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Ferrari chiarito il giallo: a Leclerc si è rotto il mozzo sinistro

I tecnici della Scuderia sono stati molto solerti nell'analizzare cosa ha causato il ritiro di Leclerc prima del GP di Monaco. Il monegasco ha accusato il cedimento del mozzo della ruota posteriore sinistra che si è rotto per effetto del crash in Q3, mentre il cambio non ha riportato alcun danno. La Ferrari fa tesoro di questa esperienza e cambia le sue procedure in caso di incidente, allargando l'indagine anche a parti non direttamente nel crash.

L'auto danneggiata di Charles Leclerc, Ferrari SF21, sul carro attrezzi

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Il giallo è stato chiarito. Una volta per tutte: sulla Ferrari di Charles Leclerc nel giro di formazione della griglia del GP di Monaco si è rotto il mozzo della ruota posteriore sinistra.

Il cedimento è avvenuto per effetto dell’incidente che alla conclusione della Q3 ha visto il pilota monegasco sbattere violentemente contro le barriere all’uscita della chicane della Piscina.

Le analisi dei pezzi e la verifica dei dati telemetrici hanno dimostrato in maniera inequivocabile che a seguito dell’impatto contro le protezioni il cambio non ha subito alcun danno, mentre il mozzo della ruota esterna ha patito l’inizio di un cedimento che poi si è manifestato in tutta la sua drammaticità al tornante del Loews (curva 6) quando il semi asse sinistro si è sfilato dalla sede, causando l’inevitabile ritiro del pilota che sarebbe dovuto scattare dalla pole position.

I tecnici del Cavallino non hanno perso tempo per trovare le risposte alle domande che hanno tenuto banco nel Principato. Alla Ferrari ammettono senza troppi giri di parole che il particolare che ha ceduto non era stato controllato, anche perché nelle procedure attuate dalla squadra di Maranello non è mai stata programmata la sostituzione dell’intero retrotreno, quando un urto riguardava solo un lato della monoposto.

Quando i meccanici avevano completato la ricostruzione della SF21 hanno provveduto a mettere la Rossa sui cavalletti per effettuare una messa in moto. Il test aveva dato un esito positivo, non solo perché ha confermato che la trasmissione era stata risparmiata dagli ingenti danni che avevano colpito il resto della monoposto, ma anche aveva rassicurato lo staff in pista perché i semi assi trasmettevano regolarmente la trazione alle ruote, non sollevando alcun allarme.

La Ferrari a Baku potrà utilizzare un cambio nuovo per effetto del ritiro di Leclerc, ma la trasmissione di Monaco resterà nella disponibilità della squadra perché non ha riportato alcun danno alla scatola e all’ingranaggeria.

Ciò che cambierà nelle metodologie di lavoro della Scuderia saranno i processi di verifica dei pezzi dopo un crash: l’indagine non si limiterà solo alla parte di monoposto effettivamente coinvolta in un incidente, ma verrà estesa a tutti i particolari che potranno essere connessi all’urto.

La squadra di Maranello è stata tempestiva nel dare le informazioni, facendo chiarezza su un giallo che ha tenuto banco nella domenica del Principato. Bene così…

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