Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

F1 | Domenicali scettico sulla necessità dell'undicesimo team

Nonostante la volontà della famiglia Andretti di entrare in Formula 1 con una propria squadra, Stefano Domenicali ha affermato che l'allargamento della griglia sarà possibile solo per nomi davvero di peso.

Stefano Domenicali
, Amministratore Delegato di F1, Gerg Maffei, Amministratore Delegato di Liberty Media, James Allen, Presidente Motorsport Network

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

La famiglia Andretti sta spingendo per entrare con un proprio team in Formula 1 nel 2024, ma l’ambizione di Michael Andretti si è scontrata con una risposta tiepida da parte dei team principal già impegnati e preoccupati da una diluizione del montepremi.

Soltanto McLaren ed Alpine sono sembrati favorevoli all’ingresso di una undicesima squadra dopo che lo scorso anno l’offerta di Andretti di rilevare la Sauber è naufragata quando l’accordo sembrava quasi concluso.

Andretti ha incontrato a Miami il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem per parlare dei suoi piani ed ha ammesso come da questa estate darà il via alla costruzione di un impianto ad Indianapolis per la realizzazione di una monoposto di F1.

Chi continua ad esprimere perplessità sull’allargamento della griglia è Stefano Domenicali. Il capo della Formula 1, intervenuto al Business of F1 Forum organizzato a Monaco dal Financial Times e da Motorsport Network, nella giornata di ieri ha sottolineato lo stato di salute del parco macchine presente.

“È la prima volta che tutti i team di Formula 1 sono in salute e nessuno ha problemi finanziari. Hanno investito in noi e questo è il motivo per cui crediamo che la comunità dei team debba essere rispettata”.

“Oggi non è un problema avere più squadre. Abbiamo molte persone e molti investitori che vorrebbero entrare in Formula 1, ma dobbiamo proteggere i team presenti e questo è un ulteriore segno dello stato di salute dell’intero sistema”.

George Russell, Mercedes-AMG, Stefano Domenicali, CEO, Formula 1

George Russell, Mercedes-AMG, Stefano Domenicali, CEO, Formula 1

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Ogni nuovo team che intende entrare in Formula 1 deve pagare una commissione di 200 milioni di dollari che viene suddivisa tra tutti i team presenti secondo i termini dell’ultimo Patto della Concordia.

Tuttavia, dato che la F1 continua a crescere commercialmente ed il valore delle squadre aumenta, sono stati sollevati dei dubbi sul fatto che questa commissione sia sufficiente a compensare la diluizione del montepremi.

Quando gli è stato chiesto se crede che la Formula 1 abbia il giusto numero di team in griglia, Domenicali ha risposto in modo secco.

“Penso di sì e se qualcuno vuole entrare deve essere davvero significativo” facendo così un riferimento neanche troppo velato ad Audi e Porsche.

Entrambe le Case dovrebbero debuttare in F1 nel 2026, quando verranno introdotte le nuove power unit, ma lo farebbero con team esistenti o acquisendo una squadra già presente.

L’amministratore delegato di Liberty Media, Greg Maffei, ha dichiarato: “Abbiamo sentito il presidente e amministratore delegato del Gruppo Volkswagen fare alcune dichiarazioni che lasciano intendere un interesse all’ingresso in Formula 1 e noi ci basiamo su queste parole”.

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F1 | McLaren: rotto il coprifuoco ma salvato il telaio di Ricciardo
Prossimo Articolo F1 | Caso benzine: la FIA misura la temperatura con i decimali

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia