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Mateschitz: "Prolunghiamo l'attesa per 2-3 settimane"

Il grande boss della Red Bull sposta la deadline per la ricerca di una power unit per il 2016

Dietrich Mateschitz, CEO e fondatore di Red Bull alla Parata delle Leggende

XPB Images

Red Bull RB11, il nolder sulle pance
Dietrich Mateschitz, CEO e fondatore di Red Bull con Dr Helmut Marko, Consulente Red Bull Motorsport
Daniil Kvyat, Red Bull Racing
Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB11
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB11

Dietrich Mateschitz aveva fissato con la fine di ottobre la deadline entro la quale la Red Bull avrebbe dovuto decidere se proseguire la sua avventura in Formula 1 o salutare il Circus. Nelle ultime settimane ci sono state tante discussioni, ma per il momento a Milton Keynes non hanno trovato una power unit per la prossima stagione, il grande boss però non vuole ancora gettare la spugna ed ha deciso di allungare il periodo d'attesa.

"Abbiamo scelto di prolungare l'attesa per altre due o tre settimane" ha spiegato Mateschitz a Speed Week. L'austriaco poi ha proseguito pungolando i top team e ribadendo il motivo per cui sono restii a dare i loro propulsori alla Red Bull: "I factory team ci temono perché sanno che possiamo essere più veloci di loro. Questo lo vedono tutti".

Questa comunque sembra essere l'ultima dilatazione dei tempi, poi la soluzione sarà una ed una sola se non ci saranno novità: "Senza un motore ce ne dovremo andare: la Formula 1 non è una gara di soapbox". Tra le altre cose, Mateschitz non sembra troppo incline alle voci di riavvicinamento con la Renault, magari con un propulsore rebrandizzato: "Abbiamo cancellato il contratto con loro" ha detto piuttosto chiaramente.

Peccato che anche l'alternativa Honda stia incontrando l'ostacolo di un Ron Dennis che non vuole cedere ed impone un veto alla seconda fornitura della Casa giapponese oltre a quella della McLaren. La conferma è arrivata dal team principal Christian Horner: "La Honda sarebbe molto interessata, ma purtroppo ci sono delle questioni contrattuali tra loro e la McLaren. Non c'è niente da fare con loro".

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