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Analisi
Formula 1 GP degli Stati Uniti

F1 | Ferrari: fattore Leclerc aiutato da una simulazione precisa

Vasseur dopo la pole position di Charles tira il freno a mano: “Dobbiamo restare con i piedi per terra, c’è ancora molto lavoro da fare, siamo appena alle qualifiche". E' vero, ma il monegasco fin dal primo giro ad Austin si è trovato a suo agio con la SF-23, riuscendo a sfruttare una preparazione della Red Bull non perfetta per mettere la rossa davanti a tutti. Anche senza novità aerodinamiche la squadra di Maranello riesce a sfruttare il pieno potenziale della sua monoposto.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

“Fin dal primo giro mi sono sentito bene in macchina”. Charles Leclerc ha iniziato così il suo racconto della pole position conquistata ieri ad Austin, e considerando il poco tempo a disposizione nel format ‘sprint’, aver trovato subito un buon feeling con la monoposto è stato un notevole vantaggio. Se poi (come è accaduto ieri) il tutto coincide con una Red Bull alle prese con problemi imprevisti, ecco che prende forma una grande opportunità, ovvero quella colta da Leclerc.

La Ferrari è arrivata negli Stati Uniti con un atteggiamento difensivo. Nessuna novità tecnica (al contrario della Mercedes) e qualche domanda sorta dall’analisi del weekend di Lusail. A fare la differenza è stato il lavoro svolto al simulatore di Maranello, che gara dopo gara ha trovato sempre una maggiore correlazione con la pista.

Norris, McLaren,  Leclerc, Scuderia Ferrari, Hamilton, Mercedes-AMG: sono i primi tre delle qualifiche di Austin

Photo by: Mark Sutton

Norris, McLaren, Leclerc, Scuderia Ferrari, Hamilton, Mercedes-AMG: sono i primi tre delle qualifiche di Austin

La Red Bull è invece inciampata nel mondo virtuale, proprio come a Singapore, prevedendo una superfice con meno avvallamenti rispetto a quanto poi trovato una volta scesi in pista. Dopo le prove libere nel box campione del mondo sono intervenuti sull’altezza delle monoposto ma i risultati non sono stati quelli previsti.

Un mese fa sulla pista di Suzuka Verstappen aveva fatto il vuoto nel primo settore, volando nel serpentone in sequenza tra le curve 2 e 7. Ieri tra la 3 e la 9, altra sequenza veloce con continui cambi di direzione, il verdetto è stato molto diverso: Il gap di mezzo secondo rifilato a Leclerc in Giappone si è ridotto a 6 millesimi. In un weekend tradizionale gli ingegneri della Red Bull avrebbero avuto la possibilità di lavorare nella notte tra venerdì e sabato per trovare un equilibrio migliore, ma nei fine settimana sprint questa possibilità semplicemente non c’è.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, con il casco verde, festeggia la 21esima pole position

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, con il casco verde, festeggia la 21esima pole position

“Il primo giro in Q3 è stato decisamente migliore rispetto al secondo giro – ha spiegato Leclerc – credo che il mio miglioramento con il secondo set di soft sia stato determinato dall’evoluzione della pista. Non me lo aspettavo, ma a dirla tutto ho smesso di fare pronostici da tempo, semplicemente perché in questa stagione è molto difficile per noi prevedere dove siamo in termini di performance. Ma ben vengano le sorprese positive, ci siamo adattati bene sui dossi e questo ti dà fiducia per spingere anche nei tratti ad alta velocità, che sono un po' il nostro punto debole”.

Nel terzo settore, quello più lento, la Ferrari ha confermato le sue doti (un millesimo la differenza tra Leclerc e Verstappen) e in questo caso la differenza l’ha fatta Charles, riuscendo a gestire bene il temuto passaggio alla curva 19.

L’aggiornamento al fondo portato in Giappone ha contribuito a ridare a Leclerc il giusto feeling con la monoposto. “Mi ha aiutato ad acquisire un po’ più di fiducia e a mettere a punto la vettura nel modo che preferisco – ha confermato Charles – avere un avantreno un po’ più forte, è qualcosa che mi piace, mi fa sentire più a mio agio con la macchina”.

Charles Leclerc con Fred Vasseur: il weekend USA non poteva cominciare meglio che con la pole

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Charles Leclerc con Fred Vasseur: il weekend USA non poteva cominciare meglio che con la pole

Frederic Vasseur ha voluto tirare un po' il freno: “Dobbiamo restare con i piedi per terra, c’è ancora molto lavoro da fare, siamo appena a venerdì”.

In mancanza dei riferimenti sui long-run (le prime indicazioni arriveranno oggi dalla gara sprint) è difficile sbilanciarsi in vista dei 56 giri in programma domani.
“Favoriti? Come sempre, la Red Bull – ha ammesso Leclerc – sono forti, lo sappiamo, e anche Max non lascerà nulla al caso. Per vincere bisognerà fare in conti con lui”.

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