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La Ferrari prepara la F10 Evoluzione

Avrà gli scarichi che soffiano nel diffusore con la Red Bull. In pista dopo il Gp del Canada

La Ferrari guarda alle prossime due gare del mondiale di F.1 con fiducia. Sulla carta la F10 dovrebbe essere competitiva: Istanbul e Montreal sono piste con caratteristiche che si adattano alla Rossa e non dovrebbero permettere alla Red Bull lo strapotere della RB6 che abbiamo visto più in Spagna che a Monaco. La Rossa in Turchia porterà la versione evoluta dell'F-Duct: si dice che i piloti non debbano più azionare il sistema con la mano sinistra, ma anche sulla Ferrari potrebbe esserci il tubo da chiudere con il ginocchio sinistro, in perfetto stile McLaren Mp4-25, tanto che non si può escludere affatto che appaia una piccola presa d'aria sulla scocca della F10 in prossimità dello sportellino dove i meccanici agiscono sugli ammortizzatori e la parte anteriore del telaio. A Istanbul si vedrà anche un pacchetto aerodinamico sviluppato per questo tracciato con profili delle ali diverse. Aldo Costa, direttore tecnico del Cavallino, però ha in animo di chiudere il gap di competitività dalla Red Bull: insieme a Nikolas Tombazis, capo progettista, Luca Marmorini, responsabile motori, e Marco De Luca, aerodinamico, hanno analizzato su quali aspetti della F10 è possibile lavorare per trovare il carico che manca alla Rossa per stare davanti. Il gruppo di lavoro ha deliberato che sarà completamente rivisto il retrotreno: anche la Ferrari modificherà il disegno degli scarichi per fare in modo che i gas possano soffiare nel doppio diffusore posteriore, riprendendo il concetto vincente che ha proposto Newey sulla RB6. Naturalmente sarà necessario rivedere tutto il posteriore a cominciare dal doppio diffusore. La F10 potrà esaltare la scelta di progetto di aver inclinato il motore 056 di 3,5 gradi proprio per avere una “camera di espansione” più grande. La Ferrari evoluzione non sarà pronta che a Valencia o a Silverstone. Il circuito cittadino sede del Gp d'Europa è forse la pista meno adatta per introdurre questa novità, mentre il nuovo tracciato inglese che vuole rivaleggiare in velocità con Monza, dovrebbe esaltare le modifiche sulla monoposto del Cavallino. A Maranello, insomma, si sentono più che mai in corsa per i due titoli mondiali e non hanno alcuna intenzione di abbassare la guardia di fronte alla superiorità mostrata fino ad oggi dalla Red Bull. Nikolas Tombazis sta analizzando grazie al CFD (Computational Fluid Dynamics, lo studio degli elementi finiti al computer) la simulazione dei flussi: i gas roventi degli scarichi, infatti, entreranno nel secondo stadio del doppio diffusore. L'aria calda creerà una depressione per cui si genererà un risucchio più rapido dei flussi che arrivano dalla parte inferiore della monoposto. Un esercizio complicato, che in passato ha avuto dei flop clamorosi. La McLaren MP4-18 firmata proprio da Newey non ha mai corso perché gli scarichi soffianti nel diffusore avevano reso quella vettura inguidabile: i piloti non riuscivano a compensare l'improvvisa perdita di carico dovuta alla mancanza di spinta quando il motore non è in tiro, ma in rilascio. Gli uomini del Cavallino non sono preoccupati: sono convinti di aver imboccato la strada giusta...

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