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Formula 1 GP dell'Arabia Saudita

F1 | Doppietta Red Bull: vince l'arabo Max. Bearman eroe del giorno

Verstappen centra la 56esima vittoria nel GP dell'Arabia Saudita davanti al compagno Perez. Leclerc è terzo con la Ferrari: il monegasco coglie il giro più veloce strappandolo all'olandese. La SF-24 ha degli sprazzi in cui sembra competitiva. Ottimo il debutto di Ollie, settimo dopo una gara in rimonta.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

La Red Bull ha chiuso il GP dell'Arabia Saudita in parata: Max Verstappen primo, Sergio Perez secondo nonostante una penalità di 5 secondi per un unsafe release al pit stop con Alonso. La squadra di MIlton Keynes, nonostante le polemiche violentissime che squassano i vertici del team, prosegue imperterrita il suo dominio. Max Verstappen conquista la 56esima affermazione della carriera, ma lo staordinario olandese non è riuscito a centrare il giro più veloce dopo la pole e la vittoria. L'arancione è stato sorpreso da un sorprendente Charles Leclerc che all'ultimo giro, con un treno di gomme hard che avevano 43 giri, ha centrato uno strepitoso 1'31"632, lasciando la RB20 a 141 millesimi grazie alla scia di Daniel Ricciardo.

Lo scenario del mondiale è chiaro: la Red Bull è imprendibile perché riesce a collezionare delle doppiette con un Sergio Perez molto consistente, ma la Ferrari è indiscutibilmente la seconda forza. La rossa ha sofferto un po' con le medie e il pieno, ma il comportamento della SF-24 è andato migliorando man mano che il serbatoio è andato svuotandosi. Il terzo posto di Charles Leclerc è il massimo che il monegasco potesse raccogliere a Jeddah: la Scuderia ha dovuto fare i conti con un'ala più carica rispetto alla concorrenza per evitare un temuto scivolamento del posteriore che in gara non c'è stato.

E' vero che Jeddah è una pista con il minimo degrado, ma la SF-24 ha confermato che certi difetti dello scorso annon sono stati cancellati e la Ferrari può guardare con fiducia al futuro contando che possano arrivare degli sviluppi che permettano a Charles di avvicinare i missili della Red Bull. Nel giro secco la rossa può rivaleggiare per la pole, ma in gara deve ancora colmare un gap.

La SF-24 è buona e lo può testimoniare anche Oliver Bearman. Il 18enne inglese chiamato a sostituire Carlos Sainz poco prima delle qualifiche è stato fantastico, tanto da meritarsi il titolo di pilota del giorno e i complimenti in parco chiuso di Lewis Hamilton e Lando Norris. Il ragazzino non ha avuto alcun timore reverenziale si è calato nella parte come un professionista navigato: 11esimo in griglia, fuori dalla Q3 per 3 centesimi, Ollie si è arrampicato in settima posizione con una gara molto consistente senza sbavature. Bearman ha fatto un capolavoro gestendo la sua emozione: non ha sbagliato niente (pit stop compreso) ed è riuscito a gestire un calo fisico (appoggiava il casco al poggiatesta perché aveva i muscoli del collo doloranti) senza che Norris e Hamilton riuscissero a prenderlo nonostante disponessero di gomme soft.

Il più giovane debuttante della storia Ferrari ha già scolpito una pagina nella storia della F1: il settimo posto è un prezioso contributo alla stagione del Cavallino. Va riconosciuto il merito alla FDA la capacità di allevare talenti subito pronti alla prima chiamata.

Fuori dal podio c'è Oscar Piastri con la McLaren: l'australiano ha sofferto nel tentativo di liberarsi della Mercedes di Lewis Hamilton. La MCL38 con il DRS aperto non riusciva a rivaleggiare con la freccia d'argento che disponeva di un'ala molto scarica. Oscar ha perso molto tempo dietro al sette volte campione del mondo, ma i 13 secondi di distacco da Leclerc evidenziano che a Woking hanno ancora da lavorare.

Positiva la quinta piazza di Fernando Alonso con l'Aston Martin: nel team di Silverstone temevano che la "verdona" non tenesse il passo. Certo i primi tre erano fuori portata, ma lo spagnolo è stato eccellente fra gli inseguitori. E' curioso notare che due squadre con i motori Mercedes clienti sono state davanti a quella ufficiale, segno che questa W15 non rappresenta quel salto che a Brackley si aspettavano.

