F1 | Ferrari: ecco i cestelli sdoppiati nel corner anteriore
La Ferrari ha rifatto completamente l'anteriore della SF-23 rispetto alla F1-75: oltre alla sospensione con l'abbassamento del triangolo inferiore e del braccio di sterzo, nel corner si possono osservare i due cestelli in carbonio separati, mentre l'anno scorso erano racchiusi in un unico elemento.
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
In occasione della presentazione della SF-23 a Fiorano avevamo anticipato che la rossa ha rivisto completamente il corner anteriore: è nuova la sospensione che ha mantenuto lo schema push rod con l’abbassamento del triangolo inferiore per esigenze aerodinamiche. Il telaio, infatti, mostra due fazzoletti in carbonio che permettono di avere delle protuberanze sotto alla zona anteriore della scocca.
Anche il braccio dello sterzo è stato portato in basso per spostare più giù i pesi e migliorare il baricentro della rossa: in verità questa scelta è stata dettata dalle richieste degli aerodinamici che, rispetto alla F1-75, hanno rivisto l’andamento dei flussi verso i canali Venturi e il fondo in funzione dell’innalzamento del marciapiede laterale di 15 mm.
Ferrari SF-23: si nota la piccola chiglia che ha permesso di abbassare il triangolo inferiore della sospensione
Photo by: Giorgio Piola
È di nuovo disegno anche il porta mozzo così come i cestelli in carbonio. La Scuderia l’anno scorso aveva deliberato una soluzione che nello stesso contenitore raccoglieva i due elementi che le altre squadre avevano tenuto separati per facilitare gli sviluppi e le modifiche. Con le attuali gomme ribassate da 18 pollici non c’è l’esigenza di trasferire il calore dal cerchio al pneumatico per innescare prima la giusta finestra di funzionamento della copertura, ma anzi c’è un’esigenza esattamente opposta.
Gli ingegneri, infatti, hanno capito che è molto meglio isolare il disco in carbonio, coprendolo con una specifica cover in compositi che racchiude del materiale anti calore. E fra il cestello imposto dal regolamento e quello interno si assicura un passaggio d’aria fresca che determina un polmone che non consente il trasferimento del caldo emanato da disco e pinza verso la superficie del cerchio.
Ferrari SF-23, dettaglio del cestello dei freni che copre il disco e della pinza con materiale anti-calore
Photo by: Giorgio Piola
L’immagine di Giorgio Piola ci mostra, infatti, come sia completamente chiusa anche la pinza Brembo che è rivestita da uno specifico materiale anti calore ed è raffreddata da due prese che pescano l’aria nella parte bassa delle presa d’aria, mentre nella parte superiore si convoglia il flusso che viene soffiato fra i due cestelli.
I tecnici fanno ruotare l’aria in un giro quasi completo prima che venga espulsa dallo sfogo che si trova sempre nella parte interna del cerchio, visto che all’esterno c’è il copri cerchio metallico che impedisce qualsiasi soffiaggio.
All’interno di ciascun corner c’è uno studio molto attento perché la quantità di aria da destinare al raffreddamento dell’impianto frenante (una parte minima) e quella destinata a creare il polmone fresco che evita l’irraggiamento del calore al cerchio, varia in funzione delle temperature dell’aria e della severità del tracciato in staccata. Ogni team studia due o tre soluzioni che vengono scelte a ogni GP.
Red Bull RB19: ecco il corner disegnato da Adrian Newey
Photo by: Giorgio Piola
La Ferrari si è allineata alle soluzioni degli avversari (in particolare la Red Bull), avendo imparato la lezione dello scorso anno che si era rivelata meno efficiente.
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