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F1 | Domenicali: “L’obiettivo è mantenere 24 gare in calendario”

Stefano Domenicali ha spiegato che l'obiettivo per il prossimo futuro è quello di riuscire a mantenere stabilmente un calendario con 24 Gran Premi per stagione. Il CEO della Formula 1 ha inoltre confermato che nelle prossime settimane inizieranno i colloqui per estendere il contratto di Imola per un altro anno. Per quanto riguarda le gare storiche, Domenicali ha voluto rassicurare sulla loro presenza nel calendario, ma saranno necessari lavori di ammodernamento.

Stefano Domenicali, CEO, Formula 1

Nel corso dell’ultimo decennio, il numero di Gran Premi in calendario è salito drasticamente, sorpassando quota 20 per arrivare a toccare i 24 appuntamenti, come inizialmente previsto per questa stagione. Tuttavia, rispettivamente a causa della severe restrizioni per il COVID e per l’alluvione che ha colpito la regione da metà maggio in poi, gli eventi in Cina e in Emilia-Romagna sono stati cancellati, riportando il calendario a 22 gare.

Dopo il recente aumento di popolarità della serie, negli scorsi mesi Stefano Domenicali non aveva nascosto di aver ricevuto numerose proposte, il che avrebbe potuto portare il calendario addirittura a 30 eventi per stagione. Attualmente il Patto della Concordia, siglato tra la Formula 1 e le squadre, permette di avere un massimo di 25 appuntamenti per stagione, ma Domenicali ha suggerito che l’obiettivo per il prossimo futuro è quello di arrivare ad avere un calendario con 24 gare all’anno che possa perdurare stabilmente nel tempo.

“Il numero che ci eravamo prefissati quest'anno, ma che per i motivi che conosciamo bene non abbiamo raggiunto, ma quello che vogliamo fare l'anno prossimo è raggiungere 24 gare. E credo che 24 sia il numero giusto, è il numero richiesto dal mercato", ha spiegato l’amministratore delegato al podcast ufficiale della Formula 1.

Stefano Domenicali in Arabia Saudita, una delle ultime tappe aggiunte nel calendario

Stefano Domenicali in Arabia Saudita, una delle ultime tappe aggiunte nel calendario

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

“Dire che è il giusto equilibrio tra questo aspetto [la richiesta del mercato] e la complessità della logistica delle persone che lavorano. Ma direi che questo è il numero su cui dovremmo puntare stabilmente a lungo”.

Tra le città interessate a ospitare una tappa del calendario c’è anche Madrid, che qualche mese fa ha inviato una lettera di intenti alla Formula 1 per confermare il proprio interesse ai vertici della serie. Una proposta che sta assumendo sempre più forza, ma che si scontra con l’intenzione di Barcellona di mantenere a lungo il GP. Domenicali ha confermato che quello di Madrid è più di un semplice interessamento, ma al momento è stata presa ancora alcuna decisione, anche perché a fine 2021 la città catalana ha firmato il rinnovo del contratto fino al 2026.

“Sono sempre stato trasparente con Barcellona. È vero che Madrid vuole ospitare una gara in futuro, ma finora non è stata presa alcuna decisione. Questo è un altro grande segno dello stato di salute della F1, non verranno discusse ragioni politiche, ma solo questioni commerciali, tecniche e sportive nei prossimi mesi. E per il bene della F1, prenderemo la decisione giusta. Ne sono sicuro”.

“Ma dobbiamo ricordare che abbiamo ancora anni di contratto con Barcellona e siamo davvero molto contenti del modo in cui Barcellona sta gestendo il futuro, perché ovviamente [l'interesse del Madrid] li ha aiutati a reagire, a spingere per il miglioramento che è necessario a tutti i livelli, ovunque".

