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F1 | Ferrari: "Accettiamo decisione FIA, ma chiediamo confronto"

Dopo aver visto rigettata la propria richiesta di revisione in merito alla penalità inflitta a Sainz durante il fine settimana del Gran Premio d'Australia, la Ferrari si è detta delusa perché riteneva di aver portato prove sufficienti per riaprire il caso. La Scuderia di Maranello ha anche richiesto un ampio confronto per garantire maggior equità e coerenza nelle decisioni.

Carlos Sainz, Ferrari

Attraverso un comunicato diffuso nella giornata di martedì, la Federazione Internazionale ha ufficialmente rigettato la richiesta di revisione della Ferrari della penalità inflitta a Carlos Sainz durante il Gran Premio d’Australia.

A Sainz era stata inflitta una sanzione di cinque secondi per aver causato una collisione con Fernando Alonso durante la ripartenza seguita alla seconda bandiera rossa per i detriti lasciati in pista dalla vettura di Kevin Magnussen. Lo spagnolo ha poi tagliato il traguardo in quarta posizione ma, con l’ultimo giro completato alle spalle della Safety Car, il Ferrarista è sceso fino alla dodicesima posizione nella classifica finale nel momento in cui è stata applicata la penalità.

Per far sì che la richiesta venisse approvata, il team del Cavallino avrebbe dovuto portare elementi nuovi e rilevanti che non erano a disposizione dei commissari nel momento in cui era stata assegnata la sanzione.

A sostegno della sua tesi difensiva, la Ferrari ha portato la telemetria della vettura di Sainz, la testimonianza del madrileno e le dichiarazioni rilasciate dopo la corsa da parte di altri piloti, compreso lo stesso Fernando Alonso, nelle quali veniva sottolineato lo scarso grip offerto dalla pista e il fastidio dato dal sole al tramonto.

Tuttavia, la Federazione ha rigettato la richiesta della Scuderia di Maranello, sottolineando che le prove fornite dalla squadra italiano non erano nuove e rilevanti alla riapertura del caso. La tracce telemetrie, infatti, erano già a disposizione degli steward nel momento in cui era stata presa la decisione originaria, mentre le dichiarazioni fornite dallo stesso Sainz e dagli altri piloti non sono state ritenute rilevanti in quanto, nel caso si fossero rese necessarie, i commissari avrebbero atteso un loro riscontro dopo la corsa.

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Photo by: Lionel Ng / Motorsport Images

Inoltre, gli steward hanno sottolineato che le condizioni erano le medesime per tutti, motivo per il quale ciò non sarebbe stato comunque sufficiente per evitare una penalità.

Ferrari ha accettato la decisione dei commissari sportivi di non rivedere la penalità di Sainz; tuttavia, ha anche sottolineato la necessità di ampliare i colloqui tra la FIA, la Formula 1 e i suoi rivali in merito agli standard di controllo del campionato.

“Prendiamo atto della decisione della FIA di non concederci il diritto di revisione in relazione alla penalità inflitta a Carlos Sainz nel Gran Premio d'Australia 2023. Siamo naturalmente delusi e riteniamo di aver fornito sufficienti elementi nuovi e significativi perché la FIA riesaminasse la decisione, soprattutto nel contesto delle particolari condizioni e dei molteplici incidenti verificatisi durante la ripartenza finale", ha spiegato la squadra italiana in un comunicato.

 

"Siamo comunque rispettosi del processo e della decisione della FIA. Ora siamo ansiosi di avviare discussioni più ampie con la FIA, la F1 e tutti i team, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente il controllo del nostro sport, al fine di garantire il massimo livello di equità e coerenza che il nostro sport merita", ha poi aggiunto la Ferrari, alludendo al fatto che, come sottolineato dal Team Principal Frederic Vasseur in un incontro con i media, alcuni episodi nel corso di quella ripartenza sono stati trattati in maniera differente, evitando di conseguenza una penalizzazione.

 

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