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F1 | Budget cap motori di 95 milioni di dollari dal 2023

Fra le decisioni prese ieri dal Consiglio Mondiale della FIA c'è l'introduzione del limite dei costi anche per i Costruttori di motori: nel periodo 2023-2025 il vincolo fissato è di 95 milioni di dollari che salirà a 130 nel 2026 quando debutterà il nuovo regolamento. Ecco quali sono i vincoli e le molte esenzioni. Chi sgarra andando oltre il 5% delle spese previste potrà essere punito con la perdita dei punti nei campionati Costruttori e piloti e con sanzioni economiche.

Le power units della Mercedes F1 dal 2014 al 2018

Le power units della Mercedes F1 dal 2014 al 2018

Mercedes AMG

Fra le decisioni del Consiglio Mondiale della FIA approvate ieri c’è l’introduzione del budget cap anche in materia di motori. Il regolamento finanziario entrerà in vigore già nel 2023 con un limite di spesa che è stato fissato in 95 milioni di dollari l’anno per il periodo che andrà dal prossimo campionato al 2025, mentre con il debutto delle nuove PU nel 2026 la soglia verrà portata a 130 milioni di dollari.

I Costruttori, quindi, si troveranno di fronte a vincoli dei costi che limiteranno la ricerca e lo sviluppo per favorire l’ingresso di nuovi marchi: l’intenzione dichiarata del legislatore è di ridurre il gap fra una power unit e l’altra, alzando la soglia di competitività dei partecipanti al campionato di F1.

Dopo la pubblicazione degli indirizzi tecnici dei motori 2026 appare evidente che gli attuali 6 cilindri turbo non saranno più utili, perché con i nuovi vincoli normativi dovranno essere ridisegnati da zero, ripartendo con studi di mono-cilindrici.

Nel budget cap motori saranno esenti le spese relative al marketing, gli ammortamenti e gli oneri finanziari, oltre alle fiscalità e saranno rivalutate le eventuali perdite per il cambio valuta. Non entrano nei vincoli le attività legate alle Risorse Umane alle attività finanziarie e legali, oltre ai costi per la salute e la sicurezza.

Ovviamente restano fuori anche la produzione e il supporto di PU a team clienti e tutte le attività che il Costruttore realizzerà al di fuori delle unità di F1, così come la gestione della attuali power unit (2023-2025).

La violazione del budget cap sotto al 5% del limite di spesa comporterà sanzioni finanziarie e/o sportive minori, mentre chi supererà questo limite andrà incontro alla perdita di punti nei campionati Costruttori e piloti e a sanzioni di natura finanziaria e sportiva.

Un Costruttore che vuole correre in F1 dal 2026 sa che potrà essere protagonista con power unit e telaio con un costo massimo di 265 milioni di dollari all’anno.

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