Ferrari: fra Vettel e Leclerc chiarimento in conference call
Il contatto fra Vettel e Leclerc nel GP del Brasile non dovrebbe avere scorie sul futuro. Dopo l'arrabbiatura del presidente, John Elkann, c'è stata una chiarificazione fra i piloti in una video-chiamata voluta da Mattia Binotto che è stata volutamente tenuta sotto traccia. Ma siamo in grado di darvi tutti i dettagli.
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
Quando il prossimo giovedì, ad Abu Dhabi, Sebastian Vettel e Charles Leclerc si presenteranno all’abituale conferenza stampa di presentazione del Gran Premio, la prima domanda sarà senza dubbi la seguente: “Vi siete chiariti a Maranello in merito a quanto accaduto a Interlagos?”. Pronostico fin troppo facile, considerando quanto tradizionalmente tiene banco un dualismo tra compagni di squadra, ed in questo caso, con il coefficiente legato alla tuta rossa.
Ufficialmente i due piloti del Cavallino si sono lasciati ad Interlagos senza chiarimenti approfonditi, e da quel momento la palla è passata alle indiscrezioni. Possiamo però anticipare che il chiarimento ‘a freddo’, anticipato ed auspicato da Mattia Binotto a Interlagos, c’è stato.
La scorsa settimana Leclerc è stato a Maranello, ed è stato programmato un meeting in videoconferenza con Vettel che ha chiarito tutti i punti in sospeso dopo il Gran Premio del Brasile.
Una notizia che rasserena l’ambiente dopo giorni di silenzio in cui ogni piccola indiscrezione aveva causato allarme.
L’ultima risale a stamane, quando è bastato vedere a Maranello la presenza dell’AD Luis Camilleri insieme a Piero Ferrari, seguito poco prima dell’atterraggio dell’elicottero di John Elkann, per dar adito a supposizioni: c’è qualcosa che bolle in pentola? No.
L’incontro dei vertici del Cavallino era legato a tematiche riguardanti la produzione di serie, nulla a che fare con l’attività della Scuderia.
Un problema da archiviare in ottica 2020
La convivenza tra Vettel e Leclerc è un problema che la Ferrari deve mettere in archivio alla voce ‘risolti’ soprattutto in ottica 2020. Se, come si augurano a Maranello, il prossimo Mondiale inizierà con il giusto passo per ambire ad obiettivi importanti, il problema potrebbe ripresentarsi.
Non è una ‘gufata’, quanto una considerazione che nasce valutando quanto è accaduto in passato in tutti i team (con rare eccezioni) che hanno avuto una coppia senza ruoli predefiniti.
Chiariamo: giocare a due punte è un vantaggio per la squadra, e lo è stato anche in questa stagione, considerando che il secondo posto nel Mondiale Costruttori è arrivato grazie alla politica di avere due piloti di pari livello, a differenza (ad esempio) della scelta Red Bull, che nonostante un Max Verstappen che arriva a Yas Marina da favorito nella volata per la terza posizione nella classifica piloti, non riuscirà a concludere alle spalle della Mercedes in quella Costruttori.
Ma se il Mondiale 2020 si giocherà su margini molto ridotti, allora avere due piloti che remano dalla stessa parte diventerà fondamentale.
Lo scenario sarà diverso rispetto alla stagione attuale, perché da una parte ci sarà Leclerc con un futuro in rosso già definito nel lungo periodo, mentre nel caso di Vettel ci sarà da negoziare un rinnovo o, in alternativa, da gestire i titoli di coda di un rapporto avviato a concludersi dopo sei anni. Ed in quest’ultimo caso, sarà cruciale capire come poter contare sul contributo di Seb o come supportarlo nel modo migliore possibile.
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