Horner: "Le difficoltà del 2015 hanno unito il team"
Il team principal della Red Bull aggiunge: "Siamo stati i migliori nelle strategie e in corsia box"
Christian Horner, Red Bull Racing
Red Bull Content Pool
Mancano poche ore al termine del 2015 e per il team Red Bull significherà un nuovo inizio dopo la stagione ben al di sotto delle iniziali aspettative. Il 2016 dovrà essere l'anno del riscatto. Forse non saranno i 12 mesi che riproporranno le RB12 in vetta in maniera costante, ma dovranno rappresentare il punto di partenza per un'ascesa che dovrà essere rapida, in modo tale da non demotivare ulteriormente Dietrich Mateschitz e convincerlo ad abbandonare la Formula 1.
Christian Horner, team principal della scuderia di Milton Keynes, crede che le avversità pasate negli ultimi mesi non solo siano alle spalle, ma abbiano addirittura rafforzato il team quattro volte campione del mondo.
"Ad essere onesti questo è stato un anno difficile per noi, ma le avversità, a volte, avvicinano le persone e in questo caso il team. Sento che la squadra è ora più vicina e unita che mai. Quindi, dal punto di vista del team, penso che il 2015 sia stato un buon anno per noi".
"Siamo stati molto forti per quanto riguarda le strategie in gara, e siamo stati il miglior team all'interno della corsia box", ha proseguito Horner ai microfoni di Motorsport.com. "Abbiamo sviluppato bene il nostro telaio e nei tre Gran Premi in cui sapevamo che avremmo avuto possibilità di fare bene abbiamo colto due secondi posti. Noi possiamo controllare tutto ciò che dipende direttamente da noi, non quello che non dipende da noi".
Horner ha poi concluso il suo intervento parlando della disillusione di Dietrich Mateschitz, ovvero il patron del team, il quale sembra aver vacillato in più di un'occasione negli ultimi mesi pensando all'eventuale ritiro del team dalla Formula 1 dopo essere rimasto quasi senza propulsore per il 2016.
"Dietrich è diventato piuttosto disilluso nei confronti della Formula 1 ed è comprensibile, soprattutto dopo quanto accaduto negli ultimi mesi, riguardo le direzioni prese. E' abbastanza sconvolto e irritato con il Circus, ma è altrettanto vero che rimane un grande fan di questo sport. A un certo punto ha pensato anche al ritiro del team, perché sembrava che volessero Red Bull fuori dalla F.1. Lui però è un combattente e vuole che il team torni a combattere per il vertice della griglia".
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