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F1 | E' super Giovinazzi: dalla lotta con Alonso al nono posto

A Jeddah Giovinazzi ha messo in mostra tutto il suo repertorio: prima la lotta, vinta, con Alonso nelle prime fasi di gara, poi ottime partenze dopo le bandiere rosse e una gestione impeccabile. Un nono posto meritato che ha il sapore di rivincita dopo una stagione sfortunata.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41, e Fernando Alonso, Alpine A521

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

La vendetta è un piatto che va servito freddo e Antonio Giovinazzi ha colto perfettamente l'opportunità che lui stesso si è creato nel corso del fine settimana appena passato, in cui è andato in scena a Jeddah il Gran Premio dell'Arabia Saudita, penultimo appuntamento del Mondiale 2021 di Formula 1.

Il pilota italiano del team Alfa Romeo Racing, pur conoscendo bene il suo destino che, almeno nel 2022, lo vedrà lontano dal Circus iridato, ha messo in piedi un fine settimana perfetto. Prima le ottime prestazioni nelle libere, rafforzate dal decimo tempo nelle qualifiche, poi una gara a dir poco perfetta.

Pronti, via, Giovinazzi si è trovato in lotta contro uno degli avversari peggiori con cui ingaggiare un duello: Fernando Alonso. Lo spagnolo dell'Alpine aveva il preciso intento di recuperare posizioni dopo un sabato molto deludente, in cui era risultato molto meno veloce rispetto al compagno di squadra Esteban Ocon.

Giovinazzi, una volta persa la propria posizione, non solo non s'è perso d'animo, ma ha ingaggiato un duello davvero molto bello e corretto con l'asturiano. Alla fine è stato proprio Giovinazzi ad avere la meglio. Grazie a quella manovra ha salvaguardato la Top 10, ma il meglio doveva ancora venire.

La prima bandiera rossa, innescata dall'incidente di Mick Schumacher alla Curva 3, ha portato il pugliese a ripartire in griglia dalla settima posizione, addirittura davanti alle Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc. Posizione che è riuscito a mantenere sino al giro 38, quando il madrileno lo ha passato e, poco dopo, anche Charles Leclerc ha fatto la medesima cosa.

Niente di drammatico, ma solo un epilogo scontato per l'enorme differenza di prestazioni tra la modesta Alfa Romeo C41 e le Ferrari SF21, le vetture che stanno portando la Rossa al terzo posto nel Mondiale Costruttori. C'è anche un altro fattore da non sottovalutare: Leclerc e Sainz, i quali hanno poi finito la gara rispettivamente al settimo e all'ottavo posto, hanno potuto contare su power unit più aggiornate rispetto a quella di Antonio.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41, Fernando Alonso, Alpine A521

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41, Fernando Alonso, Alpine A521

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Sulla C41 numero 99, infatti, non solo non c'è la nuova parte ibrida che ha consentito alla Ferrari di fare un netto salto in avanti nella seconda parte della stagione, ma trova alloggio la terza power unit della stagione dell'italiano. Alfa Romeo, così come Haas, sono gli unici 2 team a non aver fatto ricorso ad altre power unit se non alle tre consentite dal regolamento. Anche questo spiega come Sainz e Leclerc abbiamo recuperato 10" nei confronti di Antonio tra il 16esimo giro e il 38esimo.

Per Antonio, però, una gara davvero maiuscola, finalmente priva di inconvenienti in cui, per altro, ha sfoggiato tutto il suo repertorio: sorpassi, difesa, passo gara e gestione delle gomme. Un quadro che non può non essere dolceamaro per la sua mancata riconferma in Formula 1. Rimane però la prestazione e aver mostrato ancora ciò che è capace di fare.

Il nono posto finale dice tanto, soprattutto se confrontato con il 15esimo ottenuto da Kimi Raikkonen a parità di macchina. 58 i secondi di ritardo di Antonio da Hamilton, vincitore della gara, mentre il compagno di squadra Raikkonen è stato uno dei due doppiati che sono riusciti a finire la gara.

"Sono davvero contento della gara di stasera - non solo del risultato, ma della prestazione nel suo complesso. Eravamo forti già ieri in qualifica, e oggi siamo riusciti a tenerci fuori dai guai nel caos: abbiamo sempre guadagnato qualcosa nelle partenze e abbiamo avuto il ritmo per rimanere nella top ten, anche se alla fine le due Ferrari erano troppo veloci per noi".

"È stata una gara dura, molto fisica - mi ha ricordato Singapore a volte, con il caldo e l'umidità - ma alla fine abbiamo avuto una buona ricompensa che portiamo a casa con gioia".

"Abbiamo finito così tante volte appena fuori dai punti, in P11, quindi avere un nono posto è davvero meritato. Non vedo l'ora di Abu Dhabi e di lottare per un altro buon risultato per chiudere bene la stagione", ha concluso Antonio.

In una gara in cui non è stato frenato da problemi d'affidabilità, né tantomeno da errori di strategia (in una gara a una sola sosta, ma con diverse bandiere rosse), Giovinazzi ha fatto vedere di che pasta è fatto. Ad Abu Dhabi avrà un'altra occasione per chiudere nel migliore dei modi la parentesi Alfa Romeo, magari lasciando ai vertici di Hinwil qualche ulteriore rimpianto.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41, Charles Leclerc, Ferrari SF21

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41, Charles Leclerc, Ferrari SF21

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

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