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Cardile: "La Ferrari lotterà per la seconda o terza fila"

Enrico Cardile, Head of Performance Development del Cavallino, prima del GP del Portogallo conferma che la Ferrari porterà a Portimao un nuovo diffusore posteriore che completerà il pacchetto aerodinamico già visto a Sochi e al Nurburgring. Il tecnico toscano ammette sinceramente: "Vedere che siamo al sesto posto ci fa star male, siamo perfettamente coscienti che non è una posizione degna della Ferrari”.

Enrico Cardile, Ferrari

Enrico Cardile, Ferrari

Motorsport.com

Quale Ferrari dobbiamo aspettarci nel GP del Portogallo? A Portimao la F1 ha girato solo nel 2009 per una sessione di test, per cui il tracciato nell’Algarve è una novità per tutti. La squadra di Maranello porta avanti lo sviluppo della SF1000 introducendo delle modifiche al diffusore posteriore che si aggiunge alle novità che hanno riguardato prima i turning vanes e poi i barge board.

Enrico Cardile, Head of Performance Development del Cavallino ci anticipa le novità…
“Già a Sochi avevamo introdotto alcune piccole modifiche all’aerodinamica della monoposto, cui se ne sono aggiunte altre al Nürburgring – spiega il tecnico aretino – . A Portimao avremo un’ulteriore sviluppo, concentrato sul diffusore, che completerà il programma predisposto nei mesi scorsi”.

Che cosa ti aspetti dal pacchetto completo?
“La cosa più importante è avere la conferma che la direzione di sviluppo che abbiamo preso sia quella giusta. Le indicazioni raccolte negli ultimi Gran Premi sono positive e speriamo che accada altrettanto in questo fine settimana”.

“Dobbiamo tener presente che mai come quest’anno il lavoro di sviluppo della vettura è funzionale alla stagione successiva. Detto questo, contiamo anche di vedere un miglioramento nella prestazione della SF1000: sarebbe molto utile per poterci rimettere perlomeno alla guida di quel gruppo di vetture e piloti che attualmente si gioca in pochissimi decimi le posizioni sulla griglia dalla quarta in giù”.

“Quest’anno solamente in poche occasioni abbiamo potuto lottare per un posto al sole della seconda o terza fila e il nostro obiettivo da qui a dicembre è di essere costantemente in lizza per quelle posizioni. Poi, proprio perché i rapporti di forza sono molto ravvicinati, sappiamo che basta un niente per essere quarti o dodicesimi ma questo fa parte del gioco”.

Guardando già all’anno prossimo, alla luce dei cambi regolamentari decisi negli ultimi mesi, quali sono le aree dove pensi sia più possibile trovare della prestazione?
“Premesso che ogni team ha la sua filosofia di progetto, da parte nostra riteniamo che sia il retrotreno l’area dove ci sono più margini. Lo dico non soltanto perché è in quella parte della monoposto dove sono state introdotte delle modifiche piuttosto rilevanti al regolamento tenico ma anche perché siamo convinti che, per come la nostra vettura è stata impostata, si possa davvero ottenere un progresso significativo”.

“È per questo che abbiamo deciso di spendere i due gettoni permessi dal regolamento proprio lì. Ricordiamoci infatti che l’anno prossimo, infatti, non si potranno modificare tutte le componenti base della vettura ma solo alcune, il cui valore è determinato dalla FIA in gettoni: ogni squadra ne ha due a disposizione”.

Ci saranno anche limitazioni ulteriori al numero di ore di prove disponibili in galleria del vento?
“Sì, è corretto, il che rende ancora più importante il lavoro che stiamo facendo in queste settimane: è fondamentale sapere che i concetti su cui stiamo lavorando siano giusti per non perdere tempo nel 2021”.

“Dall’anno prossimo poi il numero di ore sarà inversamente propozionale, in percentuale, al piazzamento nel campionato Costruttori dell’anno precedente: chi più in alto arriva meno tempo avrà. Non saranno differenze abissali ma in uno sport come la Formula 1 ogni minuto di prove – che sia in pista, al banco o in galleria del vento – è prezioso”.

“Detto questo, e lo dico come battuta, non bisogna pensare che non faremo il massimo per recuperare posizioni nel 2020: quanto guardiamo la classifica, vedere che siamo al sesto posto ci fa star male, siamo perfettamente coscienti che non è una posizione degna della Ferrari”.

“Vogliamo assolutamente migliorare: per noi e per i nostri tifosi che continuano comunque a sostenerci con passione, anche in una fase difficile come quella che stiamo vivendo”.

 

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