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Con Red Bull-Ferrari salterebbe lo sponsor Infiniti

Ghosn spinge per portarlo alla Renault (Lotus). E anche la Total abbandonerebbe il team di Milton Keynes

Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB11

Foto di: Red Bull Content Pool

Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB11
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB11
Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB11
Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB11
Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB11
Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB11

La Red Bull Racing sta facendo i conti: quanto gli costerà rompere il contratto con la Renault? Finché l'alternativa al motore Energy era il Mercedes c'era la speranza di mantenere il marchio Infiniti come sponsor, ma con la svolta di sabato sera la questione potrebbe prendere un'altra piega.

La Casa di Stoccarda ha uno scambio di tecnologia con il marchio del lusso di Nissan, visto che gli fornisce i motori, ma se il team di Milton Keynes dovesse accordarsi con la Ferrari per la fornitura del V6 Turbo, allora ogni possibile prosecuzione di collaborazione andrebbe a monte, perché Carlos Ghosn, presidente del Gruppo Renault spingerebbe per tenere tutte le risorse in casa per girarle alla Lotus che sarebbe destinata a diventare la squadra ufficiale di Viry Chatillon.

E allora anche la Total sarebbe pronta a lasciare i "bibitari" per restare fedele alla Renault, senza dimenticare che lo strappo con la Casa della Losanga potrebbe costare una penale di 40 milioni di euro alla Red Bull Racing. Insomma, in ballo ci sono oltre 100 milioni di euro. Una cifra che pesa anche su una squadra ricca come quella di Dietrich Mateschitz.

L'abile rimpallo di Toto Wolff con il quale ha saputo convincere Dieter Zetsche, CEO della Daimler, sull'inopportunità di fornire i motori realizzati a Brixworth "...perché gli svantaggi sono nettamente superiori ai vantaggi", nonostante la forte spinta del marketing della Stella a tre punte perché l'operazione andasse in porto, sta creando non pochi problemi alla Red Bull Racing.

Christian Horner e Helmut Marko hanno incontrato a Monza il presidente Ferrari, Sergio Marchionne. I due dirigenti di Milton Keynes hanno fretta di chiudere un accordo per deliberare con quale power unit dovrà correre la RB12, ma la sensazione è che la trattativa possa essere tirata per le lunghe, mettendo seriamente in difficoltà il gruppo di lavoro diretto da Adrian Newey, perché la squadra quattro volte campione del mondo fa paura a tutti se dovesse disporre di un'unità competitiva...

 

 

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