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Formula 1 GP dell'Azerbaijan

F1 | Ferrari: a Baku una SF-23 all'attacco nelle due qualifiche

La Scuderia, con l'adozione del nuovo format che introduce una qualifica al sabato mattina per la gara Sprint, ha deciso di non portare in Azerbaijan tutte le modifiche venute pronte dopo il mese di sosta, ma di dotarsi solo del pacchetto con ali scariche e piccole novità al retrotreno avendo solo una sessione di prove libere. La squadra di Maranello cercherà la massima prestazione nei turni cronometrati per portare le rosse il più avanti possibile nelle due griglie di partenza evitando gli errori precedenti.

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Il cambiamento del format nelle gare Sprint obbliga le squadre di Formula 1 a modificare l’approccio al prossimo GP d’Azerbaijan. La Ferrari, dopo il mese di sosta dalla deludente trasferta a Melbourne, si presenterà a Baku motivata a riconquistare dei punti pesanti.

Lo zero di Charles Leclerc, per il contatto nel primo giro con l’Aston Martin di Lance Stroll, e quello di Carlos Sainz frutto della penalità di 5 secondi comminata per l’urto dell’altra “verdona” alla ripartenza dopo la seconda bandiera rossa, è stato archiviato: la Scuderia guarda al futuro nella convinzione di aver trovato il giusto filone di sviluppo per sfruttare appieno il potenziale della SF-23.

Con due sessioni di qualifica, quella del venerdì che determinerà la griglia del GP dell’Azerbaijan e e quella, presumibilmente più corta del sabato mattina, magari per consentire un solo run anziché due, per definire lo schieramento della gara Sprint che, a tutti gli effetti, si trasforma in una corsa più corta avulsa dal resto del weekend.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Il format verrà ufficialmente definito nella F1 Commission in programma martedì e verrà ratificato dal Consiglio Mondiale FIA con una votazione da remoto, ma le squadre hanno già lavorato nei sistemi di simulazione con un programma di lavoro che comprende un solo turno di prove libere al venerdì, visto che il secondo è stato “mangiato” dalla seconda qualifica.

La Scuderia, quindi, ha deciso di limitare gli sviluppi per Baku: oltre al pacchetto di ali necessario all’adeguamento della rossa alle caratteristiche del tracciato che somma due tratti guidati al terzo molto veloce, con profili da medio basso carico, porterà solo un’evoluzione della beam wing, lasciando che il primo aggiornamento delle pance, con una parte più scavata nella parte più bassa si cominci a vedere solo a Miami.

Alla fine ha prevalso la razionalità, alla voglia di rischiare, anche se nel mese di sosta la reazione del Reparto Corse è stata molto concreta e produttiva. Un fatto è sicuro: la Ferrari non farà ragionamenti tattici e strategici finalizzati alla gara, ma cercherà la massima prestazione della SF-23 nelle due sessioni da qualifica.

Quanto più si riesce a portare una rossa davanti, tanto più sarà facile difendere certe posizioni, senza correre il rischio di essere coinvolti in incidenti. E poi se è vero che il degrado delle gomme ora è più controllato grazie al setup base che sarebbe stato finalmente trovato in Australia, il passo della Ferrari in gara dovrebbe essere meno penalizzato rispetto a quanto registrato in Bahrain e a Jeddah.

Il team di Maranello riprende il mondiale di F1 come se fosse un secondo inizio di stagione dopo un’appendice difficile e molto deludente. I tifosi del Cavallino dovranno stringere ancora i denti: non dovranno aspettarsi una rossa pronta a invertire la tendenza, ma vedranno una Ferrari concreta e determinata a raccogliere ciò che la SF-23 sarà in grado di dare, senza fare altri regali per la strada…

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