica Mondiale, cosa accadrà il giorno in cui dovessero ritrovarsi in corsa per il titolo iridato?

La situazione ricorda un po' quella che dodici anni fa visse la McLaren, quando Fernando Alonso iniziò il Mondiale con i gradi di caposquadra, ma fu chiaro da subito che il giovane al suo fianco, tale Lewis Hamilton, non era un baby disposto a recitare il ruolo di valletto di lusso.

E quando le cose vanno diversamente dai piani della vigilia, si innescano meccanismi difficili da controllare.

L’impressione è che quanto visto oggi in Brasile prima o poi dovesse accadere, era solo questione di tempo. Da una parte c’è un giovane che ha confermato sul campo di non essere di certo inferiore al pilota nominato ad inizio stagione come il riferimento numero 1 del team, dall’altra un 4 volte campione del mondo che si è trovato nel mezzo di una situazione che non era stata messa in preventivo.

È innegabile che la stagione 2019 della Ferrari sia stata marchiata a fuoco da Leclerc, che ha ridimensionato parecchio il ruolo del compagno di squadra, ma comprensibilmente Vettel non accetti di finire nell’ombra.

“Credo che da parte loro debbano capire che le cose succedono sempre in due, ognuno di loro avrà una parte di colpa. Non voglio giudicare chi abbia sbagliato o meno, non è importante, lo faremo con calma. Lo faremo insieme, analizzando bene i video”, ha commentato Mattia Binotto, ma sono parole di circostanza che è giusto vengano pronunciate da un team principal per non alimentare ulteriormente polemiche e discussioni.

Di fatto oggi, al giro 66, Leclerc ha infilato il compagno alla staccata di curva 1, una manovra che ha colto di sorpresa Vettel, e probabilmente il tedesco ha accusato il colpo.

Ci sta che abbia provato a rispondere immediatamente, un po' meno che non abbia valutato gli effetti di un (leggero) cambio di traiettoria con il compagno di squadra già ruota a ruota.

 

Parliamo di Sebastian Vettel, non di un rookie alle prime armi, ma è anche vero che Seb quando si trova sotto pressione non è nuovo a queste leggerezze. Nel curriculum ci sono già situazioni simili con Mark Webber, Daniel Ricciardo ed anche Kimi Raikkonen.

Il sorpasso subito la Leclerc ha messo Vettel in una situazione critica nell’ottica della volata per il terzo posto, e probabilmente la reazione è stata troppo di pancia.

C’era la possibilità di provare a restare in scia al compagno per avere il DRS a suo favore il giro successivo, ma il tedesco ha deciso di reagire subito, ed ha reagito male.

Ora la palla passa alla Ferrari. La squadra ha lasciato liberi i suoi piloti di confrontarsi in pista, ed è ciò che andrebbe sempre fatto quando non ci sono chiari interessi per il team a supportare uno dei due piloti, e non era certo questo il caso.

La squadra ripone la sua fiducia in due professionisti, e a quel punto diventa spettatrice interessata.

Se così non fosse, si tornerebbe agli ordini di squadra di inizio anno, quando la Ferrari fu criticata di tarpare le ali a Leclerc. Oggi, curiosamente, c’è chi ha invocato la mancanza di polso del muretto, che avrebbe dovuto imporre a Vettel di dare strada a Leclerc. Questioni antiche, da cui non se ne esce.

Il post Gran Premio del Brasile per la Ferrari sarà importante per fare chiarezza definitiva sulle regole di ingaggio, perché di fatto quella che vediamo oggi è una pace armatissima.

L’episodio di Interlagos ha spalancato le porte del terzo posto Mondiale a Max Verstappen, un peccato ma non un danno per cui strapparsi i capelli. Ma un chiarimento definitivo diventa importante soprattutto in ottica 2020, per non lasciare per strada nulla ma soprattutto per poter contare su un lavoro di gruppo senza il quale diventa difficile provare l’assalto Mondiale.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, bloccaggio

Sebastian Vettel, Ferrari SF90, bloccaggio

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La monoposto incidentata di Charles Leclerc, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La monoposto incidentata di Charles Leclerc, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari, durante la conferenza stampa

Sebastian Vettel, Ferrari, durante la conferenza stampa

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

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