Clamoroso McLaren: il Technology Center è in vendita
La squadra di Woking continua la propria ristrutturazione: il McLaren Technology Center è stato messo in vendita. La spettacolare sede progettata da Norman Foster è stata affidata alla Colliers che ha il compito di collocarla sul mercato a un prezzo valutato intorno ai 200 milioni di sterline. La condizione è la cessione della proprietà con annesso un contratto di leasing che permetterà al team di restare nella sede tradizionale.
La statua di Bruce McLaren
McLaren
Il 12 marzo 2004, dopo ben cinque anni di lavoro, fu inaugurato il McLaren Technology Center a Woking. Una sede spettacolare, progettata dall’archistar Norman Foster, che rese realtà il sogno di Ron Dennis. Nel tempo, con l’aumento dei volumi di vendita delle vetture stradali, è stata poi raddoppiata la superfice dell’adiacente McLaren Production Center.
Quello che da quindici anni è il fiore all’occhiello della squadra inglese, un biglietto da visita unico nel panorama del motorsport, è ufficialmente in vendita.
La notizia arriva dall’Inghilterra, con allegati molti dettagli, ad iniziare dal prezzo (200 milioni di sterline) e all’azienda che si occuperà della vendita, la Colliers, uno dei maggiori brand immobiliari al mondo.
La condizione è la cessione della proprietà con annesso un contratto di leasing che permetterà alla McLaren di restare nella sede tradizionale.
Resta però un segnale allarmante, e non potrebbe essere altrimenti quando un’azienda cede la proprietà dei suoi beni.
La McLaren ha già raccolto centinaia di milioni di sterline dagli attuali azionisti, oltre ad aver ottenuto un prestito di 150 milioni di sterline dalla Banca nazionale del Bahrain. Ma il rifinanziamento prosegue, fino ad intaccare la proprietà della sede di Woking.
Secondo SkyUk la McLaren starebbe anche pianificando la cessione di una quota di minoranza del reparto corse (principalmente il team di Formula 1).
All'inizio di quest'anno il McLaren Group ha operato un drastico taglio del personale (ben 1.200 persone su un totale di circa 4.000 dipendenti), un provvedimento che non ha risparmiato anche il team di Formula 1, che ha dovuto rinunciare a sessanta persone.
Il programma Formula 1 sembra comunque essere uno degli ‘asset’ migliori all’interno del gruppo, considerando i risultati che la squadra sta ottenendo nel Mondiale 2020 e la prospettiva del budget-cap che ridurrà gli investimenti.
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