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F1 | Ferrari 2022: monoposto innovativa grazie a una mente aperta

Mattia Binotto svela qual è stato l'approccio dei tecnici di Maranello prima di analizzare il progetto della monoposto a effetto suolo. La Rossa 2022 avrà molte innovazioni tanto nel telaio che nel motore: "Non so se sarà subito competitiva, ma stiamo raggiungendo gli obiettivi di progetto che ci eravamo dati". Con la nuova benzina al 10% di etanolo tutti i propulsori perderanno 20 cavalli che i motoristi cercheranno di recuperare.

Charles Leclerc, Ferrari SF21

Foto di: Erik Junius

La Ferrari nei cambiamenti di regolamento non è mai stata particolarmente abile nell’interpretare le novità nella maniera più libera, attenendosi spesso alla scrittura nuda e cruda delle norme. Per la monoposto 2022, invece, Mattia Binotto ha imposto un approccio diverso, dettato dal fatto che la squadra di Maranello è partita prima di altre nella definizione della vettura a effetto suolo.

Il team principal ha rivelato che prima della definizione della 672, numero di progetto della rossa del prossimo anno, c’è stato nella squadra un profondo lavoro iniziato “...più di un anno fa con un workshop per capire quali dovessero essere i nostri comportamenti da migliorare per tornare a essere vincenti, campioni”.

“Siamo intervenuti sulle cose in cui pensavamo di essere deboli e che andavano migliorate. Abbiamo individuato quattro punti sui quali ci siamo concentrati: apertura mentale, approccio all’errore, senso di responsabilità e, infine, l’essere squadra. In questo processo sono stati coinvolti tutti: ingegneri, tecnici e operai”.

Scuderia open minded

La Ferrari, quindi, ha cercato un cambio di passo prima nelle persone e poi nel progetto della nuova monoposto. C’è una Scuderia più open minded: “E’ importante non essere autoreferenziali quando ci si pone degli obiettivi: bisogna guardare avanti e scoprire cosa succede all’esterno, senza farsi problemi anche a copiare”.

Binotto non vuole parlare dei segreti della Ferrari che sta nascendo nel Reparto Corse, ma ammette con una punta di orgoglio: “Se penso al nostro progetto 2022 vedo molta innovazione sia sul lato vettura che sul lato motore. Vedo una squadra che dal punto di vista della progettazione ha fatto uno sforzo importante: abbiamo approcciato il nuovo regolamento con mente aperta. Vuol dire che quando siamo andati in galleria del vento, le prime volte abbiamo provato ogni possibile concetto. Prima di identificare quale fosse la strada migliore, abbiamo dedicato tempo per analizzare, valutare concetti molto diversi, non intuitivi e niente affatto scontati, per entrare nel nuovo regolamento. C’è una grande discontinuità, frutto di una mente più aperta rispetto a prima”.

Il progetto cresce secondo i piani

Il capo della Gestione Sportiva non esita ad ammettere che la Rossa 2022 “…cresce secondo i piani. Stiamo raggiungendo quelli che sono i nostri obiettivi di progetto. Basteranno o no? Solo la pista lo potrà dire. L'anno prossimo ci sarà una forte cambiamento rispetto al recente passato. Immagino che ci potranno essere delle sorprese a inizio stagione attraverso le differenti interpretazioni delle regole. Se saremo competitivi non possiamo dirlo, perché non abbiamo la sfera di cristallo, ma rispettiamo i programmi e stiamo lavorando bene”.

Motore Superfast in... camera

Stando alle indiscrezioni si dice un gran bene del nuovo 6 cilindri turbo Superfast che avrà molte soluzioni innovative nell’area della combustione: “La power unit sarà significativamente diversa da quella attuale, tranne che nell'ibrido che abbiamo già introdotto nel 2021, in Russia con Leclerc e in Turchia con Sainz”.

Nei piani originali la Scuderia aveva previsto di utilizzare l’ERS del prossimo anno nelle ultime tre gare con un solo pilota, ma dopo uno sforzo dell’intero reparto motori c’è stato un congruo anticipo che ha permesso di valutarne le prestazioni e l’affidabilità: “Vi assicuro che è stato uno sforzo incredibile non solo dal punto di vista della progettazione e dello sviluppo. Il sistema è completamente diverso e ci ha impegnato anche nell'omologazione, nella sicurezza del trasporto, e nell’uso di nuove tecnologie di produzione”.

Anche l'ibrido sarà un po' evoluto

Insomma l’ERS è tutto nuovo, eppure nell’unità che sarà omologata a fine dicembre ci saranno già delle piccole novità…
“Sì ci saranno alcune modifiche al sistema ibrido 2022: la FIA ha chiesto di introdurre più sensori di controllo e per questo abbiamo dovuto rivedere alcune parti, anche se l’impianto generale è molto simile a quello che abbiamo usato alla fine della stagione”.

Le modifiche importanti saranno nel motore endotermico: “Sì, devo dire che sarà significativamente diverso. Introdurremo un nuovo bio-carburante, con il 10% di etanolo, che ci ha imposto di cambiare molto la combustione”.

Con la bio-benzina si perdono 20 cavalli

Che effetti avrà la nuova benzina? “Posso dire che tutti abbiamo perso più o meno 20 cavalli e si lavora per recuperarli. Ci sono molte opportunità nello sviluppo della power unit e per questo l'abbiamo cambiata parecchio".

A Maranello è stato fatto un grosso sforzo per chiudere il gap da Mercedes e Honda che c’era nel 2020: “Penso che il lavoro svolto sia stato molto buono e sappiamo bene che nel 2022 sarà tutto congelato per le prossime stagioni. Non c'è dubbio che aver messo delle risorse su questo tema fosse fondamentale, così come gettare delle basi per il futuro”.

Ferrari diversa dal concept FIA FOM

Anche a livello di telaio ci saranno aspetti di particolare interesse: “L’approccio open minded si vedrà per come abbiamo approcciato il concept della monoposto non sono solo nelle forme esterne, ma anche in tutto ciò che si poteva fare sotto la carrozzeria, in termini di layout e di schemi delle sospensioni”.

Aspettiamoci, dunque, una Ferrari diversa dalla F1 che FIA e F1 avevano mostrato a Silverstone. Sarà vincente? Non si sa, ma i tecnici diretti da Enrico Cardile dovranno essere pronti eventualmente a reagire all'inizio della prossima stagione.

“Disporre in fabbrica dei giusti strumenti sarà fondamentale per correggere eventuali difetti e punti deboli, non solo per preparare le monoposto nel weekend di gara. A inizio stagione capiremo le scelte fatte dagli altri. Abbiamo tutto il necessario per analizzare, simulare e correggere in breve tempo".

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Il nuovo simulatore raccoglie le esperienze raccolte con il modello delle gomme sviluppato durante i test con gli pneumatici da 18 pollici e sfrutta l’intelligenza artificiale e la metodologia di calcolo che è stata messa a punto per la nuova Ferrari. Un salto nel futuro, aspettando le prime vittorie.

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