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Chester: "Non saremo subito al livello della Red Bull"

Il dt Renault ammette che la R.S.16 sarà un adattamento della E23 al nuovo motore, ma arriverà un telaio nuovo

Nick Chester, Direttore tecnico Renault F1 Team

Nick Chester, Direttore tecnico Renault F1 Team

XPB Images

(L to R): Kevin Magnussen, Renault F1 Team with Jolyon Palmer, Renault F1 Team
(L to R): Kevin Magnussen, Renault F1 Team with Jolyon Palmer, Renault F1 Team
(L to R): Kevin Magnussen, Renault F1 Team with Jolyon Palmer, Renault F1 Team
(L to R): Kevin Magnussen, Renault F1 Team, Esteban Ocon, Renault Sport F1 Team test driver, Carlos
(L to R): Kevin Magnussen, Renault F1 Team with Esteban Ocon, Renault F1 Team and Jolyon Palmer, Ren
Carmen Jorda, Renault F1 Team development driver
Jolyon Palmer, Renault F1 Team
Esteban Ocon, Renault F1 Team
Renault R.S. 16, il doppio scarico
(Da sx a dx): Kevin Magnussen, Renault F1 Team, Jolyon Palmer, Renault F1 Team e Esteban Ocon, Renau
(L to R): Esteban Ocon, Renault Sport F1 Team test driver and Jolyon Palmer, Renault F1 Team
Carlos Ghosn, Chairman of Renault
(L to R): Esteban Ocon, Renault Sport F1 Team test driver, Jolyon Palmer, Renault F1 Team, Carlos Gh
Louis Deletraz,  Renault Sport Academy driver
Oliver Rowland, Renault Sport Academy driver
(Da sx a dx): Kevin Magnussen, Renault F1 Team; Esteban Ocon, Renault F1 Team Test Driver; Carlos Gh

Nell'intricato organigramma del nuovo corso della Renault F1, un ruolo è chiaro. La direzione tecnica è nelle mani di Nick Chester, che si avvia ad iniziare la sua ventitreesima stagione in Formula 1 dopo essere entrato nel Circus nel 1994 con la Simtek. Chester è stata una delle poche figure a rimanere federe alla squadra di Enstone, dove è approdato nel 2000. Dopo i tanti dubbi sul futuro del team Lotus che avevano turbato non poco il clima nella squadra durante tutto il 2015, ora Chester può lavorare con serenità.

Anche se quello che lo attende è un periodo molto impegnativo. Nella presentazione di Parigi di due giorni fa abbiamo visto poco di quella che sarà la monoposto Renault che vedremo in pista nel Mondiale 2016.
"È una vettura che propone la livrea che vedremo in pista da Melbourne – ha chiarito Chester - ma non è ancora la monoposto che muoverà i primi passi a Barcellona, nelle prime prove collettive".

Come sta procedendo la corsa contro il tempo nella sede di Enstone?
"Non sta andando male. Anzi: considerando il notevole ritardo con cui è stato ufficializzato il cambio della power unit, direi che abbiamo operato al meglio. Sono stati rivisti davvero tanti aspetti, perché il cambio del motore ha implicato modifiche anche all’aerodinamica ed al pacchetto di raffreddamento. Siamo riusciti a completare la macchina, a passare i crash test, ma ci sono ancora un sacco di componenti che devono arrivare: circa 3.000! Quindi man mano che li avremo a disposizione saranno montati sulla vettura".

Avete dovuto fare delle scelte di compromesso legate al cambio di power unit?
"Qualcuna si. Abbiamo dovuto modificare il design del telaio in tempi brevissimi, quindi non siamo riusciti a effettuare tutte le procedure che solitamente portano alla definizione finale di una scocca. (Questo è il motivo che alimenta le voci del debutto dello chassis definitivo 2016 solo nel Gran Premio di Spagna, n.d.a). L’obiettivo è quello di avere subito una vettura con una buona maneggevolezza, che i piloti possano sfruttare al meglio. Poi ci concentreremo sullo sviluppo aerodinamico per cercare di recuperare il ritardo accumulato nel 2015. Speriamo anche di poter trarre qualche vantaggio dal nuovo regolamento sulla scelta delle mescole, visto che siamo sempre stati “gentili” con il consumo delle gomme".

