Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Analisi

Ferrari: Carlos Sainz un pilota tutto... casa e bottega

Il debutto dello spagnolo nella Scuderia è stato molto positivo nei test in Bahrain: il 26enne madrileno non è sembrato un pilota alla prima uscita con la Rossa, quanto un conduttore già ben inserito nella struttura della Gestione Sportiva. Carlos, che ha preso dimora a due passi da Maranello, è un certosino della messa a punto: i tecnici del Cavallino apprezzano la mole di informazioni che riesce a trarre da ogni giro di pista.

Carlos Sainz Jr., Ferrari SF21 con un ingegnere della Ferrari

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

La scelta di prendere casa a due passi dalla Gestione Sportiva, seguendo l’esempio inaugurato un anno e mezzo fa da Charles Leclerc, ha facilitato l’inserimento di Carlos Sainz nel team Ferrari.

Il pilota spagnolo, dopo essere rientrato dall’unica sessione di test collettivi in Bahrain, è tornato al simulatore di Maranello (è ancora in uso il “ragno”, perché quello nuovo non è ancora pronto) per provare le modifiche di setup che sono emerse dall’analisi dell’enorme mole di dati raccolti a Sakhir.

Il madrileno ha partecipato al debriefing con i tecnici e poi ha iniziato il lavoro di sviluppo sulla SF21, una monoposto che è sicuramente migliore della deludente SF1000, ma che ancora non si riesce a collocare nella gerarchia della F1 dopo test contradditori nei quali molti attori hanno preferito nascondersi.

Il 26enne iberico si è inserito molto bene nella realtà del Cavallino, pur essendo l’ultimo arrivato in una squadra che ha bisogno di fare un salto di qualità e ritrovare l’entusiasmo dopo un’annata 2020 da dimenticare. E' un collaudatore scrupolosissimo che riesce a trasferire agli ingegneri una mole incredibile di informazioni utili allo sviluppo.

Non è causale il fatto che si sia lamentato di disporre solo di un giorno e mezzo di test per preparare una stagione e per questo ha sfruttato la possibilità di girare a Fiorano con la SF71H per impadronirsi dei processi e delle procedure.

Carlos ha portato una ventata di ottimismo che contribuisce a cambiare il clima che si respira nella Scuderia. Ha subito trovato una buona sintonia con Charles Leclerc: la coppia di piloti più giovane di Maranello dal 1968 a oggi ha sviluppato una buona affinità personale ma anche professionale.

Se fra Sebastian Vettel e il giovane monegasco erano emerse importanti differenze nel portare avanti lo sviluppo della macchina per stili di guida parecchio dissimili, i tecnici del Reparto Corse hanno potuto constatare che le indicazioni che derivano dai due Carlo sono uniformi e, questo, dovrebbe essere un vantaggio.

Sainz ha il candore di chi è arrivato a Maranello senza la vocazione di fare politica e Dio sa quanto il mondo del Cavallino sia condizionato da intrighi interni che storicamente ne minano la crescita (diversi, manager e tecnici, hanno rifiutato un’offerta della Ferrari per paura di finire in questo “calderone”).

Con 118 GP disputati sulle spalle non è certo un novizio della F1, ma un pilota serio, consistente che ha contribuito a riportare la McLaren fino al terzo posto nel mondiale Costruttori e che in carriera ha incrociato i ferri con un fenomeno come Max Verstappen senza esserne stritolato.

Molti lo hanno dipinto come la migliore seconda guida, ma lo spagnolo non è venuto alla Ferrari per essere il cavalier servente di Leclerc. E il team principal, Mattina Binotto, ci ha tenuto a sottolineare che non ci sarà una prima guida nella squadra, anche se a Charles va riconosciuto, oltre al grande talento, anche l’approfondita conoscenza della squadra.

Insomma, appare evidente che non verranno dai piloti i problemi della Ferrari: la coppia sembra molto ben assortita e complementare. Le incognite arrivano dalla monoposto.

La SF21 è un enigma a cui si deve trovare una risposta. Con pregi e difetti. A Sakhir si è rivista una Rossa capace di velocità massime interessanti: Leclerc ha toccato i 319 km/h con una macchina più scarica nel confronto con i 322 km/h di Yuki Tsunoda con l’AlphaTauri, il più rapido in fondo al rettilineo, mentre Sainz con una vettura più carica è arrivato a 312 km/h e Kimi Raikkonen con l’Alfa Romeo a parità di power unit ha toccato i 315 km/h.

Il terzo tempo nella lista dei tre giorni non è stato ottenuto certo in una configurazione da qualifica: Carlos dovrebbe aver colto domenica l’1’29”611 con una trentina di chili di carburante, ma è una prestazione difficile da comparare con altri, perché anche Verstappen con la Red Bull RB16B non era vuoto di benzina.

L’apprendimento dell’iberico nel mondo del Cavallino non è certo ultimato. Ci vorranno alcune gare prima di vedere Sainz al 100% del suo potenziale: appena arrivato aveva chiesto alcune correzioni al volante computer per ritrovare in fretta gli automatismi nella guida che ha acquisito con un instancabile lavoro al simulatore.

Carlos sta lavorando nella gestione dello stacco della frizione, uno degli aspetti fondamentali di una buona partenza, e sulla frenata: secondo le indicazioni dello spagnolo la staccata della McLaren era un pelino migliore di quella Ferrari, per cui starebbe mettendo a disposizione il suo bagaglio di esperienza per trasferire informazioni utili affinché possano essere evoluti alcuni dettagli della monoposto.

La SF21 ha mostrato delle lacune nella gestione delle gomme durante i long run con un eccessivo riscaldamento degli pneumatici posteriori. Le cose sono migliorate durante uno stint serale proprio con Sainz: la Ferrari è cresciuta perché era scesa la temperatura torrida del giorno (43 gradi di asfalto) oppure gli uomini del Cavallino hanno capito meglio come far lavorare le coperture della Rossa? Lo scopriremo la prossima settimana nel primo GP 2021…

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Hamilton: rivoluzione nel management dopo l'addio di Haynes
Prossimo Articolo Ferrari: Leclerc allontana la "strana atmosfera" del 2020

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia