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Intervista

Brown: "Saremo il miglior team cliente della Mercedes"

Il CEO di McLaren Racing spiega quanto sia stato importante adottare il budget cap in F1: "Anche noi abbbiamo fatto dei piccoli tagli perché superavamo il limite, ma ci potremo avvicinare ai top team anche se la Mercedes resterà al vertice. Contiamo di confermarci terza forza, potendo garantire alla squadra le massime risorse finanziarie consentite dal regolamento". Le Mans? "Ci andremo quando riusciremo ad autofinanziarci"

Zak Brown, CEO, McLaren Racing

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Durante la primavera dello scorso anno, periodo trascorso dalla Formula 1 con grandi dubbi sul futuro a breve, medio e lungo termine, Zak Brown fu il primo sostenitore del budget cap come via indispensabile da imboccare per garantire la sopravvivenza di tutte le squadre presenti nel paddock.

Una presa di posizione forte, determinata anche da un periodo finanziario molto difficile attraversato dal gruppo McLaren.

Dieci mesi dopo il badget cap è parte del regolamento sportivo Formula 1, e il coro di consensi aumenta progressivamente di decibel con l’avvicinarsi alla seconda metà della griglia di partenza.

Per i top team (Mercedes, Ferrari e Red Bull) i nuovi limiti finanziari sono un grattacapo, poiché parliamo di realtà che hanno vissuto per molti anni al di sopra delle soglie massime imposte oggi, ma al di fuori della top-3 gli animi sono decisamente più sereni.

“L’aspetto più importante – ha sottolineato Brown alla presentazione della McLaren che sarà in pista nel Mondiale 2021 – è che oggi posso garantire ad Andrea (Seidl, team principal) e James (Key, direttore tecnico) le massime risorse finanziarie consentite dal regolamento, quindi possiamo guardare al futuro con serenità, sapendo che non ci sarà più una differenza proibitiva in termini di opportunità nei confronti dei team che ci precedono".

"Quella del budget cap è ancora una strada lunga, ma già oggi possiamo toccare con mano una realtà ben diversa rispetto allo scorso anno, quando di limiti non ce n’erano”.

“Abbiamo dovuto anche noi fare dei correttivi – ha rivelato Brown – perché eravamo arrivati a spendere un po' di più della cifra che oggi non si può superare, ma si è trattato di qualche piccolo taglio".

"Nel nostro caso si è trattato di valutare dove e come spendere le risorse a disposizione. Credo che, come tutti, impareremo anno dopo anno come ottimizzare le possibilità a disposizione nel modo più efficiente possibile”.

Obiettivi realistici: Mercedes riferimento

Se il Mondiale 2021 fosse pronto a scattare senza la presenza di Mercedes e Red Bull, la vigilia di questa stagione sarebbe all’insegna del totale equilibrio, rendendo la vita difficile sul fronte dei pronostici.

A meno di un mese dai primi (ed unici) test pre-campionato, prevedere chi prevarrà tra McLaren, Renault, Aston Martin e Ferrari, è di fatto un esercizio impossibile.

“Questa zona dello schieramento è incredibilmente compatta – ha confermato Brown – per noi oggi l’obiettivo di andare a disturbare le prime due squadre è impossibile, ma proveremo a ridurre il divario che ci separa dalla Mercedes, che pensiamo si confermerà come la squadra da battere anche nel 2021".

"Rispetto alla scorsa stagione i regolamenti non sono cambiati poi così tanto, e credo che il margine con i nostri avversari diretti si confermerà molto, molto sottile. Il primo nostro obiettivo sarà quello di conservare i valori in campo del 2020”.

L’accordo con la Mercedes per la fornitura dei motori ha portato a quattro il numero delle squadre in pista spinte dalla power unit campione del Mondo.

Ci sarà un derby tra i motorizzati Mercedes?
“Non vogliamo limitarci al confronto con chi ha la nostra stessa power unit – ha spiegato Brown – sarebbe limitativo. Ovviamente vogliamo provare ad essere il miglior team clienti per la Mercedes”.

Per ora priorità alla Formula 1, ma…

Al McLaren Technology Center di Woking negli ultimi due anni si sono susseguiti progetti di partecipazione ad altri campionati alternativi alla Formula 1. Impegni da affiancare alla massima formula, sia per riportare alla luce una tradizione vincente che ha visto protagonista la squadra inglese ai suoi albori, che per provare a promuovere l’immagine di un marchio che realizza vetture stradali. C’è tanta carne al fuoco, ma al momento le priorità sono chiare.

“In questo momento continuiamo a concentrarci sulla Formula 1 – ha confermato Brown – che resta il programma racing più importante nel mondo della McLaren. Abbiamo aggiunto il progetto IndyCar e ne siamo contenti, perché eravamo e siamo interessati ad avere una presenza importante sul mercato nordamericano aiutando i nostri partner, e su questo fronte c’è stata una sinergia importante che è andata a beneficio anche del progetto Formula 1".

"Il WEC e Le Mans, ci interessano, ma il progetto partirà al momento giusto, con le risorse giuste e, soprattutto, quando sarà in grado di autofinanziarsi. L’opportunità potrebbe arrivare anche in tempi non necessariamente lunghi, ma al momento vogliamo assicurarci di continuare ad investire tutto ciò che abbiamo nel nostro team di Formula 1 prima di intraprendere altri progetti”.

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