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F1 | Ferrari davanti, ma sembra una partita a tre

I tre top team più che lavorare in funzione della gara, nelle prove libere del GP di Singapore si sono dedicati alla messa a punto del giro secco nella piena consapevolezza di quanto sia importante partire davanti a Marina Bay. E anche la Mercedes ha l'ambizione di inserirsi nella sfida fra Red Bull e Scuderia.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Osservando l’attività svolta oggi dai top-team nella pit-lane di Marina Bay, si potrebbe dedurre che il Gran Premio di Singapore sarà una gara su un singolo giro in programma domani sera. I programmi di lavoro sono risultati molto diversi dal solito, con priorità massima alla ricerca della perfomance in vista delle qualifiche. Un cambio di rotta, rispetto alle griglie condizionate dalle penalità legate alle power unit che si sono viste nelle ultime gare.

A Singapore nessuno si sogna di andare in penalità, l’imperativo è partire più avanti possibile e lo si è visto in modo chiaro. Non tutto è andato però secondo i piani.

Max Verstappen ha chiuso la sessione FP2 con soli otto giri all’attivo, e un quarto tempo che dice poco sulla sua reale performance. Dopo un primo breve ‘run’ di tre giri (con gomme hard) il leader del mondiale è rimasto fermo ai box fino a dieci minuti dal termine della sessione. La squadra ha deciso un cambio di setup impegnativo, e di fatto la sessione di Verstappen si è conclusa con poche informazioni.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

“In FP1 abbiamo confermato un buon inizio – ha commentato Max – nella sessione FP2 volevamo provare alcune cose, e siamo già arrivati un po' lunghi per l’inizio del turno, poi abbiamo voluto provare qualcos'altro e l’operazione ha richiesto molto tempo, quindi non abbiamo avuto molti giri a disposizione. Non credo che questi riscontri siano significativi, vedremo domani”.

La leadership di giornata è in mano alla Ferrari, con Carlos Sainz leader davanti a Leclerc. Anche per Charles la sessione FP2 è stata in realtà di trenta minuti, visto che la prima mezz’ora ha visto i tecnici della Scuderia lavorare sulla sua monoposto per una modifica all'assetto valutata dopo la sessione del mattino.

Leclerc non è riuscito a migliorare il crono di Sainz quando nei minuti finali del turno ha montato un set di soft, ma in precedenza il monegasco è stato autore di un ottimo stint con le medie. “Complessivamente è stato un buon giorno per la performance – ha commentato Leclerc – ma meno buono in termini di chilometri percorsi. Dobbiamo recuperare domani in FP3, sarà importante anche avere qualche indicazione in vista della gara”.

Sainz, che ha completato una giornata molto lineare, è riuscito a sfruttare bene il set di gomme soft nella simulazione di qualifica, ottenendo il suo miglior crono (e miglior tempo di giornata) al secondo run.
“È stata una giornata intensa – ha spiegato Carlos - Siamo riusciti a completare il programma ma abbiamo anche dovuto fare i conti con diverse problematiche legate al bilanciamento e alla messa a punto. Nella prima sessione non eravamo molto contenti ma le sensazioni sono migliorate nella seconda ora di libere. Dobbiamo lavorare parecchio e cercare ancora della prestazione, specie in configurazione gara. Credo ci aspetti una lotta molto serrata per le prime posizioni”.

George Russell, Mercedes W13

George Russell, Mercedes W13

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Luce e ancora qualche ombra in casa Mercedes. Hamilton e Russell hanno effettivamente confermato che quella di Marina Bay è una pista che può permettere di sperare in qualcosa in più, ma resta ancora il problema dei saltellamenti, attenuato solo in parte dalla riasfaltatura di alcuni tratti del circuito.
“Rimbalziamo come matti – ha commentato Hamilton – ma non siamo così distanti”. Poi, come da tradizione quando le cose vanno bene, Hamilton ha voluto dipingere un quadro meno roseo rispetto a quanto visto in pista:
“Ci manca un secondo, spero che si possa puntare ad una quarta o quinta posizione i qualifica, se poi arriverà qualcosa di meglio sarà fantastico”.

In realtà la Mercedes punta decisamente a qualcosa in più, ovvero a riuscire a piazzare una macchina in prima fila.

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