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Dubbio Ferrari: troppe modifiche tutte insieme

Sulla SF1000 non c'erano solo novità aerodinamiche, ma anche diverse regolazioni di assetto sulle sospensioni. La mancata disputa delle FP3 non ha permesso di mettere ordine nei dati o ci sono visioni diverse fra i tecnici?

Ferrari SF1000 confronto del fondo, GP di Stiria

Ferrari SF1000 confronto del fondo, GP di Stiria

Giorgio Piola

Gli aggiornamenti aerodinamici della Ferrari non hanno funzionato? A giudicare dai tempi che Sebastian Vettel e Charles Leclerc hanno ottenuto nelle qualifiche bagnate verrebbe da dire di sì. Il tedesco scatterà nel GP della Stiria decimo e il monegasco addirittura quattordicesimo dopo la penalizzazione in griglia di tre posizioni per aver ostacolato Daniil Kvyat.

La SF1000 è naufragata nella pioggia monsonica delle qualifiche accumulando distacchi da… clessidra e non da cronometro. Eppure i piloti avevano sentito dei (piccoli) cambiamenti nel comportamento della Rossa rispetto al GP d’Austria della settimana precedente.

E, allora, cosa è successo a una squadra che non sta certo vivendo un momento sereno? La sensazione è che non abbia lavorato come ci si aspetta da un top team. Perché alle novità aerodinamiche che riguardavano il fondo e l’ala anteriore si abbinavano diverse scelte di setup meccanico con assetti più morbidi grazie a diverse tarature degli ammortizzatori e a barre di torsione diverse.

La nuova ala anteriore della Ferrari SF1000 al GP di Stiria

La nuova ala anteriore della Ferrari SF1000 al GP di Stiria

Photo by: Giorgio Piola

L’ala anteriore avrebbe dovuto assicurare una migliore efficienza aerodinamica risultando più scarica di quella usata nel GP d’Austria, mentre il nuovo fondo in stile Mercedes con nove soffiaggi sul bordo d'entrata esterno avrebbe dovuto garantire più spinta verticale nel corpo vettura, permettendo di ridurre l’incidenza delle ali, consentendo una più alta velocità massima.

Il risultato è che nelle libere del venerdì si sono raccolti molti dati, ma poi sono mancate le prove del sabato mattina per mettere tutto in ordine e trarre il massimo potenziale dal pacchetto che era a disposizione.

Ancora una volta, la Ferrari ha pasticciato, confermando che la macchina che viene deliberata da casa non gode di una simulazione adeguata se poi lo staff in pista stravolge puntualmente i concetti che sono stati approvati da casa.

Nella Scuderia, evidentemente, ci sono visioni diverse su come sviluppare la SF1000 e questa mancanza di unità nelle scelte non contribuisce certo alla crescita di una Rossa che è nata male, ma che intanto non si riesce a sfruttare fino in fondo…

Ci manca solo che il gruppo tecnico si frammenti senza una guida che indichi la strada…

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