Il rettilineo dei box di Barcellona: attualmente il contratto del circuito catalano si estende fino al 2026

Il rettilineo dei box di Barcellona: attualmente il contratto del circuito catalano si estende fino al 2026

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Se in passato la Spagna era riuscita a ospitare due appuntamenti nella medesima stagione, ora questa opzione non sembra più essere fattibile, sia per ragioni economiche, sia perché la Formula 1 sta espandendo i propri orizzonti verso altri mercati. “All'epoca la visione non era così ampia. Il nostro calendario era ancora incentrato sull'Europa. Oggi abbiamo un calendario mondiale con un numero maggiore di gare".

"Credo che in Europa, anche in futuro, mi aspetto di vedere gare in cui si possa applicare il principio della rotazione. Ma non due nello stesso anno", ha spiegato il CEO, il quale ha poi aggiunto che le discussioni con gli organizzatori di alcuni Gran Premi sono già iniziate per capire dove si potrebbe applicare questa rotazione, per quanto al momento nulla sia stato ancora finalizzato.

Per il prossimo futuro, tuttavia, l’Italia continuerà ad avere l’opportunità di ospitare due tappe sul proprio territorio grazie ai contratti in essere con Imola e Monza, con quest’ultima al lavoro per ammodernare le proprie strutture e soddisfare i requisiti richiesti dai vertici della serie. Purtroppo, quest’anno l’appuntamento a Imola è stato cancellato per ragioni di forza maggiore, ma Domenicali ha confermato che nelle prossime settimane inizieranno le discussioni per estendere il contratto di un anno oltre l’attuale scadenza.

Nelle prossime settimane inizieranno i colloqui per estendere il contratto di Imola di un anno rispetto all'attuale scadenza

Nelle prossime settimane inizieranno i colloqui per estendere il contratto di Imola di un anno rispetto all'attuale scadenza

Photo by: Carl Bingham / Aston Martin

Monza fa parte di quegli appuntamenti definiti “storici” insieme ad altre tappe leggendarie come Suzuka, Spa o Silverstone. Appuntamenti che, per vari motivi, nel corso degli anni hanno visto mettere in dubbio la loro presenza sul calendario: recentemente, non è un mistero che il futuro del Gran Premio del Belgio sia a rischio, tanto che è riuscito a entrare sul calendario 2023 solo in seguito al fallimento del piano per riportare la F1 in Sudafrica.

Nonostante i vertici della categoria stiano sondando la possibilità di aggiungere nuove mete al calendario, Domenicali ha voluto sottolineare che è intenzionato a mantenere gli appuntamenti storici: “Sicuramente è molto importante che le gare storiche abbiano una loro personalità. E mi fa ridere chi dice che la F1 non rispetta le gare storiche. È assolutamente il contrario.

"Quello che ho sempre detto è che la parola storico significa molto, ha una sua responsabilità, ma storico non può essere visto come un luogo vecchio e fuori moda. Questo non è storico, è vecchio. Credo che quello che vogliamo sia utilizzare questo momento incredibile in cui la F1 sta crescendo per assicurarci che tutti facciano la cosa giusta ".

Il cartello

Il cartello "Benvenuti al Circuito di Spa-Francorchamps

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

“Si tratta di capire che il mondo si sta evolvendo. Quando si sente dire, e forse si può rimanere scioccati, che una certa nuova generazione di ragazzi o di persone che sono ora innamorate della F1 non hanno la minima idea di chi fossero i piloti di cinque anni fa, non di 55 anni fa, e non hanno idea di un certo elemento tecnico di ciò che stiamo facendo, sarebbe sbagliato non riconoscerlo. Non dico che abbiano ragione. Sto dicendo che dobbiamo capire qual è il giusto equilibrio che dobbiamo seguire per prendere le decisioni giuste per il futuro”.

"Quindi le gare storiche faranno sempre parte del calendario, ma è necessario che alcune di esse riconoscano il cambiamento di passo che devono fare, ad esempio, per lavorare sulle infrastrutture. Questo non significa cambiare il layout delle gare. Ma i tifosi arrivano sempre più numerosi con esigenze diverse e se non si dà loro ciò che meritano, non è più storico, è un luogo fuori contesto dove non dovremmo andare".

 

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