F1 | Ferrari: ancora due sviluppi per tornare a vincere
Le positive indicazioni emerse dal GP d'Italia spingono la squadra di Maranello a portare avanti lo sviluppo della F1-75 secondo i piani che erano stati prefissati. Il budget cap consente ancora l'introduzione di due aggiornamenti: il primo lo vedremo già a Singapore dove scopriremo degli aggiornamenti al fondo e alle ali, mentre il successivo potrebbe debuttare in Messico per gli ultimi tre GP della stagione. La Scuderia ha un obiettivo: rompere l'egemonia Red Bull tornando a vincere un GP.
La Ferrari ha ritrovato sé stessa. Il bagno di folla a Monza è servito a ricaricare una squadra che ha sofferto la mancata competitività della F1-75 per tre gare, “bucando” le aspettative dei tifosi nella fase più calda della stagione per l’eccessivo degrado delle gomme.
Nel GP d’Italia la rossa ha dimostrato di aver ritrovato il filo per estrarre dalla monoposto il potenziale che si era apprezzato fino al Paul Ricard e che poi sembrava improvvisamente svanito. Da una parte c’è stata la crescita della Red Bull e dall’altra lo “stato confusionale” che ha colpito la Gestione Sportiva dall’Ungheria all’Olanda con un’imprevista “tyre degradation”.
Non si è capito quanto abbia impattato sulla rossa la TD39 e quanto la Ferrari abbia sbagliato delle scelte di setup che l’hanno portata molto fuori strada. A sentire fonti della FIA, le monoposto si sono dovute alzare mediamente di due o tre millimetri per rispettare i parametri dell’algoritmo che è stato introdotto dal Belgio, per cui non dovrebbe aver stravolto il comportamento delle monoposto, tanto che ai tecnici del Cavallino era venuto il dubbio che fosse l’ultima evoluzione del fondo ad aver fatto flop.
Il fondo della Ferrari F1-75 portato al GP di Francia
Photo by: Giorgio Piola
Il fondo vecchio della Ferrari F1-75
Photo by: Giorgio Piola
Monza ha fugato i dubbi, confermando che il fondo introdotto al Paul Ricard è migliore di quello precedente. Ma, allora, come si può spiegare il fatto che la Red Bull con Verstappen abbia fatto un significativo passo avanti, mentre la Ferrari era andata in difficoltà, non tanto nel giro secco, quanto negli stint di gara.
E una risposta potrebbe esserci: Adrian Newey ha deliberato una RB18 che esprime un alto valore di carico anche con un’altezza da terra che non sia quella radente la pista, migliorando significativamente i propri valori ogni volta che ha potuto avvicinarsi di più al suolo, mentre la F1-75 potrebbe essere una macchina più “pitch sensivity”. E si può capire come mai a Spa-Francorchamps e Zandvoort, piste ondulate e con saliscendi sia andata in crisi, mentre si è trovata a suo agio sul “biliardo” di Monza.
Charles Leclerc, Ferrari F1-75
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
A sentire i tecnici l’appuntamento tricolore rappresenta un nuovo punto di partenza e non un episodio favorevole. Il budget cap concede alla Ferrari ancora due pacchetti di sviluppo: il primo lo vedremo a Singapore, mentre il secondo, ultimo della stagione, forse in Messico.
Il cittadino di Marina Bay rappresenta la grande occasione per cercare di interrompere il filotto di cinque successi di fila di Max Verstappen: la Red Bull ora sembra avere nel taschino una superiorità di un paio di decimi sul giro. L’olandese ha vinto a “casa nostra”, ma la Ferrari è parsa in crescita su un tracciato che doveva esaltare le doti di velocità della RB18.
I due ferraristi, Carlos Sainz e Charles Leclerc, con Max Verstappen
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
A Maranello hanno due settimane di tempo per mettere a punto un pacchetto ad alto carico aerodinamico che consenta a Charles Leclerc e Carlos Sainz di primeggiare a Singapore in qualifica. Tutti sono consapevoli quanto sia importante partire davanti su un circuito dove è molto difficile sorpassare e sarà fondamentale riuscire a trasferire la necessaria energia agli pneumatici. Le simulazioni sono più che ottimistiche e la carica di Monza ha contribuito a rianimare un ambiente che si era un po' depresso.
Aspettiamoci delle modifiche al fondo e alle ali, mentre l’impegno dell’ufficio tecnico è ormai dirottato sulla stagione 2023. La vettura del prossimo anno “… sta nascendo bene” ha ammesso Mattia Binotto. Il team principal però ha aggiunto che “che la stagione non è finita e continueremo a batterci per la vittoria”.
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