Bernie: "Voglio una F.1 migliore, Mercedes e Ferrari no"
Ecclestone duro con i due costruttori, accusati di fare i propri interessi e non il bene della Formula 1
(da sx a dx): Bernie Ecclestone, con Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari
XPB Images
Bernie Ecclestone ha da poco ricevuto l'incarico dal Consiglio Mondiale del Motorsport - in collaborazione con il presidente della FIA, Jean Todt - di pensare a soluzioni che possano aiutare la Formula 1 a ridurre i costi e a ripensare il format per migliorare lo spettacolo offerto al pubblico.
Nelle ultime ore, dopo l'attacco nei confronti del presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile, Mister E ha messo nel mirino sia Mercedes che la Ferrari. Secondo il vertice della Formula One Management i due Costruttori sembrano non avere intenzione di poter usufruire di un Mondiale migliore, specialmente dal punto di vista dello spettacolo offerto al pubblico. "Stiamo cercando di salvare questo sport, mentre altri stanno cercando di fare solo i propri interessi", ha detto Ecclestone in un'intervista alla BBC. "Siamo in pista per intrattenere il pubblico. Non certo per far vendere le vetture di Mercedes, ma lo stesso discorso vale anche per la Ferrari".
Secondo Bernie, il potere che Mercedes e Ferrari hanno accumulato divenendo i principali fornitori di motori per metà della griglia è eccessivo. Sembra che le due case possano avere il controllo completo della Commissione della F.1. Ecco dunque la stoccata nei confronti della Mercedes e di Toto Wolff: "Se Wolff dicesse che Natale è il 26 dicembre, tutti sarebbero d'accordo con lui. E se lo facesse la Ferrari la situazione sarebbe la medesima". "In realtà ci sono tante cose che si potrebbero fare per migliorare lo spettacolo che la Formula 1 offre al pubblico", ha aggiunto Ecclestone.
Mister E ha poi proseguito continuando a puntare il dito contro il team di Brackley. Questa volta il focus dell'argomento sono stati i motori. "Con i motori attuali noi stiamo aiutando un costruttore. Alla Ferrari non fa molta differenza i motori che vengono usati. Infatti stiamo aiutando la Mercedes. Ci accingiamo a distruggere la Formula 1 a causa di un costruttore che potrebbe lasciare così come hanno fatto nel recente passato Toyota e BMW, ovvero nel momento in cui ha fatto loro più comodo".
Per concludere, Ecclestone non ha voluto esimersi dal commentare la lettera inviata dalla Ferrari alla Federazione Internazionale dell'Automobile per sottolineare che l'incarico di riformare la F.1 dato allo stesso manager britannico e a Jean Todt dal Consiglio Mondiale del Motorsport abbia contravvenuto ai contratti stipulati dei team con la F.1: "L'unica cosa da fare è ignorare quanto hanno scritto alla Ferrari e andare davanti a un arbitrato. Poi vedere cosa succede. Penso che se andassimo davanti a un arbitrato, noi vinceremmo facile".
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