George Russell è sesto con la Stella e ancora una volta il più giovane dei due piloti ha raccolto più di Lewis Hamilton che ha giocato la carta di non fermarsi per cambiare le gomme dopo la safety car che si è resa necessaria per il crash di Lance Stroll. Il canadese ha toccato le barriere alla curva 22 con l'anteriore sinistra, ha rotto il braccetto dello sterzo ed è andato a sbattere all'esterno della curva 23. Pilota incolume,  ma c'è voluto un carro per spostare la AMR24 danneggiata.

L'idea di Lewis è stata seguita da Lando Norris, Nico Hulkenberg e Guanyu Zhou. Chi ha più beneficiato di questa scelta strategia è stato il tedesco della Haas che ha portato a casa un decimo posto che vale un punto. Nico è riuscito a stare nella top 10 grazie al lavoro "sporco" fatto dal compagno Kevin Magnussen che ha fatto da tappo per diversi firi a un trenino di macchine che potevano insidiare la VF-24. Il danese è stato irriducibile dopo aver sommato due penalità per un totale di 20 secondi.

Alex Albon è rimasto fuori dai punti con la Williams e ha concluso davanti a Magnussen e all'Alpine di Esteban Ocon, mentre Pierre Gasly non è riuscito a fare un giro per la rottura della trasmissione. Tutti gli altri sono stati doppiati...

   
1
 - 
5
   
   
1
 - 
2
   
Cla Pilota # Giri Tempo Distacco km/h Pit stop Punti Ritirato Telaio Motore
1 Netherlands M. Verstappen Red Bull Racing 1 50

1:20'43.273

  229.270 1 25   Red Bull Red Bull
2 Mexico S. Perez Red Bull Racing 11 50

+13.643

1:20'56.916

13.643 228.626 1 18   Red Bull Red Bull
3 Monaco C. Leclerc Ferrari 16 50

+18.639

1:21'01.912

4.996 228.391 1 16   Ferrari Ferrari
4 Australia O. Piastri McLaren 81 50

+32.007

1:21'15.280

13.368 227.765 1 12   McLaren Mercedes
5 Spain F. Alonso Aston Martin Racing 14 50

+35.759

1:21'19.032

3.752 227.590 1 10   Aston Martin Mercedes
6 United Kingdom G. Russell Mercedes 63 50

+39.936

1:21'23.209

4.177 227.395 1 8   Mercedes Mercedes
7 United Kingdom O. Bearman Ferrari 38 50

+42.679

1:21'25.952

2.743 227.267 1 6   Ferrari Ferrari
8 United Kingdom L. Norris McLaren 4 50

+45.708

1:21'28.981

3.029 227.127 1 4   McLaren Mercedes
9 United Kingdom L. Hamilton Mercedes 44 50

+47.391

1:21'30.664

1.683 227.048 1 2   Mercedes Mercedes
10 Germany N. Hulkenberg Haas F1 Team 27 50

+1'16.996

1:22'00.269

29.605 225.682 1 1   Haas Ferrari
11 Thailand A. Albon Williams 23 50

+1'28.354

1:22'11.627

11.358 225.163 1     Williams Mercedes
12 Denmark K. Magnussen Haas F1 Team 20 50

+1'45.737

1:22'29.010

17.383 224.372 1     Haas Ferrari
13 France E. Ocon Alpine 31 49

+1 Lap

1:20'47.274

1 Lap 224.495 1     Alpine Renault
14 Japan Y. Tsunoda AlphaTauri 22 49

+1 Lap

1:20'48.806

1.532 224.425 1     RB Red Bull
15 United States L. Sargeant Williams 2 49

+1 Lap

1:20'50.058

1.252 224.367 1     Williams Mercedes
16 Australia D. Ricciardo AlphaTauri 3 49

+1 Lap

1:21'03.988

13.930 223.724 1     RB Red Bull
17 Finland V. Bottas Sauber 77 49

+1 Lap

1:21'06.388

2.400 223.614 2     Sauber Ferrari
18 China G. Zhou Sauber 24 49

+1 Lap

1:21'12.826

6.438 223.318 1     Sauber Ferrari
dnf Canada L. Stroll Aston Martin Racing 18 5

+45 Laps

8'05.608

44 Laps 226.997     Incidente Aston Martin Mercedes
dnf France P. Gasly Alpine 10 1

+49 Laps

2'01.453

4 Laps 175.593 1   Ritirato Alpine Renault

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