F1 | Caso Albon: Williams tradita dalla fretta di trovare una scia
La Williams ha lasciato la ventola dell'airbox sulla vettura di Alex Albon prima dell'ultimo giro di qualifica del GP dell'Azerbaijan. Il pilota anglo-thailandese è finito sotto investigazione, ma ha mantenuto il decimo posto in griglia, mentre la squadra di Grove è stata multata di 5.000 euro per unsafe release.
Alex Albon ha attribuito la mancata rimozione della ventola dell'airbox da parte della Williams alla una "fretta di trovare una scia" al termine della Q3 del Gran Premio dell'Azerbaijan di Formula 1.
Il pilota anglo-thailandese ha lasciato il garage della Williams con la ventola ancora incastrata nella presa d'aria sopra la testa, cosa che lo ha costretto ad accostare all'uscita dei box nel tentativo di rimuoverla.
La squadra ha quindi chiesto ad Albon di rimuovere la ventola da solo e di buttarla fuori dall'auto, evitando il contatto con i commissari di pista.
Secondo Albon, si è trattato di una svista, in quanto la Williams voleva entrare in pista e beneficiare di una scia lungo il rettilineo principale del cittadino azero. Un traino che secondo lui è più potente di quello di cui si può godere a Monza Monza.
"È stata un po' una corsa per ottenere una scia, un po' come a Monza. In realtà penso che questa pista sia ancora migliore di Monza da questo punto di vista, perché è un'uscita a bassa velocità e non si perde così tanto nella zona sporca", ha riflettuto Albon.
"Il nostro obiettivo era stare vicini, quindi nella fretta di lasciare il box abbiamo lasciato la ventola sulla macchina. E' frustrante, ma meglio che succeda in Q3 piuttosto che in Q1 o in Q2".
"Ovviamente è stato un po' un errore, lo vedremo e lo rivedremo. Ma succede, non voglio criticare la squadra. Mi sento come se, a volte, queste cose possano accadere e dobbiamo solo assicurarci che non si ripetano".
Albon si aspettava di essere convocato dall'ufficio dei commissari sportivi, ma alla fine ha consevato il 10° posto sulla griglia di partenza della gara di domenica, in quanto alla fine è stata comminata una multa di 5.000 euro alla squadra di Grove.
Alex Albon, Williams FW46
Photo by: Dom Romney / Motorsport Images
"L'aspettativa generale, quando si viene mandati in pista in condizioni non sicure, è quella di fermarsi nel primo luogo sicuro. Gettare i pezzi e richiedere l'intervento di un commissario per recuperarli non è normale. Tuttavia, in questo caso, le azioni del team e del team hanno impedito che venisse rovinata la qualifica degli altri piloti con l'esposizione della bandiera gialla se la vettura fosse rimasta ferma in pista. Come è stato discusso durante l'udienza, questa risulta essere l'opzione meno peggiore", spiega il provvedimento dei commissari.
"Se una di queste azioni avesse avuto ripercussioni su altri concorrenti o avesse creato un'ulteriore situazione di pericolo, i commissari sportivi avrebbero preso ulteriori provvedimenti. Tuttavia, in questo caso hanno deciso imporre la consueta multa di 5.000 euro per unsafe release", aggiunge la nota.
Albon ha spiegato di non aver provato alcuna rabbia nei confronti della sua squadra per l'errore commesso, affermando invece di essere pienamente concentrato sulla possibilità di ripartire, anche se alla fine quando ci è riuscito ormai era troppo tardi per evitare la bandiera a scacchi.
"Il regolamento prevede che i commissari non possano toccare la vettura. Non sono sicuro di come si possa buttare una ventola fuori dall'auto: qual è il regolamento? Credo che sulla carta vada bene: un tear-off è legale, perché non una ventola?".
"Abbiamo fatto una chiacchierata. Abbiamo parlato del lancio del ventilatore, ci siamo assicurati che il commissario non toccasse me o la vettura e poi abbiamo cercato di ripartire. Ho mancato la bandiera per tre secondi, quindi ci siamo quasi riusciti".
Senza questo inconveniente, Albon ha dichiarato che avrebbe potuto mantenere il nono posto, davanti al nuovo compagno di box Franco Colapinto, grande rivelazione di queste qualifiche, anche se ha ammesso di non essere mai riuscito a mettere le gomme nella stessa finestra della FP3.
"Con un giro perfetto, sì, Colapinto era battibile. Ad essere onesti, non siamo mai riusciti a far funzionare le gomme. Ho fatto davvero fatica a far accendere le gomme".
"Nella FP3 si sono accese molto meglio che in qualifica. Stranamente, nel giro di uscita che ho fatto con il ghiaccio sulla schiena (a causa della ventola), le gomme erano in una posizione migliore! Dobbiamo quindi capire perché".
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