F1, Budapest, Libere 1: Verstappen poi le due Mercedes

Verstappen è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere del GP d'Ungheria davanti alle due Mercedes con Bottas più a suo agio di Hamilton. Ottimo il quarto posto di Sainz con la Ferrari che ha preceduto Gasly (AlphaTauri) e Alonso (Alpine). Leclerc finito nel traffico è solo settimo. Tsunoda con l'AlphaTauri sbatte alla curva 4 con il posteriore causando la bandiera rossa.

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Max Verstappen ripropone la supremazia della Red Bull nella prima sessione di prove libere del GP d'Ungheria: l'olandese è stato il più veloce in 1'17"555 con le gomme soft, ma l'arancione nel giro migliore ci ha lasciato almeno un paio di decimi a causa del traffico che ha incontrato nel suo tentativo. Max ha promosso la power unit Honda che è la stessa del crash di Silverstone con Lewis Hamilton: i tecnici giapponesi erano convinti che il 6 cilindri non avesse riportato danni, mentre c'erano dubbi sulla batteria.

La RB16B non ha stupito in versione da qualifica, mentre è stata impressionante con le gomme hard, sebbene in pista si siano toccati i 57 gradi di asfalto, record stagionale. La Red Bull ha preceduto le due Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton. Il finlandese è arrivato a 61 millesimi da Verstappen con un giro pulito, mentre Lewis Hamilton non ha messo insieme un giro perfetto e si è preso 167 millesimi dal rivale nel mondiale.

Carlos Sainz è quarto e porta la Ferrari a essere la prima degli altri, anche se il divario della Rossa dalla vetta è importante: oltre mezzo secondo. Lo spagnolo è il primo a non avere sfondato il muro dell'1'18", ma ha fatto meglio del compagno di squadra. Charles Leclerc è solo settimo a tre decimi dal madrileno: il monegasco non ha mai trovato un giro senza traffico e non è stato esente da sbavature su una pista che non gli piace troppo.

Positiva la prestazione di Pierre Gasly con l'AlphaTauri dotata di un nuovo estrattore: il francese è quinto con la AT02 a meno di un decimo dalla migliore Ferrari, mentre Yuki Tsunoda è solo 12esimo a sei decimi dal transalpino. Non è tanto il distacco a dare fastidio quanto il fatto che ha causato l'unica bandiera rossa della sessione a 20 minuti dalla fine: il giapponese che aveva montato le gomme soft ha perso la sua AlphaTauri sul cordolo all'ingresso della curva 4 ed è andato a sbattere contro le protezioni con il posteriore dopo essersi girato. La AT02 stava girando con la vernice flo viz per visualizzare i flussi dopo che sono state introdotte delle modifiche al retrotreno: necessario sostituire il cambio per il turno del pomeriggio.

Festeggia con il sorriso i suoi primi 40 anni Fernando Alonso sesto con l'Alpine dopo un innocuo testacoda alla curva 4: lo spagnolo lascia otto decimi dalla vetta e gli sono rimasti sei millesimi per tenersi alle spalle la Ferrari di Leclerc. Alle spalle del monegasco c'è Sergio Perez con la seconda Red Bull: il messicano sembra in una fase involutiva con la RB16B e cede quasi un secondo al suo capitano.

La top 10 si chiude con Lando Norris nono con la McLaren davanti a Lance Stroll con l'Aston Martin, mentre Esteban Ocon è 11esimo con l'altra Alpine.

Sebastian Vettel è solo 13esimo con la verdona, davanti a Daniel Ricciardo in difficoltà con la McLaren: l'australiano è rintuzzato dalle due Williams di George Russell e Nicholas Latifi in evidente crescita.

Mick Schumacher è 17esimo con la Haas davanti a Robert Kubica che è tornato al volante dell'Alfa Romeo C41 lasciata libera da Kimi Raikkonen. Ha fatto solo 5 giri Antonio Giovinazzi costretto a passare buona parte del turno ai box a causa di un sensore della power unit Ferrari che ha mandato dei segnali anomali.

Nikita Mazepin ha concluso fra le due Alfa Romeo con il 19esimo tempo.

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