F1 | Da Singapore a Singapore: 12 mesi dopo la delusione, Lawson ha la grande occasione
12 mesi fa, a Singapore, Helmut Marko disse a Liam Lawson che non avrebbe corso da titolare nel 2024. Quest'anno, sempre a Singapore, ecco la seconda, grande opportunità.
Gran Premio di Singapore 2023. Poco dopo aver disputato un’ottima qualifica che lo ha visto entrare in Q3, Liam Lawson viene informato da Helmut Marko che per lui non ci sarà un posto da titolare nel mondiale 2024. “Non dimenticherò mai quella sensazione, avevo appena concluso la mia miglior qualifica in Formula 1 quando mi è stato della che la stagione successiva non avrei guidato”. Esattamente dodici mesi dopo, proprio alla vigilia del weekend sul circuito di Marina Bay, Lawson ha ricevuto la conferma che sarebbe tornato in pista.
Eppure, anche in questo caso, per Lawson le sensazioni sono state contrastanti. Da una parte la grande gioia nel sapere che sarebbe tornato ad indossare casco e tuta, dall’altra l’imbarazzo nei confronti di Daniel Ricciardo, ovvero colui che gli avrebbe ceduto la monoposto. “Non è stato sicuramente un weekend piacevole per me, sapevo cosa sarebbe successo. Daniel è sempre stato molto buono con me, mi ha aiutato tanto lo scorso anno quando sono stato chiamato senza preavviso a salire in macchina. Ed anche nel corso di questa non mi sono mai sentito in competizione con lui, quindi non è stata una bella sensazione. Ma ovviamente per me questa rappresenta l’opportunità per tornare in Formula 1, e sono ovviamente grato per questa chance. Poi è stato lo stesso Daniel a dirmi che devo sfruttarla nel migliore dei modi”.
In una lunga chiacchierata con la radio neozelandese ‘NewsTalk ZB’, Lawson ha spiegato quando ha appreso che sarebbe sceso in pista negli ultimi sei appuntamenti della stagione 2024. “Ero al corrente della cosa da due settimane, ma ovviamente fino a quando non c’è stato l’annuncio della squadra non ho potuto parlarne con nessuno. C’è una clausola nel mio contratto che doveva essere in qualche modo rispettata, ed un paio di settimane fa mi hanno detto ciò che sarebbe successo”.
La decisione presa dalla Red Bull è collocabile in concomitanza del weekend di Baku, e qui sorgono due interrogativi. L’ottimo fine settimana di Sergio Perez in Azerbaijan potrebbe essere stato determinante per la scelta di rinunciare a Ricciardo, ed in ogni caso la Red Bull ha deciso che Daniel sarebbe stato escluso dalla Racing Bull già prima del weekend di Singapore. Resta un mistero sul perché Helmut Marko e Christian Horner non abbiamo reso pubblica la notizia prima dell’arrivo a Marina Bay, Daniel avrebbe ricevuto il giusto tributo da parte di tutto il paddock, evitandogli almeno l’ultima serie di domande sul suo futuro.
Daniel Ricciardo, Visa Cash App RB F1 Team, nel paddock
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Resta anche il dubbio sul momento in cui è stata comunicata a Ricciardo la notizia dell’esclusione. Solo domenica, dopo la gara, Daniel ha fatto passare il messaggio che ormai la sua avventura in Formula 1 era conclusa, ma ad inizio weekend si era visto e sentito un Daniel ben diverso. Non è da escludere che l’australiano sia stato informato durante il fine settimana, o che sia stato lo stesso Daniel ad annusare l’aria capendo di essere ai titoli di coda. “Onestamente, ho un enorme rispetto per come Daniel ha gestito il weekend – ha sottolineato Lawson – perché non riesco davvero a immaginare cosa si prova in una posizione del genere. Lo scorso anno anche io ero stato un po' in difficoltà, ma lo status pubblico di Daniel è ovviamente molto più grande del mio, è decisamente più famoso. Ha ricevuto un sacco di domande sul suo futuro e ha dovuto rispondere a tutti, ma ha fatto un ottimo lavoro”.
Lawson ha infine confermato di non essere ancora al corrente dei piani per la stagione 2025. “Credo che la situazione diventerà chiara mentre ci avvicineremo al finale di campionato, da parte mia so che avrò a disposizione sei weekend di gara e dovrò dimostrare di valere la conferma. Anche lo scorso anno mi sono trovato in una situazione simile, ho avuto a disposizione cinque weekend e mi sono messo nella posizione che mi ha permesso di ottenere l’opportunità che mi è stata data adesso. Sarà impegnativo, mi confronterò con avversari che hanno ormai le loro monoposto cucite addosso su piste che non conosco bene. E per di più inizierò nel weekend sprint ad Austin con solo sessanta minuti di prove a disposizione prima di andare in qualifica. Ma rispetto a dodici mesi fa mi sento più pronto, sono sollevato e d’altronde per tanti mesi ho solo sperato nella chance che ora mi è stata concessa”.
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