F1: Domenicali nuovo CEO al posto di Carey dal 2021!
Il presidente della Lamborghini lascerà la conduzione della Casa di Sant'Agata Bolognese per tornare in F1 che è il suo mondo. L'ex ferrarista, 55 anni di Imola, è stato chiamato alla conduzione del massimo campionato automobilistico dal promotore per prendere il posto di Chase Carey che resterà nel Circus con un ruolo diverso. Stefano avrà modo di collaborare di nuovo con Jean Todt e Ross Brawn: la F1 ha puntato su un cavallo vincente.

Stefano Domenicali lascia la Lamborghini e torna in F1. Nel senso che il manager imolese diventerà il nuovo CEO della F1 al posto di Chase Carey a partire dal 2021.
La notizia non è ancora stata ufficializzata perché l’accordo finale deve ancora essere siglato, ma il 55enne ex team principal Ferrari è pronto ad accettare l’incarico entro la fine dell’anno.
Carey è destinato a rimanere in F1 anche dopo ma con un ruolo che sarà rivisto. All’americano viene riconosciuto il merito di aver saputo traghettare la F1 al di fuori della pandemia di Coronavirus, assicurando al campionato un calendario con 17 gare, mentre c’era chi pronosticava che non si sarebbe corso.
Chase era stato nominato presidente della F1 dopo l'acquisizione della F1 da parte di Liberty Media nel settembre 2016 ed è diventato CEO nel gennaio 2017, subentrando a Bernie Ecclestone.
Durante il suo mandato Carey ha portato a compimento anche il rinnovo del Patto della Concordia con i 10 team impegnati in F1: il nuovo accordo fissa le basi per il futuro con una diversa architettura che dovrebbe garantire una più equa distribuzione dei dividendi, mettendo le basi a una sostenibilità economica che sarà sorretta anche dall’introduzione del budget cap.
Domenicali è stato il team principal della Ferrari in F1 tra il 2008 e il 2014, dopo aver ricoperto il ruolo di direttore sportivo dal 1998 essendo una delle figure chiave dall’inizio dell’era Schumacher che ha portato alla Rossa una sequenza di titoli mondiali piloti e Costruttori fino all’iride del 2007 con Kimi Raikkonen e al titolo Marche dell'anno successivo.
Dopo l’uscita del Cavallino nell'aprile 2014, Domenicali è entrato in Audi come vicepresidente delle nuove iniziative sperimentali: avrebbe dovuto costituire il team di F1 all’interno del Gruppo Vw, ma il Dieselgate cancellò il progetto come con un colpo di spugna.
Dal 2016 è presidente e CEO della Lamborghini: in questo periodo Stefano ha saputo raddoppiare la produzione portando la Casa di Sant’Agata Bolognese a risultati mai raggiunti in precedenza grazie all’introduzione della Urus.
Domenicali ha mantenuto un ruolo attivo all'interno della FIA come presidente della commissione monoposto che ha assunto alla fine del 2014, contribuendo in modo fattivo alla definizione della filiera delle serie addestrative con Formula 2 e Formula 3.
Stefano tornerà a lavorare gomito a gomito con Ross Brawn all’interno di Liberty e con Jean Todt, presidente FIA, due ex ferraristi che hanno dato lustro al Cavallino nel periodo più fulgido. E la sensazione è che Dominicali possa diventare un anello di congiunzione ancora più saldo fra la Federazione Internazionale e il promotore della F1 nel momento in cui la massima serie dell’automobilismo inizierà un nuovo ciclo della sua storia.

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Serie | Formula 1 |
Autore | Franco Nugnes |
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