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F1 | Per Ferrari conforme il fondo provato nei test di Imola

I test Pirelli a Imola hanno scatenato molte polemiche: la McLaren avrebbe pronta una lettera con una richiesta di chiarimento alla FIA per sapere se il fondo che Sainz ha usato nei collaudi delle gomme 2023 era nuovo (e quindi vietato) o se era già stato usato dalla Scuderia. La squadra di Maranello è tranquilla di aver montato solo parti a regolamento sotto il vigile occhio del commissario della FIA.

Ferrari F1-75, dettaglio del fondo

Foto di: Giorgio Piola

Uno degli argomenti più sussurrati alla vigilia del Gran Premio di Miami è quello in merito ad un fondo utilizzato dalla Ferrari nei test Pirelli svoltisi i giorni successivi il Gran Premio sul circuito di Imola.

La Scuderia ha utilizzato nella sessione del mattino (con Charles Leclerc) il fondo visto nel weekend di gara, mentre nel pomeriggio Carlos Sainz è sceso in pista con un fondo differente.

Dettaglio del fondo di Carlos Sainz, Ferrari F1-75, provato durante i Test Pirelli ad Imola

Dettaglio del fondo di Carlos Sainz, Ferrari F1-75, provato durante i Test Pirelli ad Imola

Photo by: Davide Cavazza

Il regolamento FIA vieta l’utilizzo nelle prove dedicate agli pneumatici di specifiche tecniche inedite, ovvero non utilizzate precedentemente durante test ufficiali o weekend di gara, ed è così sorto l’interrogativo se la specifica portata in pista da Sainz fosse effettivamente già stata utilizzata in precedenza o se si è trattato di una prova con una nuova modifica.

Stamane la Ferrari ha fatto sapere di non essere minimamente preoccupata, poiché la specifica tecnica della monoposto era al 100% conforme al regolamento, chiudendo di fatto la polemica.

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Alcune squadre non sembrano però convinte del tutto dalla posizione della Scuderia, ad iniziare dalla McLaren, che avrebbe già pronta una lettera con cui chiedere alla FIA dei chiarimenti sulla vicenda.

Durante i test dedicati agli pneumatici è sempre presente in pista un commissario della Federazione Internazionale proprio per sorvegliare aspetti come quello oggetto di discussioni e rispondere ad eventuali dubbi da parte delle squadre non presenti alle prove.

La vicenda è stata seguita con molta attenzione anche dalla Red Bull, che però non sembra intenzionata ad uscire allo scoperto dopo la posizione presa dalla McLaren.

 

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