F1 | Domenicali: "Non c'è solo Andretti per diventare l'11esimo team"
Il manager di Imola parlando dell'allargamento del Circus a una nuova squadra ha voluto precisare che non esiste solo la candidatura di Andretti: il presidente e CEO di F1 ha ammesso che ci sono anche altre realtà che hanno già formalizzando una richiesta alla FIA, ma che evitano il clamore mediatico, attenendosi al protocollo che è stato approvato. Insomma, un altra bocciatura della struttura USA.
Stefano Domenicali non si è azzardato a fare nomi, ma nell’incontro con i media che ha preceduto il GP del Belgio, gara che apre la seconda parte della stagione di F1 dopo la sosta estiva, il presidente e CEO della Formula 1 ha voluto puntualizzare la sua visione sulle squadre che hanno manifestato la loro intenzione a entrare nel mondo dei GP.
Michael Andretti e la cordata americana da lui capeggiata l’anno scorso aveva tentato l’acquisizione della Sauber per entrare nel Circus e, dopo il fallimento della trattativa con il proprietario Finn Rausing, il figlio di “Piedone” ha presentato la sua richiesta alla FIA per essere selezionato come 11esimo team.
Stefano Domenicali, amministratore delegato della Formula 1, Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Quando la notizia si è diffusa non c’è stata una grande reazione delle squadre, poco disposte a dividere la torta degli introiti con un nuovo concorrente e anche il promotore del campionato non ne ha tessuto le lodi, sebbene rappresentasse il mondo americano molto caro a Liberty Media.
“Andretti è stato abbastanza esplicito quando ha fatto presente la sua richiesta – ha spiegato Domanicali a Motorsport.com -, ma ci sono altre realtà che hanno inoltrato la stessa richiesta… diciamo, in un altro modo, cercando di rispettare la riservatezza richiesta dal protocollo che abbiamo messo in atto".
"C’è molto interesse in questo momento, e il nostro compito è valutare con prudenza, perché quando parliamo di Formula 1, dobbiamo avere una squadra o un Costruttore che sia davvero solido, con tutti i requisiti per affrontare un impegno importante a lungo a termine. Allo stesso modo, credo che al momento non ci sia una necessità urgente di aumentare il numero di squadre per avere un vantaggio immediato come Formula 1”.
Mentre Audi si sta per affacciare ai GP forse non solo nel ruolo di motorista (ci sono, guarda caso trattative molto avviate con la Sauber per rilevare la maggioranza azionaria della struttura di Hinwil, lasciando una quota all’attuale proprietario svedese), da Domenicali arriva un altro stop alle ambizioni degli Andretti, nonostante Michael assicuri la disponibilità economica per sostenere il budget di un team di F1 (compresi i 200 milioni di fee da distribuire ai team esistenti).
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