F1 Commission: ecco i sette punti in discussione oggi
Questo pomeriggio la F1 Commission definirà i regolamenti del 2017 che dovranno essere approvati dal Consiglio Mondiale FIA entro il 30 aprile. Vi anticipiamo quali sono i temi che saranno sul tavolo delle trattative.
Foto di: Giorgio Piola
Siamo arrivati al dunque: questo pomeriggio a Biggin Hill, fuori Londra, i vertici della Formula 1 che compongono la F1 Commission si riuniranno per discutere le regole 2017 che dovranno essere approvate dal Consiglio Mondiale della FIA entro e non oltre il 30 aprile.
A dirigere i lavori ci saranno Bernie Ecclestone, capo della FOM, e Jean Todt, presidente della FIA: sarà interessante vedere se i team principal troveranno un accordo per firmare una serie di cambiamenti per il prossimo anno volti a migliorare lo spettacolo.
Il meeting è molto importante perché tocca i principali aspetti delle monoposto: oltre alle nuove regole aerodinamiche e all’adozione di gomme più larghe che dovrebbero favorire l’abbassamento dei tempi di circa secondi al giro, ci sono altri elementi significativi di discussione sia nello Strategy Group che nella F1 Commission.
Ecco quelli che sono i punti chiave dell’ordine del giorni che Motorsport.com ha saputo in anteprima:
- Power unit: progetto di accordo globale 2017 e 2018
- Limiti alle specifiche del carburante
- Definizione delle misure delle monoposto 2017
- Aumento del consumo di carburante nel 2017
- Test delle gomme larghe
- Limitare il numero dei controlli sulle monoposto
- Protezione della testa del pilota
Le proposte che verranno portate alla votazione dovranno ottenere la maggioranza per essere approvate e inviate al Consiglio Mondiale FIA per l’approvazione.
Differenza di opinioni
In realtà ci sono visioni molto diverse sul futuro che la F.1 dovrà prendere dal prossimo anno. La Mercedes non ha mai fatto mistero di non ritenere necessaria la rivoluzione normativa che si vuole varare, mentre la Red Bull Racing è la paladina delle nuove regole. Fra gli aspetti critici in discussione c’è il prezzo delle power unit che potrebbe scendere a 12 milioni di euro a fornitura se i Costruttori accettassero di utilizzare solo tre unità per stagione.
E’ vero che bisognerebbe aumentare la vita degli attuali motori da quattro a sette GP, raddoppiandone, quindi, la durata: un lavoro arduo finalizzato alla ricerca dell’affidabilità se dovesse essere affiancato alla ricerca spasmodica dell’aumento delle prestazioni.
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