F1 | Ferrari: c'è la velocità di punta per infilzare le McLaren?
Le SF-24 hanno sofferto nel giro da qualifica con un assetto particolarmente scarico, ma in gara le rosse avranno l'opportunità di andare all'attacco con 6 km/h di velocità massima in più. Se l'usura delle gomme sarà controllata, la Ferrari potrà cercare di insidiare la supremazia delle vetture papaya, parse decisamente superiori.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
Se togliamo Lando Norris che ci ha messo del suo “rifilando”, ed è un modo di dire, 109 millesimi a Oscar Piastri, la qualifica del GP d’Italia è stata quella che ha raccolto più monoposto in un distacco minimo: diventa difficile parlare di chi è andato piano o forte quando ci sono 31 millesimi che separano Carlos Sainz, quinto in griglia, dalla prima fila della seconda McLaren. Il margine si riduce sensibilmente se prendiamo in esame Charles Leclerc, quarto al via, ma a 25 millesimi dalla MCL38 dell’australiano.
Se dobbiamo azzardare un’analisi partendo dalla track position, parola in voga nella F1 di oggi, dovremmo parlare di una Ferrari deludente davanti al suo pubblico voglioso di fare festa, ma per fortuna sia nel tempio della velocità, dove il sorpasso non è impossibile e, allora, è possibile avventurarsi in valutazioni prendendo in considerazione i distacchi. Il macro-dato è che ci sono sei vetture racchiuse in 186 millesimi, mentre in Canada, precedente significativo a livello statistico, le prime sei vetture erano compresse in appena 228 millesimi.
Ferrari SF-24: ecco il nuovo fondo anti porpoising che ha debuttato a Monza
Foto di: Giorgio Piola
Una settimana fa a Zandvoort la Ferrari in qualifica era sesta con Charles Leclerc a 909 millesimi. E in questo caso è bene cambiare l’unità di misura perché il margine era quasi un secondo, con Carlos Sainz fuori dalla Q3 ancora più lontano. In una settimana la Scuderia ha fatto un grande salto di qualità nel giro, che domani dovrà essere confermato anche in gara.
I tecnici del Cavallino hanno portato un importante pacchetto di aggiornamenti che questa volta hanno funzionato: il fondo anti-porpoising ha dato esiti confortanti, riducendo un fenomeno endemico che ha condizionato la rossa dal GP di Spagna quando aveva debuttato una SF-24 capace di generare più carico, ma che era anche sensibile ai saltellamenti.
Carlos Sainz, Scuderia Ferrari
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Oltre al fondo gli aerodinamici hanno portato una configurazione molto scarica della rossa, finalizzata a cercare le più alte velocità massime fra le macchine dei top team. La Ferrari si permette un vantaggio di 4 km/h alla Prima Variante, 6 km/h alla Roggia e 5 km/h in Parabolica sulla super McLaren di Lando Norris. La SF-24 insomma dispone del potenziale per tentare dei sorpassi in gara, confidando nella bassa usura delle gomme. Il graining emerso venerdì durante il long run si è molto attenuato con un asfalto che andava migliorando il grip.
Leclerc e Sainz per le mani si trovano una macchina che può essere molto veloce, ma che nelle Varianti risulta decisamente più nervosa. L’effetto negativo dovrebbe essersi visto in particolare con la rossa in configurazione per il giro secco, mentre con il pieno di benzina la musica dovrebbe cambiare.
Non solo, ma Monza è una pista che richiede una strategia a una sosta, perché il delta di velocità fra chi transita in rettilineo ad altissime velocità e chi percorre la pit lane a 80 km/h è molto grande. Per evitare che ci possa essere una corsa con due pit stop è facile prevedere un avvio della corsa molto tattico, poco in sintonia con la logica del tempio della velocità.
Una volta di più potrebbe dare un’impronta alla corsa la partenza: imperativo è scavalcare la Mercedes di Russell verso la prima Variante per poi pensare che Leclerc possa stare in zona DRS con le McLaren per sfruttare la velocità sui rettilinei.
Fred Vasseur vaticina una Ferrari in lizza per la vittoria, mentre Charles Leclerc è più misurato dopo aver assaggiato il congenito sottosterzo. La SF-24 nelle ultime gare aveva fatto un passo indietro, scivolando a terza o quarta forza. Davanti al pubblico di casa c’è la voglia di dare un’inversione di tendenza. La McLaren oggettivamente sembra un filo meglio, ma la partita con Mercedes e Red Bull è apertissima. E poi fra i tifosi del Cavallino c’è sempre la speranza che nel team di Woking si commetta ancora qualche errore di gioventù. Monza potrebbe dare uno scossone alle classifiche iridate e alle gerarchie a cui siamo abituati…
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