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CVC in vendita, ma non al Qatar. Chi c'è di nascosto?

Ecclestone, MacKenzie e Mateschitz pronti a creare un consorzio se non verrà fuori il vero compratore...

Un conto sono le parole e altro sono i fatti. Donald Mackenzie, presidente della CVC Capital Partners, il fondo d’investimento che controlla i diritti commerciali della Formula 1, nel paddock di Silverstone ha dichiarato che non ha alcuna intenzione di vendere la quota del 35,5% del totale della torta.
“Non siamo intenzionati a vendere la nostra quota – ha dichiarato Mackenzie alla Reuter -, vogliamo continuare a possederla. Abbiamo investito in fondi a 12 anni che devono rientrare, l’abbiamo già fatto in passato, per cui non siamo affatto sotto pressione”.

Sui giornali inglesi, invece, erano emersi nei giorni scorsi diversi articoli che avevano portato allo scoperto una cordata composta da azionisti del Qatar che si sarebbero legati a Stephan Ross il proprietario dei Miami Dolphins, attraverso la RSE Ventures per rilevare a una cifra stimata in 8 miliardi di dollari i diritti commerciali dei Gp.

In realtà la sensazione è che il clamore mediatico dato alla trattativa sia servito più ai venditori a lanciare un messaggio a chi è effettivamente interessato alla Formula 1 e per il momento è rimasto al coperto, facendogli capire che non è il momento di perdere tempo, perché ci sono altri molto interessati a portare avanti il gioco.

Tanto che non è più un segreto per nessuno la volontà di Bernie Ecclestone, il plenipotenziario del Circus, di riprendere il controllo del gioco che lui stesso ha creato. Alla sua cordata si legherebbe Dietrich Mateschitz, patron della Red Bull, che vorrebbe trasformare la bibita energetica nello sponsor globale della Formula 1, uscendo magari dal ruolo del Costruttore presente con addirittura due squadre (Red Bull Racing e Toro Rosso).

L'austriaco vorrebbe cedere il team di Milton Keynes all'Audi, ma la Casa dei quattro anelli non è disposta a entrare nel Circus senza la certezza della stabilità regolamentare, specie sul fronte dei motori. E si capisce, quindi, perché tanto Bernie che Dietrich tuonino ogni volta che possono contro le attuali power unit: un cambiamento regolamentare dei propulsori, infatti, rimetterebbe tutti i Costruttori sulla stessa linea di partenza, evitando ai tedesch le "umiliazioni" a cui sono sottoposte Renault e Honda.

Proprio Mister E ha affermato che Mackenzie potrebbe restare a titolo personale anche se la CVC volesse mettere sul mercato le sue azioni: “Donald non vuole cedere. Ama la Formula 1 come i suoi business. Potrebbe anche vendere le azioni CVC magari a un consorzio nel quale lui ed io potremmo essere coinvolti. Vedremo…”.

In realtà gli investitori che hanno creduto nella CVC vogliono ora differenziare i loro affari, per cui è auspicabile un’uscita del fondo dalla gestione del Circus. Prepariamoci, quindi, a importanti cambiamenti negli assetti della Formula 1…

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