Ghosn ha dato un obiettivo chiaro: la presenza assidua sul podio nel 2018...
"Credo che sia realistico, perché dobbiamo ristrutturare molte aree della squadra. Ora siamo circa 470-500 persone, ma sappiamo che i top-team hanno organici di circa 800 dipendenti. Ci vorrà del tempo per identificare e reclutare il giusto personale che darà forma al nuovo ciclo della squadra. Anche con 500 persone si lavora bene, ma per ridurre i tempi nella gestione della squadra ce ne vogliono di più".

Si è parlato di una Renault che potrebbe puntare subito sulla stagione 2017, spostando sul progetto molte risorse appena sarà definito il regolamento...
"Non è semplice decidere. L’obiettivo è fare un bel passo avanti proprio nel Mondiale 2017, e vorremmo investire su questo fronte il massimo delle risorse. Ma se il regolamento definito non sarà quello che ci aspettiamo, allora il rischio è che la decisione possa slittare in avanti. Se tutto sarà chiaro entro il 1 marzo, decideremo quante energie dedicare da subito alla vettura che vedremo tra circa un anno. C’è anche una stagione 2016 da gestire, non sono scelte facili".

C’è fiducia sul lavoro che sta portando avanti lo Strategy Group?
"Non è semplice, ma credo che possano arrivare delle buone soluzioni. È però indispensabile che sia le squadre che la FIA condividano le scelte, che spingano nella stessa direzione, in questo caso possono essere definite regole chiare. Sono state varate delle prime proposte alla vigilia di Natale, per avere un’idea del lavoro da fare per rendere le monoposto più accattivanti nelle forme, e abbiamo verificato che non ci sarebbe un grande incremento del carico aerodinamico. La carreggiata risulterebbe più larga, e si creerebbero delle aree interessanti su cui poter lavorare. Ma la direzione generale in cui si vuole andare non è ancora chiara del tutto. Vedremo".

Si parla tanto di 2017 ma c’è un Mondiale 2016 alle porte. Quali sono le vostre aspettative?
"In merito a questa stagione dobbiamo essere realisti. Siamo partiti da poco con un’importante ristrutturazione della squadra, e ci vorrà tempo. Il nostro obiettivo iniziale è quello di essere affidabili e provare a crescere durante la stagione. Ma non abbiamo definito un obiettivo 2016, inteso come una posizione finale. Vogliamo soprattutto mostrare che possiamo migliorare gara dopo gara".

Ferrari e Mercedes cresceranno ancora?
"Credo di si. Sono convinto che queste due squadre incrementeranno il loro vantaggio sulla Williams, mentre non so bene come si collocherà la Red Bull, come pronostico mi aspetto che possa lottare per il ruolo di terza forza. Anche la Force India ambisce ad entrare in questo gruppo dietro le due “big”, ma non è possibile saperlo ora. Credo che una delle poche scommesse non azzardate sia proprio quella relativa ai primi due team di vertice".

Sarà un bene per voi avere il confronto diretto con Red Bull a parità di power unit?
"Ci darà un punto di riferimento importante per valutare l’efficienza del telaio. È un confronto che potrebbe anche risultare scomodo, ma indubbiamente utile per crescere. Sappiamo che Red Bull porta sempre in pista un’ottima monoposto, e per noi sarà un obiettivo da inseguire. Onestamente non ci aspettiamo di essere al loro livello in questa stagione, ma dobbiamo lavorare per raggiungerli nel minor tempo possibile".

Nel disegno l'interpretazione di Camille de Bastiani di Motorsport.com sulla possibile livrea della Renault a Melbourne.

 

di Roberto Chinchero

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