F1 | Ferrari consistente a sorpresa: Leclerc sul podio
La squadra del Cavallino perde solo un punto sulla Red Bull, ma ne guadagna quindici sulla Mercedes alla vigilia di Monza dove la Scuderia porterà un aggiornamento sul fondo che dovrebbe riportare le rosse a lottare per posizioni prestigiose. Quella di Zandvoort poteva essere una Caporetto e, invece, la Ferrari ha trovato delle risorse nascoste.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
La Ferrari che sabato in qualifica aveva rimediato nove decimi dalla pole position, non riuscendo ad andare oltre la sesta posizione, dopo i settantadue giri del Gran Premio d’Olanda si piazza sul podio. Non ci sono stati ritiri o errori degli avversari, il terzo posto conquistato da Charles Leclerc è arrivato di performance, con un gap sul traguardo di soli due secondi e mezzo da Max Verstappen.
Che la SF-24 sia più un ‘animale’ da gara che da qualifica è noto da tempo, ma alla vigilia della corsa era stato lo stesso Leclerc a indicare il sesto posto come il miglior risultato possibile.
“Dico spesso che a volte sono i dettagli a fare la differenza – ha spiegato Frederic Vasseur – in positivo o negativo. Quando manca un po' di performance capita di spingere troppo e mandare in crisi le gomme, poi magari provi a compensare con scelte strategiche aggressive ed entri ancora di più in una spirale negativa. Oggi, al contrario, tutto è andato nella giusta direzione”.
Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, festeggia sul podio di Zandvoort il terzo posto
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
A Zandvoort le cose sono andate bene sin dall’inizio, con Leclerc che è stato in grado di superare al via Sergio Perez. È stato un passaggio chiave della gara del monegasco insieme all’undercut molto efficace messo a segno al giro 25.
“Avevamo programmato la sosta al ventiseiesimo passaggio – ha spiegato Vasseur – abbiamo anticipato di un giro, non è stato un rischio in termini di gestione delle gomme”. Il pit-stop anticipato ha permesso a Leclerc di passare sia Russell che Piastri, ma mentre è stato subito chiaro che il pilota della Mercedes non aveva il passo per recuperare la posizione, con Piastri il destino di Leclerc sembrava già scritto.
Dopo il pit-stop (Oscar si è fermato giro 33) il gap fra la McLaren e la Ferrari era di otto secondi, margine che Piastri ha azzerato in dieci giri. Il sorpasso sembrava una prassi, ma Leclerc ha iniziato a dar forma al suo piccolo ‘miracolo’ respingendo i primi assalti.
La Ferrari si è confermata consistente e, dopo aver fallito i primi tentativi di sorpasso, la McLaren ha visto vanificarsi il gap di gomma a suo favore. A quel punto l’unica possibilità rimasta a Piastri di acciuffare il podio è diventato un calo di rendimento del set di hard di Leclerc, ma Charles ha ribattuto giro dopo giro senza alcuna criticità.
“Non voglio entrare nei dettagli tecnici, ma è una questione di gestione degli pneumatici – ha aggiunto Vasseur – dalla finestra in cui mettiamo le gomme, e dal primo giro abbiamo visto che eravamo messi bene. Quando ti trovi in questa posizione puoi spingere un po' di più senza rischiare di danneggiare gli pneumatici. Mi sono spaventato un po' nelle fasi iniziali, quando Charles era dietro a Russell e ho temuto che potesse avere problemi nella fase finale dello stint, ma abbiamo visto che tutto è andato bene”.
Un po' a sorpresa la Ferrari ha messo in pista una monoposto molto ben bilanciata, nonostante venerdì abbia dovuto fare a meno di Carlos Sainz, bloccato da un problema alla trasmissione. I dati a disposizione sono stati meno del solito (nel paddock c’è chi ha ironizzato dicendo che forse è stata una fortuna) e le modifiche al setup si sono rivelate impeccabili, consentendo alla Scuderia di uscire da Zandvoort con venticinque punti, uno in meno della Red Bull e quindici in più della Mercedes.
Al bottino ha contribuito anche la bella gara di rimonta di Sainz, scattato dalla decima posizione. Carlos ha impostato una gara di rimonta che lo ha portato ad occupare la settima piazza dopo undici giri, ovvero la posizione che alla vigilia della corsa era indicata come il miglior risultato possibile.
Carlos Sainz durante il pit stop: lo spagnolo ha chiuso quinto partendo decimo
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Sainz è andato oltre, avendo la meglio su Russell e al quarantasettesimo passaggio su Perez, con un bellissimo sorpasso all’esterno della Tarzan. “Non me lo aspettavo – ha ammesso Carlos - dopo le qualifiche ero un po' pessimista e un po' deluso, ma oggi la monoposto con il pieno di carburante mi è subito sembrata migliore rispetto alle qualifiche di ieri. Alla fine sono arrivato a sei o sette secondi dalla top-3, una prestazione davvero buona. Essere in grado di superare una Red Bull su una pista dura come questa dimostra che la macchina era in una finestra di funzionamento ottimale, e da parte mia credo di aver guidato davvero bene. Ne sono molto orgoglioso”.
Superato il temutissimo scoglio ‘Zandvoort’ la Ferrari ora guarda a Monza, dove arriverà l’atteso pacchetto di novità tecniche che dovrebbe consentire alla Scuderia di tornare a lottare per il podio con continuità e senza sorprese.
Gli obiettivi possibili diventeranno chiari dopo le tappe di Monza, Baku e Singapore, ed anche se al momento immaginare una Ferrari in grado di infastidire la McLaren (avversario più vicino nella classifica Costruttori) è una previsione che sembra molto azzardata, la storia di questa stagione finora ha indicato che anche le certezze vanno prese con le pinze. È ciò in cui sperano Leclerc, Sainz e tutta la Scuderia.
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