F1 | Doppietta Red Bull in Bahrain: Max in fuga, Sainz sul podio
Verstappen domina il GP del Bahrain gara di apertura del mondiale 2024 con la RB20. La squadra di Milton Keynes ha dovuto dimostrare la sua superiorità portando Perez al secondo posto davanti alle due Ferrari di Sainz e Leclerc. Il monegasco è stato tormentato da un problema ai freni ed è stato bravo a tenere a bada Russell con la Mercedes.
Chapeu Adrian Newey. La stagione 75 del mondiale di F1 si è aperta con il GP del Bahrain: la Red Bull ha presentato le sue credenziali, firmando una perentoria doppietta. A stupire non è stata la 55esima vittoria di Max Verstappen, quanto la piazza d'onore di Sergio Perez. Il messicano, solo quinto in qualifica, ha portato la sua RB20 al posto d'onore, sfruttando una perfetta tattica di gara che gli ha permesso di sfruttare il treno di gomme soft nuovo per l'ultimo stint.
Se Max le rosse fresche le ha strapazzate al giro 38 per firmare il giro più veloce in 1'32"608 che ha umiliato tutti gli avversari, Perez ha amministrato con intelligenza il maggiore potenziale di gomma per controllare Carlos Sainz. La Red Bull lascia Sakhir dopo aver dato un segno della sua superiorità granitica a livello tecnico e non solo. Christian Horner ha subito bordate a livello personale per il presunto sex-gate e, per il momento, il manager di Milton Keynes ha rivelato una capacità di auto controllo che non ha minimamente condizionato il weekend della squadra campione del mondo.
Verrebbe da dire che il mondiale 2024 è cominciato come era finito quello dello scorso anno, ma si tratta di una mezza verità: la Ferrari è seconda forza con Carlos Sainz sul podio per un meritatissimo terzo posto e Charles Leclerc comunque quarto dopo una gara tormentata da un problema ai freni.
La SF-24 dello spagnolo ha chiuso a 2,6 secondi da Perez, mentre il distacco da Verstappen è stato decisamente più consistente, ben oltre i 25 secondi. Alla vigilia di Sakhir sembrava che la seconda posizione fosse contendibile: la Ferrari ha subito il ritorno di Checo e ha limitato il distacco dal messicano. Per ora l'obiettivo del Cavallino deve essere quello: infilarsi dietro all'imprendibile Max che continua a fare il bello e cattivo tempo. Pole, gara e giro più veloce: l'olandese ha fatto il suo, alla sua maniera.
La Ferrari non è ancora a posto: con le soft soffre, mentre con le hard si difende. Sainz ha dato spettacolo con sorpassi spettacolatri anche sul compagno di squadra, ma sempre senza rischiare alcun contatto. Lo spagnolo è pronto a recitare il suo ruolo leale anche da separato in casa. Charles Leclerc poco ha potuto: il monegasco con un serio problema di bilanciamento ai freni ha portato a casa un quarto posto importante. Si è tolto il gusto di sfruttare l'unico errore di George Russell al giro 46 per infilzare la Mercedes e accodarsi, seppur staccato, al suo compagno di squadra.
Senza guai avremmo visto un'altra gara di Leclerc? E' possibile, ma Verstappen con la nuova RB20, per quanto acerba, è già vincente. Max vive su un altro pianeta e bisogna prenderne atto. La Ferrari è la prima degli altri, dimostrando che la macchina ha fatto un deciso passo avanti. La rossa è consistente, ma c'è molto lavoro da fare perché il distacco in gara dalla Red Bull è di circa mezzo secondo.
La squadra del Cavallino può essere contenta a metà: Verstappen è più lontano del previsto, ma gli altri sono dietro. La Mercedes coglie il quinto posto di Russell e il settimo di Lewis Hamilton: l'inglese più giovane ha avuto un avvio di gara molto garibaldino, ma poi sono emersi i valori oggettivi che fanno della W15 la terza forza. Lewis, solo nono al via, ha recuperato due posizioni, ma non è riuscito ad acchiappare la McLaren di Lando Norris che si è messo in mezzo alle due frecce nero-argento.
Oscar Piastri con la seconda MCL38 ha concluso ottavo davanti alle due Aston Martin di Fernando Alonso e Lance Stroll, mentre il resto del gruppo è stato doppiato. Lo schieramento in qualifica era contenuto in poco più di un secondo, mentre in gara le differenze diventano molto più macroscopiche.
Fernando si è visto dare la posizione dal canadese che al primo giro è stato tamponato da Nico Hulkenberg a sua volta toccato dalla Sauber di Valtteri Bottas. Hulkenberg era stato costretto a fermarsi ai box per cambiare il muso.
Fuori dai punti è finito Guanyu Zhou, regolarissimo con la Sauber che non è certo un fulmine. Il cinese ha controllato Kevin Magnussen con la migliore Haas al traguardo e la Racing Bulls di Daniel Ricciardo. L'australiano con le gomme soft nell'ultimo stint non è riuscito ad andare a prendere la VH-24 sebbene avesse beneficiato dell'ordine di squadra che ha costretto Yuki Tsunoda a dargli strada, seppure a malincuore. La monoposto di Faenza ha deluso le aspettative: se andrà così non scatenerà altre polemiche per la somiglianza alla RB19.
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