F1 | Mercedes combatte il porpoising con un nuovo CFD
Andrew Shovlin, capo degli ingegneri di pista della Mercedes, ha spiegato come il team abbia investito su nuovi strumenti di progettazione, tra cui un aggiornamento del sistema CFD, nel tentativo di evitare il saltellamento che ha condizionato la freccia d'argento nel 2022.
La vettura 2022 della Mercedes passerà alla storia come la F1 meno competitiva della Stella da quando il team ha iniziato a lottare con continuità per la conquista del titolo dal 2014, quando vennero introdotti i V6 ibridi. In una stagione caratterizzata da un'importante rivoluzione tecnica con il ritorno delle vetture a effetto suolo, la Mercedes si è dovuta scontrare con i problemi nella gestione del porpoising, aspetto che ha rallentato la comprensione della monoposto nella prima parte del mondiale.
Dopo aver scoperto la gravità del porpoising durante i test pre-stagionali 2022, la squadra tedesca si è resa conto di dover aggiornare i propri strumenti di progettazione, in modo da poter avere una visione più chiara sulle cause del fenomeno oscillatorio e poter realizzare aggiornamenti risolvessero i problemi aerodinamici correlati.
Secondo quanto raccolto da Motorsport.com, gli sforzi della Mercedes si sono concentrati nell'aggiornare e rendere più efficienti i sistemi CFD, al fine di riuscire a craere modelli che meglio descrivessero il problema del porpoising, date le difficoltà nel ricrearlo in galleria del vento. Un processo che, secondo il direttore tecnico del team Mike Elliott, si è rivelato "computazionalmente molto costoso" durante la fase iniziale dello studio della W13.
"Il problema non era tanto la nostra galleria del vento, ma un meccanismo che non avevamo colto in nessuno dei nostro modelli o del nostro lavoro: il fenomeno del porpoising", ha spiegato Shovlin.
George Russell, Mercedes W13, Lewis Hamilton, Mercedes W13
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
"Quindi, c'erano due cose da fare. La prima era che bisognava ingegnerizzare il fenomeno fuori dall'auto. Il che, all'epoca [durante le gare di apertura della stagione 2022], è stato piuttosto doloroso. Abbiamo delle risorse limitate per il reparto aerodinamico che sono in un tetto di costi, ma che dovevano essere utilizzate per capire il problema".
"Si è trattato di un lavoro fondamentale e relativamente basilare, in modo da cercare di capire cosa stesse succedendo. E poi, successivamente, abbiamo capito: come sviluppare gli strumenti necessari per tornare al punto in cui eravamo? Potevamo impegnarci a realizzare una serie di pezzi, portarli sulla vettura e avere la certezza che funzionassero".
La necessità di dover aggiornare i propri strumenti ha probabilmente rallentato lo sviluppo della monoposto nella prima parte della stagione, ma una miglior comprensione del porpoising ha permesso di ottenere benefici sulla lunga distanza. Gli interventi al CFD hanno consentito di avere un quadro più chiaro della situazione e capire quale fosse la direzione da seguire per introdurre aggiornamenti che aiutassero a contrastare il porpoising.
"Il modo in cui lavoriamo, il modo in cui valutiamo gli sviluppi della vettura è ciò su cui abbiamo investito", ha dichiarato Shovlin a Motorsport.com al termine della stagione 2022.
"E questo investimento ha fatto sì che la vettura con cui abbiamo corso in pista non sia stata forse così veloce come lo sarebbe stata se fossimo andati con lo sviluppo [senza intervenire sul modo in cui lavorano]. Ma si trattava di cercare di decifrare il codice di ciò che stava accadendo con queste auto dal punto di vista aerodinamico".
"E, una volta capito questo, dal punto di vista dello sviluppo è un po' come se le luci si fossero improvvisamente riaccese e potessimo vedere dove stavamo andando, sapere cosa volevamo per migliorare le prestazioni future".
Gli sforzi della Mercedes hanno portato il team a produrre pacchetti sostanziosi durante il campionato, tra cui un nuovo fondo e un'ala anteriore ridisegnata, introdotti rispettivamente al Gran Premio di Spagna e in quello degli Stati Uniti.
Il nuovo fondo portato a Barcellona aveva aiutato a ridurre il porpoising, rivelando tuttavia un ulteriore problema di rigidità della vettura che ha poi dovuto essere affrontato in modo complementare. Tuttavia, ancor più efficace è stato il pacchetto di Austin, grazie a cui la W13 è stata in grado di accorciare nuovamente il gap dagli avversari, tanto da ottenere una inaspettata vittoria grazie a George Russell nel Gran Premio del Brasile.
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