F1 | Ferrari: attaccare la McLaren per tenere a bada la Mercedes
Leclerc è quarto solo per 81 millesimi: il monegasco ha trovato un giro perfetto nelle qualifiche di Suzuka e sembra che la Scuderia possa sfidare le due McLaren davanti, mentre Max farà una gara solitaria a parte. La rossa si sta difendendo bene su una pista ostica piena di curvoni veloci e ha l'occasione di recuperare altri punti preziosi sulla Mercedes nella lotta per la seconda posizione nel mondiale Costruttori.
Frase di rito: “La Ferrari non può certo essere contenta di una quarta ed una sesta posizione in qualifica”. Una valutazione corretta in senso assoluto, ma se la riportiamo alla stagione che la Scuderia sta vivendo, il risultato ottenuto oggi a Suzuka ha comunque diversi aspetti positivi.
Abbandonate le curve a novanta gradi di Marina Bay, in Giappone le due SF-23 sono tornate a dover percorrere curvoni veloci, ovvero un habitat indigesto come già visto nel corso del mondiale. Sia Sainz che Leclerc hanno tirato il freno alla vigilia del weekend, consci che il fine settimana che si apprestavano ad affrontare sarebbe stato ben più in salita rispetto a Singapore.
Charles Leclerc, Ferrari SF-23
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Alla fine, però, Leclerc ha mancato la prima fila per 81 millesimi, togliendosi la soddisfazione personale di aver tirato fuori tutto il possibile dalla monoposto. Un’iniezione di fiducia importante per Charles. “Non credo che avere un set di gomme nuove in più avrebbe fatto la differenza – ha spiegato Leclerc, arrivato in Q3 con un solo set si soft – questa volta il mio giro è stato davvero buono, ho la certezza di non aver lasciato nulla in pista".
"Rispetto alle due McLaren abbiamo pagato un gap importante nel primo settore, ma alla fine siamo comunque molto vicini a Lando e Oscar. Felice? È una parola grossa, ma posso dire di essere felice della mia prestazione, anche se alla fine non mi ha permesso di andare oltre la quarta posizione”.
L’aspetto probabilmente più importante delle qualifiche della Ferrari è essersi confermata davanti alle due Mercedes, ovvero l’avversario diretto nella volata per la seconda posizione nella classifica Costruttori.
Domani, però, servirà concretizzare il vantaggio al via, affrontando 53 giri nei quali Sainz e Leclerc proveranno ad infastidire le due McLaren, dovendosi guardare però anche dalla Red Bull di Sergio Perez.
“Oggi tra le due Red Bull c’è stata parecchia differenza – ha sottolineato Leclerc – ma nei long-run hanno girato ad un ritmo molto simile, quindi mi aspetto che Checo in gara si confermerà molto veloce. Credo che sul passo gara saremo molto vicini alle McLaren, ma non sarà facile superare Lando e Oscar, vedremo come andrà la partenza e come gestiremo le strategie, un aspetto cruciale in una corsa nella quale il surriscaldamento delle gomme sarà un fattore molto importante”.
Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, firma un autografo a un tifoso giapponese
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Per Sainz la sesta posizione non è motivo di allarmi. Il programma di lavoro portato avanti da Carlos nel corso del weekend non gli ha concesso di concentrarsi al meglio sulla preparazione del giro veloce, ma il vincitore di Singapore non ha rimpianti.
“Sapevamo prima di arrivare su questa pista che ci sarebbero stati dei fattori non ideali per noi – ha spiegato Carlos - le curve lunghe ad alta velocità ed il forte vento presente anche oggi non si sposano bene con la nostra monoposto. Nelle tre sessioni di prove libere ho provato diverse soluzioni di assetto per provare a vedere le reazioni della monoposto. Ho visto che non funzionava del tutto e così siamo tornati al setup di base, ma sono comunque felice di fare queste prove, e poi non penso che complessivamente avremmo potuto fare molto di più, onestamente le McLaren e le Red Bull questo fine settimana sembrano più veloci”.
Carlos ha commentato anche il gap di tre decimi che lo ha separato da Leclerc. “Charles deve aver fatto un ottimo giro – ha ammesso – mentre io nell’ultimo ‘run’ non sono stato perfetto e questo ha accentuato un po' la differenza tra noi due. Charles è stato un decimo o due più veloce di me nell’arco del weekend, probabilmente l’essermi concentrato sulle prove di setup non ha aiutato. Aggiungo anche che nell’outlap prima del giro veloce avrei voluto andare molto più piano (la direzione gara ha imposto un tempo massimo di percorrenza) perché per noi le gomme erano già surriscaldate dopo poche curve. Ed anche questo aspetto non ci ha aiutato”.
In chiave gara Sainz crede che l’opportunità migliore per infastidire le McLaren potrebbe essere l’undercut, molto potente sul circuito di Suzuka. “Max è in un campionato tutto suo – ha ribadito Carlos – ma la McLaren sul ritmo gara dovrebbe essere solo un decimo più veloce di noi. Ovviamente se questo margine lo dovessero confermare in tutti i giri per noi diventerebbe un problema, ma l’undercut sarà potente, e credo che si saranno due soste, quindi credo che potremmo avere delle opportunità per scavalcarli”.
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