F1 | Clear: "Le novità? Il comportamento della SF-23 è migliore"
Tra gli obiettivi del nuovo pacchetto portato a Barcellona dalla Ferrari c'era quello di migliorare quel comportamento imprevedibile mostrato dalla SF-23 nella prima parte del campionato. Jock Clear è certo che, da questo punto di vista, gli aggiornamenti spagnoli hanno aiutato a fare il primo passo nella direzione giusta, ma la strada da percorrere è ancora molto lunga.
A Barcellona Ferrari ha introdotto il suo primo sostanzioso pacchetto di aggiornamenti della stagione, il quale rappresenta anche una sorta di nuovo inizio, una differente linea di sviluppo intrapresa circa due mesi fa come rivelato dallo stesso team italiano.
Il Cavallino non ha cambiato totalmente filosofia, mantenendo alcuni aspetti centrali sia dei progetti della F1-75 che della monoposto 2023, la SF-23, ma accanto alle proprie idee sono state affiancati alcuni elementi che richiamano i concept delle squadre rivali. Per la Rossa si tratta comunque di un cambio di strada importante, giunto in seguito a profonde riflessioni che hanno preso il via già durante i test pre-stagionali, ma che si sono concretizzate solamente due mesi fa, come spiegato da Jock Clear durante il fine settimana spagnolo.
Un pacchetto con cui il team non spera di risolvere tutti i problemi dell’attuale progetto come se avesse una bacchetta magica, tanto che il guadagno preventivato corrisponde in un range di circa due/tre decimi in base alla pista: "Questo [pacchetto] non ha fatto una differenza di mezzo secondo o sette decimi. Si tratta di due o tre decimi al massimo”.
Carlos Sainz, Ferrari SF-23
Photo by: Pirelli
Clear ha tentato di mettere in evidenza gli aspetti positivi nella scelta di far debuttare il nuovo pacchetto in Spagna su un tracciato che generalmente mette a nudo i punti deboli e quelli di forza di una vettura. Tuttavia, con la rimozione dell’ultima chicane il numero di curve veloci è aumentato, mettendo in evidenza le difficoltà della SF-23 nei tratti più rapidi, tema già evidenziato in altri appuntamenti. Limiti emersi già in qualifica rispetto ad altre squadre, ma in quel caso la gomma nuova era riuscita in parte a compensare garantendo un bel secondo posto finale con Carlos Sainz.
"Ma la cosa positiva è che si tratta di due decimi a Barcellona, e Barcellona è un circuito che mette davvero a nudo le debolezze di una vettura. Non si può venire a Barcellona e nascondersi. Questo è il vero aspetto positivo, siamo venuti qui e abbiamo fatto funzionare l'aggiornamento in uno dei circuiti probabilmente più impegnativi".
Un elemento centrale che ha tenuto banco tra i muri della sede di Maranello gira senza ombra di dubbio intorno al comportamento imprevedibile della SF-23, di cui i piloti si sono lamentati in parecchie occasioni sottolineando come una minima differenza in termini di temperatura della pista o di direzione del vento potesse influire in maniera considerevole sulle sensazioni al volante.
Ferrari SF-23, dettaglio del fondo
“Assolutamente sì. È stato il nostro tallone d'Achille. È una modifica un po' più completa rispetto al passato, in cui abbiamo cercato di rendere la vettura un po' più semplice [per i piloti]. Si tratta di un aggiornamento che ha portato in termini aerodinamici più aria verso il retrotreno della vettura. Ma così facendo, ha anche reso la vettura un po' meno sensibile al vento e aspetti simili".
Anche se le difficoltà in gara hanno dimostrato che la Ferrari ha ancora molta strada da fare per bilanciare la grande competitività in qualifica con le difficoltà che tendenzialmente affliggono le domeniche del Cavallino, la squadra italiana è certa che la direzione intrapresa sia quella giusta. La speranza è che ora, passo dopo passo, la vettura possa iniziare ad esprimere quel potenziale di cui il Team Principal Fred Vasseur ha parlato in più occasioni. Un tema importante, perché con il budget cap non c’è più la possibilità di girare con degli elementi “test”: l’efficienza in termini di costi e dal punto di vista decisionale è diventata ancora più importante.
"Con il limite di budget che c'è, non ci si può permettere di fare un elemento di test e dire 'beh, proviamo questo, non capiamo perché'. Abbiamo capito perché questo pacchetto funziona e pensiamo che questo ci aperto una nuova strada che ora intraprenderemo".
Jock Clear, Senior Performance Engineer, Scuderia Ferrari
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
"Dove si andrà a finire non lo sappiamo. Possiamo vedere le prossime due curve, ma non possiamo vedere molto più in là, non abbiamo davanti tutto il percorso. Ma di certo contiamo sul fatto che il processo fondamentale di sviluppo aerodinamico deve essere coerente”, ha aggiunto Clear lasciando intendere che chiaramente non è stato ancora impostato uno sviluppo sulla lunga distanza con questo pacchetto.
“Quindi, il fatto che abbiamo portato questo suggerimento suggerisce a tutti i membri della squadra: "Ok, i tecnici dell'aerodinamica sono soddisfatti di questo modo coerente di procedere, che porterà da qualche parte e che dovremo esplorare ulteriormente". E lo vedremo più avanti nel corso dell'anno".
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